Capitolo 9: Gable e Lombard

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Harry si sveglia con il suono della suoneria del suo telefono. Emette un verso frustrato e, andando a tentoni, trova il cellulare tra le pieghe del piumone. 

“Cosa?” risponde, scontroso.

“Oh bene, non sei morto allora,” risponde Jane, allegra. “Ti ho già chiamato tre volte” 

“Davvero?” si acciglia Harry. “Non ho sentito nulla, mi dispiace.”

“Non dirmi che stavi dormendo.”

“E se anche fosse?” risponde Harry, sbattendo più volte le palpebre. 

“È mezzogiorno, Harry.”

“Cosa? No, non è…” Si allontana il telefono dall’orecchio e in effetti sono le dodici e dieci. “Merda. È davvero mezzogiorno” non riesce neanche a ricordare quando è stata l’ultima volta che ha dormito per nove ore consecutive. Interessante. 

“Bella serata?” chiede lei, maliziosa.

“Non ti risponderò,” dice Harry, portandosi una mano sul viso come a volersi liberare della stanchezza. La sua voce è ancora assonnata ed esce fuori lenta e pesante. “Perché mi stai chiamando?”

“Perché una ragazza non può chiamare il suo cliente preferito così per piacere?”

“Jane…” Harry sbuffa appena, ma viene interrotto da uno sbadiglio che lo costringe a spalancare la bocca.

“Okay, bene,” dice, sospirando. Harry non può evitare di ridere “Le foto di ieri sera sono online.” Fa una pausa, probabilmente sta guardando le foto sullo schermo del suo pc “Harry, questo sì che è un passo avanti” dice, sinceramente sollevata. “Passare tempo insieme in privato vi sta chiaramente aiutando, quindi continuate così”

Harry arrossisce, contento del fatto che siano al telefono e Jane non possa vederlo. Si siede, i capelli sparati in tutte le direzioni. “Em, grazie,” balbetta. Cosa dovrebbe dire? Il motivo per cui sono così convincenti, Jane, è perché sono state scattate pochi istanti prima di fotterci. Con amore.  

“E onestamente, non potevano arrivare in un momento migliore. Gli AMAs sono tra poche settimane e dovrete andare sul red carpet insieme. Vi ho già inviato le informazioni per il volo per Los Angeles e dove starete. Ovviamente tu condividerai la stanza con lui, per le apparenze. Spero non sia più un problema?”

Harry trattiene il respito. Con tutto ciò che sta succedendo, gli American Music Awards gli erano decisamente sfuggiti di mente. “Uh, no, sì… sì certo. Va bene.”

“Bene, ottimo!” Jane sembra allegra, sembra che per una volta Harry le stia rendendo il lavoro un pochino più semplice. Se solo sapesse. “Abbiamo un’intervista alla radio la settimana prossima, non dimenticarlo. Hanno finalmente inviato una lista di domande e argomenti che dovresti approvare. Già ho un’idea su a cosa dire sì e a cosa dire no, ma te li invio così puoi darci un’occhiata tu stesso.”

“Okay, bene, ci darò un’occhiata tra un attimo.”

“Ultima cosa, anche se credo che voi ragazzi ne abbiate già parlato – il set fotografico nella location per i One Direction. È a, er...” fa una pausa, consultando la sua agenda. “Il 18 novembre. Lo abbiamo programmato per quando Liam sarà qui e non a Los Angeles, quindi non abbiamo molto tempo, ma speriamo non prenderà troppo tempo. Non più di due ore, direi.”

Harry sghignazza. “Chiaramente non ci hai mai visto tutti e quattro in una stanza,” dice, sorridendo tra sé. “Sai, una volta stavamo facendo le foto per un album e dovevano lanciarci una palla e noi dovevamo guardare tutti nella stessa direzione allo stesso tempo, ma eravamo così poco coordinati.”

You've Got My Devotion (Hate You Sometimes) - Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora