Dopo aver parlato con Sandy, o meglio professoressa Bullock, cammino verso la caffetteria in cerca di Sarah ed Helena.
L'accademia iniziava a riempirsi ogni ora sempre di più, chi correva porche in ritardo, chi chiacchierava in mezzo al corridoio, chi provava scene a vuoto e chi semplicemente camminava su e giù per ammazzare il tempo.
L'ambiente qua è sorprendente, ti circondi di persone con le tue stesse passioni, con cui puoi condividere esperienze, emozioni.
L'arte del cinema e del teatro va esplorata, imparata e amata soprattutto. Questa Accademia e questo percorso mi fanno sognare, mi fanno pensare a chi potrei diventare fra qualche anno. Il fatto di poter interpretare ruoli, viaggiando con mente, corpo e anima, nelle vesti di un'altra persona...Non mi ero accorta di avere la testa tra le nuvole fino a quando un ragazzo mi viene addosso facendomi cadere tutti i fogli.
'Oddio scusami, ero di fretta e non ti ho vista' mi dice abbassandosi insieme a me per raccogliere il materiale sparso a terra
'Non ti preoccupare' gli dico con un sorriso 'ero distratta pure io'
Dopo avermi aiutato a raccogliere il tutto, si alza e mi tende la mano dicendomi 'piacere Harge'
'Cate, piacere mio' rispondo tranquillamente
'Sono nuovo qui' continua 'mi hanno trasferito da Miami e sono all'ultimo anno.. mi sono già perso, sai dove è la caffetteria? Un amico mi sta aspettando da più di 15 minuti e non so dove sto andando' mi dice imbarazzato
Io ridendo un po' rispondo 'sei fortunato perché ci sto andando, seguimi'
'Oddio grazie mille, sei la mia salvezza'
Io con un cenno mi incammino e lui mi segue cauto
'Che corsi tieni questo semestre?' Mi chiede 'magari abbiamo qualche materia insieme'
'Seguo improvvisazione, canto per musical, storia del cinema 3 e come corso obbligatorio per un progetto ho anche psicologia del personaggio'
'Ah si? Anche al mio gruppo hanno dato come corso obbligatorio psicología del personaggio.. con la professoressa Bullock, vero?'
'Si' gli rispondo 'mi sa che ci beccheremo la allora'Dopo un minuto arriviamo alla caffetteria e con lo sguardo cerco le mie due amiche e dopo averle trovate, alzo un braccio per fargli cenno di seguirmi fuori
'Harge, ti presento le mie amiche...' 'sarah' gli dico indicando la mia migliore amica 'e lei è Helena' gli dico indicando l'irlandese
Dopo essersi presentate dico 'ha anche lui psicologia del personaggio'
'Ah interessante' mi dice Sarah con un occhiolino e giro gli occhi esasperata'Ragazze è stato un piacere conoscervi, ora devo andare che un mio compagno mi sta aspettando' dice sorridendo 'ci vediamo domani a psicologia del personaggio, l'aula è la 12B giusto?
'Si esatto' risponde Sarah 'a domani Harge'
'A domani' diciamo all'unisono io e Helena'È carino, no Cate?!' Chiede Sarah con faccia tosta
'Si si Sarah, peccato che a me piace la patata tanto quanto a te' le dico con una pacca ridendo, seguita da Helena
'Mi avete preso il caffè?' Chiedo speranzosa
'No Cate, scusaci'Annoiata entro in caffetteria e mi prendo un caffè latte, pronta per concludere la prima giornata di lezioni.
Il pomeriggio rientro nel mio appartamento, poso le mie cose nel tavolo della cucinetta e mi dirigo verso il bagno per farmi una doccia rilassante.
Dopo essermi asciugata e vestita, prendo il telefono in mano controllando l'ora. 18.00.
Un po' incerta sul da farsi, prendo le chiavi, i vestiti di Sandra ed esco di casa.
Controllo l'indirizzo sul telefono e per ammazzare il tempo decido di prendere la strada più lunga e dopo una ventina di minuti arrivo sotto il suo palazzo.Suono dove c'è scritto BULLOCK e passati vari secondi che sembrarono ore una voce ormai familiare dice 'si?'
'Sandy? Sono Cate'
'Cate, non ti aspettavo a quest'ora, sali pure'Prendo l'ascensore e ricordi di ieri sera fanno strada nella mia mente.. entrambe con alcol il corpo intente a premere il pulsante dell'ascensore mentre le nostre labbra incatenate non volevano lasciarsi un secondo, nemmeno per respirare... dopo questi pensieri arrivo all'ultimo piano e cercando di scacciare idee malsane dalla mia mente, arrivo all'appartamento 508.
