Sarah sta accendendo il camino, chiacchierando, mentre Mitch sta apparecchiando la tavola per la cena. Harry, rilegato sul divano, accarezza il loro enorme gatto soriano.
"Sono io oppure è più grande di una normale gatta?" Chiede, ammirando il modo in cui la gatta inarca il dorso quando la accarezza. È pesante, anche, tanto che le zampe sono un tutt'uno con gli artigli.
Mitch ride tra sé, continuando a posizionare le posate sulla tavola. Harry prova, ogni volta che viene a trovarli, ad aiutarli a preparare qualunque cosa debbano mangiare, ma Sarah e Mitch prendono molto sul serio la cosa di essere i padroni di casa. Potrebbero prendere male la sola idea che gli possa servire aiuto. Harry ha smesso di provarci dopo un mese che vivevano insieme.
Sarah ride, la schiena rivolta verso di lui mentre risponde "Le diamo troppo da mangiare. Siamo dei genitori pessimi."
"Ah," dice Harry come se quella semplice sillaba spiegasse tutto.
"Chi può dire di no a quel bel faccino?" Sarah si gira, il fuoco ancora piccolo dietro di lei, ma che comincia a crescere. Il salotto si riempie di una luce soffusa, tutto assume un colore ambrato.
Harry accarezza delicatamente il muso della gatta, lei chiude gi occhi al tocco. Tira fuori una verso gutturale quando gli gratta il retro di un orecchio.
"Capisco cosa intendi." Dice, annuendo consapevole "Ha un certo fascino."
"Qualcuno si è innamorato," commenta Mitch, la pronuncia strascicata dovuta al suo accento americano stride ancora un po' con la vita londinese di Harry.
"Se Ziggy dovesse scomparire, sappiamo chi è il colpevole." Sarah sorride passando lo sguardo tra Mitch e Harry.
"Riesco già a vedere le prime pagine dei tabloid," dice Harry, con aria sognante "Harry Styles, star internazionale, rapitore di gatti!"*
"Parlando di prime pagine..." interviene Sarah, il tono di voce inquisitorio. Asseconda molto raramente i suoi mediocri giochi di parole. Al contrario, gli riserva un'occhiata pungente.
"Abbiamo intenzione di ignorare quanto fosse divertente quel gioco di parole?" chiede Harry, imbronciandosi. I due gli rivolgono la loro occhiata pungente di coppia, e Harry si ricorda ancora una volta, di quanto quei due siano perfetti l'uno per l'altra.
"Bel tentativo di sviare, Sare." Sbuffa Mitch, e Sarah gli molla un pugnetto scherzoso.
Harry ride, unendosi a loro a tavola. Mitch lascia la stanza, probabilmente per prendere la loro cena, ma il tempismo non è casuale. Anche con uno dei suoi migliori amici e la sua ragazza, è un uomo di poche parole.
"Allora," Sarah sospira, allungandosi sul tavolo verso Harry "Come vanno le cose?"
"Dai, sputa il rospo, SJ," sospira, stanco ma pronto a parlarne.
"Tu e Louis Tomlinson."
"Esatto."
"Ma vi siete lasciati, ovviamente," chiede conferma Sarah, mettendo insieme i pezzi del puzzle. Le informazioni che ha acquisito in anni di amicizia con Harry contro quello che ha appreso dai giornali.
"Ovviamente." Annuisce Harry.
"E adesso... tutti pensano che..."
"Praticamente." Finisce Harry per lei.
"Pazzesco." Conclude sottovoce, quasi sbalordita "Sai, non sapevo neanche cosa fosse la Larry Stylinson", sputa fuori una risata gentile. "E conosci Mitch, non aveva mai sentito parlare dei One Direction prima che iniziaste a lavorare insieme." Harry ride adesso, ricordando il loro primo imbarazzante incontro. "Vi abbiamo googolato" ridacchia, coprendosi il viso. "Sono venute fuori molte cose... interessanti."
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You've Got My Devotion (Hate You Sometimes) - Italian Translation
FanfictionTrama: Harry faceva parte della più grande boy band del mondo. Era anche una metà della migliore (o peggiore, dipende dai punti di vista) relazione segreta del settore musicale. Adesso, quasi cinque anni dopo, dopo che i One Direction si sono sciolt...