CAPITOLO 2

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Giulia Pov.:
I raggi del sole estivo iniziarono ad illuminare il panorama tutt'intorno, tingendolo d'oro.
Dalle finestre leggermente aperte entrava una piacevole brezza che mi fece venire la pelle d'oca e mi stiracchiai come un gatto, stropicciandomi gli occhi.

Fissai il soffitto e mi persi tra i miei pensieri mentre il cinguettio degli uccellini riempiva il silenzio della valle.
Era così strano trovarsi lì a più di dieci mila chilometri, oltre immenso oceani, in un continente che non era il mio, dove lingua, cultura e tradizioni erano lontani anni luce da ciò a cui ero abituata, ma non mi ero mai sentita più viva di così, ero davvero io.

Mi alzai e spalancai la porta-finestra che portava ad un balconcino in ferro battuto bianco da cui avevo una bellissima vista dei campi coltivati e della strada sterrata dell'ingresso.

Accesi una sigaretta e mi appoggiai alla ringhiera, beandomi del tepore mattutino quando un rumore attirò la mia attenzione; abbassai lo sguardo e uno sguardo profondo ed affilato mi trapassò da parte a parte.
Sentii il cuore fermarsi e il respiro mozzarsi; scansionai con sguardo lascivo quel corpo definito e asciutto; la sua pelle diafana sembrava brillare come tanti microscopici brillanti sotto il sole mentre i suoi capelli scompigliati di un particolare verde- menta erano attaccati alla sua fronte madida di sudore.
Non avevo mai visto nulla di così bello e mi ritrovai a fissarlo senza vergogna, cosa che a lui non sfuggì
-Ne hai ancora per molto?!- mi risvegliai dal mio breve stato di trance e sbattei più volte le palpebre
-Cosa?!-
-Ho chiesto se ne hai ancora per molto...se devi stare lì a fissarmi..ti conviene fare una foto..non ho tempo da perdere..- esclamò annoiato; strinsi la ringhiera e un moto di rabbia esplose dentro di me
-Ma come ti permetti a parlarmi così?! Ma che pensi di essere il più figo del mondo?! Ma guarda te..- lo vidi sorridere sornione leccandosi le labbra e tirando indietro i capelli
-Eri tu quella bloccata a guardarmi con lea bava alla bocca... dì la verità..- ribatté ammiccando; sentii le guance andare in fiamme e il cervello in tilt

Cazzo Giulia..e fatte na carmata su..

Deglutì a fatica cercando di essere più ci vincente possibile
-Io non ti stavo fissando..uno perché nun sei il mio tipo e due perché me stai sulle palle!! Ok?! Va bene?!- scosse la testa sorridendo e raccolse i secchi in metallo
-Stai attenta signorina di città...se non sai cacciare..non provarci nemmeno...perderesti..- si allontanò dirigendosi verso le stalle e sbattei il pugno sulla ringhiera facendomi male

Ti faccio vedere io...

Mina Pov.:
Non era una novità per me svegliarmi presto e anche a migliaia di chilometri dall'Italia, alle 04:20 in punto ero già fuori dal letto.

Andai in bagno a lavarmi la faccia e mi guardai
-Aahh..dovrei iniziare ad usare qualche maschera..guarda che pelle..se continuo così con questo clima umido sembrerò una prugna raggrinzita.. Ahahah..- mi feci una doccia veloce, mi asciugai e dopo aver messo l'intimo, indossai un paio di pinocchietti di jeans chiari, una maglia grigia in cotone a manica corta e un paio di Nike bianche.

Scesi giù in cucina e dopo aver controllato che ci fossero tutti gli ingredienti, decisi di preparare dei pancakes con panna montata e fragole  e dei muffins al cioccolato con cuore morbido e caramello salato.
Accesi il telefono e con "Wave" degli Ateez, mi misi all'opera.

