CAPITOLO 13

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«La mia testa...» si lamentò toccandola «spero che ora mi lascerà in pace, non ho più forze uh?» disse Wuxian fermandosi davanti ad alcuni discepoli Wen «qualcosa non va?» chiese inclinando da un lato la testa «non hai visto il corvo?» si fece avanti Wen Chao «faccia da schiaffi... immaginavo che centrassi qualcosa, che cosa vuoi da me, non sono dell'umore per parlare con qualcuno» rispose digrignando i denti mentre si sosteneva la testa che di li a momenti, sembrava che stesse per scoppiare ma giusto quando terminò la frase, fu sollevato a qualche metro da terra tramite delle corde che fecero il giro del suo corpo, dandogli nessuna possibilità di movimento «ti aveva avvisato» disse Wen Chao schioccando la frusta contro il suo corpo che come risposta, ricevette dei gemiti di dolore «lasciami!» protestò ma gli arrivò un altra frustrata.
Per una buona mezz'ora, Wen Chao lo frustò facendolo sanguinare «portiamolo a palazzo» ordinò poi facendolo cadere a terra, il tonfo che si creò fece capire che non aveva più forze per lottare, stavolta sarebbe collassato totalmente se avesse subito il controllo mentale.
Sapeva che non avrebbe retto ad un altro mal di testa prima della solita trance.
Sperava che stavolta si limitasse solo a picchiarlo perché non aveva portato ciò che gli era stato richiesto
Lan Zhan era nascosto che osserva la scena senza poter fare nulla «Wei Ying...» si limitò a dire per poi ritornare indietro con un espressione triste.
Una volta arrivato a Yunmeng, porse i suoi saluti a Jiang Cheng e si sedette con lui al tavolo, il ragazzo chiese gentilmente alla sorella di lasciarli soli e lei si diresse nelle sue stanze.
La brezza notturna dava quel tocco sinistro alla situazione «che cosa volete dirmi Hanguang-Jun? Di così importante» chiese con un espressione attenta «ho seguito Wei Ying dopo quello che è successo alla Conferenza» - «aspettate, non ditemi che...» lo fermò alzandosi in piedi incredulo.
Che cosa ci faceva suo fratello alla conferenza e soprattutto, che relazione aveva con l'attacco avvenuto? Era lui il Patriarca di Yiling?.
No, non era possibile che fosse lui, lo conosceva e non avrebbe mai ucciso persone innocenti «CapoClan Jiang, sono venuto qui per un altro motivo, vi prego di ascoltare...» disse deciso «ma certamente, prego andate avanti» rispose Jiang Cheng.

Per tutta la sera, gli disse che aveva notato in quelle occasioni di incontro che i suoi occhi erano dilatati, cosa anormale a meno che non fosse sotto effetto di qualcosa che lo rendeva apatico a qualsiasi dimostrazione di preoccupazione che anzi, lo facevano solo diventare schivo e a momenti aggressivo; propose di tendergli una trappola nonostante sapesse che Wei Wuxian era sempre con la guardia molto alta perciò optò di utilizzare la sorella per vedere se dava segni di apatia o meno «Hanguang-jun, vorreste per caso che la mia Jie finisca vittima di mio fratello per errore, non posso rischiare» si oppose Jiang Cheng con fare burbero.
YanLi, che aveva sentito tutto, volle partecipare al tranello se questo voleva dire aiutare Wuxian a riportarlo come un tempo «Jie...» - «A-Cheng, è di A-xian che si sta parlando, non vuoi che ritorni a casa con noi?» gli chiese lei al fratello che come lei, certamente voleva che tornasse da loro ma, in quella situazione essendo che lei non era una Cultrice, era alto il rischio che venisse ferita e questo non poteva permetterlo.
Dopo aver concordato i dettagli, si separarono e Lan Zhan ritornò a Gusu.
Voleva scoprire la verità a tutti i costi perché non poteva essere possibile che così, di punto bianco Wei Wuxian fosse diventato così crudele.

-A Gusu-

Nei giorni a seguire continuò a leggere libri nella Biblioteca della sezione Proibita e scovò il modo per scoprire se una persona era vittima di un sortilegio che fosse tanto potente da influenzare il carattere e il cuore di una persona indipendente dal suo grado di Coltivazione e in effetti trovò eccome qualcosa «Wangji, perché sei venuto qui sotto? Che succede?» gli chiese inquisitorio lo Zio «Zio... io» rispose il nipote riporgendo il libro sul ripiano, lo Zio sospirò, capì che c'era seriamente qualcosa che lo turbava perciò non volendo indagare oltre, gli consigliò di andare nella sua stanza che a breve sarebbe arrivato per praticargli della Musica Curativa con il GuQin il ragazzo ovviamente obbedì e si incamminò senza controbattere come era solito fare «Wangji, rilassa la mente ora, concentrati solo sul suono della melodia» disse lo zio e il ragazzo rispose come sempre, con un secco «Mhn».
Mentre i minuti passarono, qualcosa dentro di se lo avvertì che qualcosa stava andando tutto secondo i suoi piani perciò pote concentrarsi sulla sua salute che in quei giorni, a causa della poca alimentazione, si era indebolita. Lo Zio si fermò quando ritenne che il nipote fosse più rilassato e gli portò del cibo che mangiò con compostezza e con calma Lan Zhan non perse tempo a scrivere una lettera e a mandarla il più presto possibile.
Normalmente lui era una persona tranquilla e riservata e raramente si interessava a problemi mondani ma era conosciuto da tutti come quella persona che dove si trovava il caos, lui vi era appresso e faceva sempre del suo meglio per riportare la tranquillità.
Jiang Cheng appena ricevuta la lettera, fece in modo di destabilizzarsi così da sembrare più credibile per quando sarebbe giunto il momento, ovviamente YanLi stava facendo del suo meglio per sembrare credibile e le riuscì alla perfezione.

Broken Pieces (WWX x LWJ)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora