04.

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felix's pov.

"vuoi qualcosa da bere?" "un bicchiere d'acqua grazie" andai in cucina a prendere un bicchiere d'acqua per poi raggiungerlo "ecco a te, puoi pure accomodarti dove vuoi, io nel frattempo metto jieun a dormire" detto ciò andai in camera di jieun e misi la bambina a letto per poi coprirla, prima di uscire però, fui fermato dalla sua vocina che mi chiamava "papà, non voglio fare incubi" "principessa, non ti preoccupare, qualsiasi cosa succeda sono qui, lo sai" "lo so, ma ho paura" "hey, sono solo brutti sogni, niente è reale ok?" "mh, ti voglio bene papà" "te ne voglio anche io principessa" le accarezzai i capelli per poi lasciarle un bacio sulla fronte come tutte le sere, mi girai ed uscii dalla stanza chiudendo piano la porta cercando di non svegliare jieun "invidio il rapporto che avete in quanto padre e figlia" appena sentii la voce dietro, saltai sul posto colto alla sprovvista "chan! mi hai spaventato" "scusami è che stavo cercando il bagno ma poi vi ho sentito parlare" disse ciò ridendo un po' divertito dalla mia faccia spaventata "tranquillo, comunque il bagno è la porta vicina alla camera di jieun" "oh grazie mille e scusa di nuovo" disse ridendo prima di dirigersi in bagno.

"davvero stava per bruciare la cucina?" "si! io non capisco perché non posso mai avere amici normali" "hey! io sono normale" "beh stiamo a vedere, anche gli altri lo sembravano" "hey!" mi misi a ridere seguito da chan e una volta calmati mi girai verso di lui e lo trovai intento a guardare il vuoto "a cosa stai pensando?" "a quanto ti invidio" "invidiarmi? e per cosa?" "beh per tutto, voglio dire, ti sei preso cura di una bambina pur essendo giovane" "lo so me l'hai già detto" "lo so ma è una cosa davvero incredibile, vorrei aver avuto il tuo stesso coraggio qualche anno fa" "hey, ti ho già detto che non è stata colpa tua, è vero non c'ero non posso sapere cosa sia successo davvero, ma già il fatto che tu ti senta in colpa e voglia tornare indietro per impedire tutto ciò è già abbastanza per farmi capire che tu ci tenevi davvero tanto al bambino" "si ma...potevo impedire che ciò succedesse no?" "a quanto mi hai raccontato, non sapevi che la tua ragazza-" "ex...ex ragazza" "che la tua ex ragazza avrebbe abbandonato il bambino, non sentirti in colpa per una cosa che non hai fatto" appoggiai la mia mano sulla sua e lo guardai dritto negli occhi, notai il dolore, rimorso e tristezza nei suoi, mi morsi il labbro inferiore e mi avvicinai a lui per poi circondarlo con le mie braccia, ricambiò l'abbraccio e potei sentire il suo profumo invadere le mie narici, aveva un odore così buono e le sue braccia erano così forti e confortanti, dopo qualche minuto mi allontanai e lo guardai nuovamente negli occhi, non avevo mai notato quanto fossero belli "ti senti meglio?" parlai il più piano possibile notando che eravamo davvero tanto vicini, troppo, potrei sfiorare le sue labbra se mi avvicinassi a lui ancora di qualche millimetro "si, decisamente, grazie mille" "di nulla" non so perché stavamo sussurrando, forse per non rovinare l'atmosfera che si era creata, so solo che rimasimo così ancora per vari minuti per poi staccarci quando sentimmo un telefono squillare, era il mio, allora lo presi e guardai chi mi stesse disturbando in quel momento e sospirai appena vidi che era hyunjin, mi scusai con chan e risposi al telefono "che vuoi drama queen" "CHANGBIN MI HA CHIESTO DI USCIRE" allontanai il telefono dall'orecchio per non rischiare di perderlo e sospirai "e allora? io che c'entro" "devo dirgli di si o no?" "ma sei scemo?" "al posto di insultarmi aiutami!" "digli di si razza di lama drammatica!"

dopo aver passato quasi mezz'ora a parlare con il mio amico e avergli dato dei consigli su come vestirsi per il fatidico appuntamento, mi girai verso chan ma notai che era sparito, sarà in bagno, allora decisi di andare verso la camera di jieun per controllare se stesse bene ma appena arrivai lì mi fermai e sorrisi intenerito, davanti a me c'era chan sdraiato accanto a jieun e uniti in un abbraccio, mi avvicinai a loro e lasciai un bacio sulla fronte della bambina per poi fare una foto ai due che erano così teneri, sembravano proprio come padre e figlia, una volta fatta la foto, o meglio le foto, uscii dalla stanza per poi andare nella mia e stendermi sul letto cercando di prendere sonno e togliere addosso tutta la stanchezza accumulata nel corso dei giorni.

  phobia;;chanlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora