Broken Pieces (WWX x LWJ)

CAPITOLO 3

Una volta ritornati ognuno nelle proprie stanze, la pace permeava a JinLinTai.
Nella stanza dei fratelli Lan, regnava la calma, la luce soffusa della candela dava un tono di pace all'abitazione così, Zewu-jun aprì la lettera ricevuta qualche ora prima, assieme al minore « che cosa dice la lettera?» domandò Wangji osservando « non mi è stato riferito cosa contenesse, spero nulla di preoccupante » rispose il maggiore aprendola.
Durante la lettura, Wangji fece un lungo respiro e si sfiorò le tempie prontamente Zewu-jun lo sorresse, per poco non sveniva «siediti Wangji, la tua reazione è più che comprensibile » disse incrociando il suo sguardo « Zio... dopo l'assalto a casa, spero solo che si possa rimettere, non sono felice che stia in bilico tra la vita e la morte » - « anche io spero che recuperi ma, ora come ora, non possiamo tornare a casa, lo sai bene » disse con rammarico il maggiore « si lo so ma, dove potremo stare?» gli rispose Wangji sospirando non perdendo mai la sua compostezza « potremo chiedere al CapoClan Jin se può ospitarci, lo so che non ti senti a tuo agio e lo capisco ma al momento siamo braccati » disse il maggiore socchiudendo gli occhi; Wangji gli rispose come era solito fare.Parlarono per un po' ma siccome non era nella loro natura chiedere di poter essere ospitati dopo quello che era successo, preferirono vagare piuttosto che arrecare disturbo, terminarono li la conversazione e andarono a dormire.

Dall'altra parte, il trio Jiang stava gustando la cena ma stranamente, Wei Wuxian sembrò non aver voglia di mangiare YanLi preoccupata gli chiese che cosa ci fosse che non andava ma prima che lui potesse rispondere, Jiang Cheng intervernì « ha litigato con il Secondo Maestro Lan » - «A-Xian, stavolta sembri piuttosto provato rispetto alle altre volte, che cosa ti ha detto?» Wei Wuxian abbassò la testa quasi voleva piangere per come si era evoluta la conversazione con Lan Zhan quel pomeriggo ma si trattenne. C'erano altre cose a cui pensare e di certo, avere qualcuno preoccupato per come stava, non era ne il momento, ne il luogo adatto « sempre le solite cose Shijie, non ti preoccupare sto bene solo che stasera, non ho molta fame... immagino sia per l'imminente battaglia». L'espressione di YanLi divenne sconcertata a sentire quelle parole.

Come battaglia? Chi era il nemico? Perchè non glielo avevano detto subito?.

Wei Wuxian lasciò la stanza e andò a farsi una passeggiata al chiaro di Luna nei dintorni del palazzo quando incontrò Nie Mingjue e si inchinò rispettosamente « CapoClan Nie, non pensavo di trovarvi qui, qualcosa vi turba? » domandò lui « nulla di anomalo, stavo scambiando alcune parole con il CapoClan Jin in merito a domani, mi domandavo se, ti andasse di un combattimento » il giovane dal completo nero non disse di no, era una buona idea per distendere i nervi e sfogarsi.

-Dopo il combattimento-
Dopo il combattimento per testare le sue qualità, Nie Mingjue non perse tempo e subito gli disse «Wei Wuxian, conoscevo le tue abilità da spadaccino e sono piacevolmente sorpreso che in giovane età tu sia molto rinomato infatti, questo nostro duello, non mente, sei molto abile » Wei Wuxian, a quelle parole, quasi si strozzò con la sua saliva « così mi lusingate Signore, non sono nulla in confronto a voi, avendo molta più esperienza sul campo rispetto a me » esclamò sorridendo lievemente mentre inchinò. Jiang Cheng, che aveva sentito il trambusto, si precipitò fuori ma si rivelò che era solo una sfida che il CapoClan aveva lanciato a suo fratello «oh! Jiang Cheng, non ti preoccupare, ci stavamo solo sfidando » - « lo vedo, CapoClan Nie spero che mio fratello non vi abbia causato problemi come il suo solito » disse prendendolo per un braccio « no, in realtà gli ho proposto io stesso di combattere, tuo fratello è molto bravo... nulla in confronto a Huaisang » rispose in tono duro.
A quelle parole, lungo la schiena di Wuxian gli salì un brivido, non osò immaginare come doveva essere per l'amico Huaisang avere un fratello come lui. Duro come una roccia che non lasciava trasparire alcuna emozione. Dopo che si congedarono, ognuno tornò verso le proprie stanze per dormire all'indomani dell'inizio della ribellione.