Suono piano e una Sandy con solo un asciugamano a fasciarle il corpo, mi apre.
... e si che dovevo cercare di rimanere seria e distante da lei...
Rimango a bocca aperta, fissando il suo corpo tonico e ricordando ancora una volta le immagini della sera prima.'Uhm scusa sono appena uscita dalla doccia, entra pure intanto' mi fa spazio ed entro timidamente
'Dammi due secondi che mi vesto e ci sono' mi dice velocemente e sparisce dietro la porta di camera suaNel mentre aspetto che si vesta, noto la bellezza del suo loft. Con un balcone che grazie alla sua altezza fa vedere le luci e i colori della sera di New York, attorno ai grattacieli.
Apro la porta finestra e vado fuori, volendo ammirare quella vista spettacolare.
Ormai era quasi ora del tramonto e un'arancione si faceva spazio nell'azzurro del cielo.
Alzo una mano come per toccare e sentire cosa c'è sopra e davanti a me.'Sembra tu non abbia mai visto un tramonto e tantomeno un cielo' mi dice ridendo Sandy uscendo anche lei nel terrazzo
Io continuando a guardare verso quell'infinità le dico 'si ma c'è qualcosa di speciale questa sera, come se il cielo volesse dirmi qualcosa, come se ci fosse una speranza o un messaggio nascosto la fuori'
'Mi piace la tua mente, sei così piccola, ingenua, sognatrice' mi dice avvolgendo le sue braccia attorno al mio busto e appoggiando il suo mento sulla mia spalla destra 'so che non dovrei farlo, so che siamo qua per chiudere e dimenticarci l'una dell'altra, ma voglio sognare con te in questo momento. Voglio scordarmi tutto il resto per un attimo'
Così io dopo un attimo di tensione mi lascio andare tra le sue braccia e porto la testa verso dietro per avere ancora più contatto con lei.
Per un momento chiudo gli occhi assaporandomi ogni singolo secondo, sapendo fossero gli ultimi con lei, sapendo che domani sarebbe tutto cambiato.'Cate... ammetto che sarà difficile' mi dice sconsolata 'ci siamo conosciute ieri sera e l'attrazione e chimica che abbiamo ci ha portato a passare la notte insieme, senza poter sapere che oggi avremmo dovuto fare 5 passi indietro' continua sospirando 'e so che è stata una notte e basta, che la gente solitamente si dimentica subito e non ci pensa più, io stessa ci sono passata, ma con te, non so.. Cate... avevo tanta voglia di conoscerti e di rivederti' conclude allontanandosi da me
'Sandy..' le dico girandomi 'non me l'aspettavo, niente di tutto ciò, da ieri sera, a questa mattina, alle lezioni in accademia. Non so cosa fare e non voglio pensare al fatto che domani tu sarai la professoressa Sandra Bullock'
'Oddio così mi sa sembrare vecchia però' mi dice ridendo, sdrammatizzando
'Dai hai capito' le dico ridendo a mia volta 'forse è meglio che vado, cosa dici? Prima che cambi destinazione e ti porti a letto di nuovo' le dico con un occhiolino
'Cate sei la mia morte' mi dice incredula e rientrando in cucina insieme a me.Dopo esserci scambiate i vestiti è arrivato il momento di andare.
Sandy mi accompagna all'ingresso e io dopo averla ringraziata, apro la porta e all'ultimo mi giro e mi avvicino, senza pensarci due volte, alle sue labbra lasciandole un bacio.
Sapendo di aver fatto la mossa sbagliata, faccio per scusarmi ma prima che possa aprire bocca, Sandy mi prende dal bacino e mi riavvicina a lei baciandomi di nuovo, all'inizio ferocemente, poi piano e delicatamente, con le nostre bocche che danzano in sincronia.
Quando il respiro inizia a mancare ci allontaniamo e appoggia la sua fronte sulla mia 'questo era per dirti "addio" Cate, magari in un'altra vita sarebbe successo qualcosa..' mi dice con un piccolo sorriso
'Ciao Sandy, o meglio arrivederci prof Bullock, ci vediamo domani a lezione' le dico accarezzandole le guanciaDopo averla salutata vado verso l'ascensore per poter scendere al piano terra, cercando con tutte le mie forze di non girarmi e tornare indietro...
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Due capitoli in un giorno, mi sono superata ma avevo l'ispirazione☺️
Spero vi piaccia, fatemi sapere!!🥰
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Qualcosa di complicato
Fiksi PenggemarUna storia con protagoniste Sandra Bullock e Cate Blanchett. Sandra insegnante, Cate alunna. La storia è puramente inventata da me Età, storie dei personaggi sono causali e frutto della mia immaginazione