surprise

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Abbiamo passato quasi tutta la mattinata al bar a parlare e ridere, sembra un po' come il nostro primo appuntamento, avevamo tanto di cui parlare;

era quasi ora di pranzo, ma a nessuno dei due andava di cucinare, quindi abbiamo deciso di ordinare qualcosa al take-away: io ho preso un hamburger e Louis ha preso il pollo, si lo stesso che gli avevo preparato io la sera prima e che è stato divorato dalle mosche.

Non era ancora troppo tardi per dare la mia sorpresa a Lou e non si è tirato in dietro quando gli ho detto di cosa si trattava, era ovvio che avesse tanta voglia quanta ne avessi io.

Appena finito di pranzare, lo portai in braccio nella nostra camera e lo buttai di peso sul letto, mi stesi su di lui e iniziai a baciarlo delicatamente; dalle labbra passai alle guance, poi al collo, poi alle spalle e al petto, lo feci mettere seduto per sfilargli la maglietta e continuai a baciarlo fino ad arrivare al bacino;

iniziai a sbottonare i jeans e ad abbassare la lampo, glieli sfilai e gli tolsi le mutande, aprii e la bocca e la richiusi dolcemente attorno al suo pene e iniziai a muovere dolcemente la testa, per fargli godere ogni minimo secondo di piacere.

Rispetto alla prima volta ero migliorato tantissimo e modestamente posso anche confermare che ero diventato molto più bravo di lui, ma ovviamente non glielo dicevo perché avremmo finito col fare a gara; ora stava per venire e io non mi volevo fermare, perché mi piace sapere che sono io l'unico che lo fa sentire così bene;

si era accorto che non avevo intenzione di smettere, quindi mi prese per un braccio e mi buttò sul letto, si mise sopra di me e prese il controllo della situazione: iniziò a baciarmi dicendomi "ti amo" delicatamente nell'orecchio, poi mi sbottonò la camicia, mi tolse gli skinny jeans neri e mi sfilò i boxer, mi baciò l'inguine e mi entrò dentro.

Dopo tutti questi anni, quella sensazione era bella come la prima volta, solo che ora sapevo come comportarmi e dovevo far sì che l'ultima volta, prima del fatidico giorno, fosse speciale, non potevo permettermi errori;

mi aggrappai alla schiena di Louis con le gambe e sentivo le sue natiche contrarsi e il suo respiro affannarsi sempre di più, nel frattempo lo guardavo negli occhi e avrei voluto continuare a farlo all'infinito: i suoi occhi sono la mia luce, la mia casa, il mio riparo, il mio faro quando non trovo la strada di casa, non smetterò mai di urlare al mondo intero quanto i suoi occhi siano lucenti e accoglienti.

Nel frattempo era già venuto, ma questa volta dentro di me e sentii una strana sensazione, come se ora fosse più mio di quanto già lo fosse prima; si buttò sul letto, sfinito, mi abbracciò, mi accarezzò i capelli e mi baciò, io lo allontanai dalle mie labbra e gli dissi

"Stai diventando sempre più veloce in questa materia, non ti sarai mica stancato di me vero?"

"Harry ma ti pare che ogni volta che finiamo di fare sesso, devi sempre dirmi parole? Ma va bene, se ti a continuiamo pure, lo farei all'infinito con te"

"Ti amo baby cakes, più di ogni altra cosa al mondo" 

"Anche io ti amo sweetcheecks"

But Daddy I Love HimDove le storie prendono vita. Scoprilo ora