Il profumo di vaniglia, mischiato a quello del cioccolato e del caramello, si propagò per la casa, mentre i raggi del sole iniziarono ad inondare la cucina, come un bagno di luce; sentii rumori provenienti dalle scale e sorrisi; le vidi entrare in cucina, attratte dai profumi invitanti della colazione, come api con il miele e le guardai inarcando un sopracciglio
-Eccole...ma buongiorno! Arrivate sempre quando non c'è più da faticare...posso capire come mai?!-
-Dai Minaaaaa...non fare così...- esclamò Nicky sorridendo
-Bé se avevi bisogno potevi anche chiamare..- ribatté Vivi mangiando una fragola; Giusy si avvicinò abbracciandomi
-Lo sai che nei dolci sei tu la regina..-
-Si si...leccaculo che siete...su sedetevi e mangiate..io preparo il caffè..- accesi la macchina del caffè quando delle voci ovattate attirarono la nostra attenzione; vidi le ragazze raggiungere la finestra ed aprirla per poi esclamare all'unisono
-Oh mio dio...- le raggiunsi
-Che succede?! Guardai davanti a noi vedendo quel bel figliolo dai capelli colorati, senza maglia
-Ah be'...tutta salute!- le ragazze mi fissarono
-Che c'è?! Ce li ho anche io gli occhi..mica sono cieca..- sorridemmo tornando a guardare e sentimmo la voce alterata di Giulia
-Ma come ti permetti a parlarmi così?!  Ma che pensi di essere il più figo del mondo?! Ma guarda te..-  incrociammo lo sguardo penetrante del ragazzo e rientrammo guardandoci scioccata
-Azzo...- sussurrò Giusy, dopodiché una porta sbattuta in malo modo e delle imprecazioni prettamente romane ci fecero capire che Giulia era furiosa e tornammo subito al nostro posto
-Ma nvedi sto testa de cazzo...ma chi cazzo sei..ma che cazzo vuoi...ma io te strappo i capelli e me ce faccio il collo de pelliccia per ir cane..- davanti alla macchina del caffè cercai di camuffare una risata con un colpo di tosse e guardai di sottecchi le altre che a stento riuscivano a soffocare i sorrisi; posai la caraffa di caffè e mi sedetti mentre guardavamo Giulia masticare il muffin come uno scaricatore di porto; all'ennesimo morso sollevò lo sguardo e rimase a bocca aperta con il muffin davanti alla bocca
-Bé..che c'avete da guardà?!- ci guardammo e scoppiammo in una risata di gruppo che fece accigliare Giulia
-Che avete da ride...?! Che c'ho scritto Gioconda su a fronte?!-
-No...e...e che...- balbettò Giusy tra una risata e l'altra
-Allora?! Che c'è??- mi alzai e presi il telefono con cui le scattai una foto
-Ma che cazzo fai Mina!???!!- voltai il telefono verso di lei che rimase senza parole
-Sei tutta sporca di cioccolato ecco che c'è.. ahahahahah..- si alzò andando a sciacquarsi il viso mentre la dolce voce della Signora Choi riempì la casa
-Buongiorno! Siete..oh! Ma siete già tutte in piedi!! E che profumino!!-
-Buongiorno Signora Choi! Prego si sieda con noi!- esclamai sorridendo all'anziana signora
-Si serva pure io le prendo una tazza..- ribatté Nicky alzandosi
-Oh grazie ragazze...ma dovrei essere io a prendermi cura di voi..-
-Si figuri..siamo abituate a fare da noi..non è un problema..- esclamò Vivi sorseggiando il suo caffè al ginseng
-Esatto...e poi ci sarà da fare qui...almeno per i pasti ci pensiamo noi!- iniziammo a chiacchierare con la Signora Choi poi, dopo aver sistemato, iniziammo a dare un'occhiata alle cose da fare
-Bé direi prima di preoccuparci delle priorità..le cose più urgenti!- esclamò Vivi
-Assolutamente...quindi fare controllare la terra se è da sostituire o no, i raccolti come vanno, ecc...- ribattei
-Allora parliamo con i manovali..chi meglio di loro possono darci queste informazioni?!- esclamò Nicky con tono ovvio; la guardammo come se avesse detto una bestemmia e sorrise
-È dai...so che non abbiamo dialogo con loro ma lavorano qui da più tempo..se non ci aiutano loro chi?!-.

FROM ITALY WITH LOVE- Wattys 2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora