speech

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Flashback

Eravamo ancora nel letto, non ci eravamo proprio mossi da quando ci eravamo svegliati e mentre avevo il mio braccio attorno alla sua spalla, inizia a pensare al perché avesse fatto così tardi ieri sera, quindi esordì nel fargli la domanda di cui più temevo la risposta.

"Lou?"

"Si Haz, dimmi"

"Ieri sera ti ho chiamato un paio di volte, ma non mi hai risposto. Ci sono rimasto male e devo ammettere che non ho pensato al meglio, però volevo comunque sapere da te come stessero le cose. Sai che puoi aprirti tranquillamente con me e che non potrei mai giudicarti, vero?" 

"Si certo che lo so, ma stai tranquillo non è successo nulla, avrò avuto il telefono scarico"

Mi accorsi subito che stava mentendo, ogni volta che dice una bugia, buona o cattiva che sia, tende sempre ad agitarsi con le gambe e sbattere gli occhi con una certa frequenza; e in quel momento era quello che stava facendo.

"Lou ti conosco da tanto ormai e dovresti sapere che riesco a riconoscere quando mi stai mentendo, per favore dimmi la verità, io sono un libro aperto con te e voglio che sia lo stesso per te nei miei confronti"

"Okay Haz, ma ti prego non ti arrabbiare..."

"Lou c'è qualcosa di cui dovrei preoccuparmi?"

***

Avevo paura della sua risposta: io e lui non ci siamo mai trovati ad affrontare situazioni difficili perché ci siamo sempre detti tutto, nel bene e nel male e non vorrei mai ricevere brutte notizie che non riuscirei ad affrontare.

Quando c'era El in mezzo, ero sempre spaventato di ciò che avrebbe potuto dirmi;

lei è due anni più grande di me e uno più piccola di lui, sono sempre stato sospettoso nei suoi confronti, era evidente che a lei piacesse il mio Lou e la mia paura più grande è che anche a lui potesse iniziare a piacere lei, sarei perso senza di lui: è l'unica persona che abbia mai visto il vero me, la sera mi prepara sempre una tazza di tè prima di andare a dormire per farmi addormentare, non si lamenta se parlo nel sonno - ormai ci ha fatto l'abitudine – e il giorno seguente mi racconta tutto ciò che dico mentre dormo.

Quando ci sono i paparazzi e i fan e lei viene in studio per salutare Lou, io evito sempre di rimanere troppo tempo vicino a loro, di solito vado nel nostro mini-van e rimango lì da solo a pensare, mentre gli altri firmano autografi e fanno foto: una volta mi hanno filmato mentre piangevo e i manager mi hanno sgridato, perché alcune fan hanno capito che stavo piangendo per Lou;

per di più avevamo appena finito di cantare la nostra canzone, "little things", e mentre cantavo non posso negare che stavo lo guardando e ci stavamo dedicando la canzone a vicenda.

***

"Lou tiprego dimmi cos'è successo!"

But Daddy I Love HimDove le storie prendono vita. Scoprilo ora