capitolo17/pizza

344 19 4
                                    

suonano al campanello ma per me non se ne parla proprio di andare ad aprire. Abbasso il volume della televisione e rimango in silenzio sperando che il disturbatore o la disturbatrice seriale se ne vada

-Angelica sono Luigi- fisso la porta incredula, cosa ci fa lui qui?

Mi alzo dal comodo divano non curante del mio aspetto per scoprire cosa voglia da me Luigi a quest'ora.
È ancora in giacca e cravatta, vuol dire che ha appena terminato di lavorare e deve essersi precipitato qui. Lo faccio accomodare sul divano mentre caccio velocemente la coperta che ho usato prima

-mi fa piacere che tu sia qui- cerco di essere il più cordiale possibile
-non dire sciocchezze, lo so che non volevi vedere nessuno- inizia ad allentare la cravatta e il mio cervello automaticamente paragona i gesti lenti sensuali di Giuseppe con quelli meccanici di Luigi. Scaccio via questo pensiero e mi concentro sul mio ospite che mi guarda con aria interrogativa
-sto malissimo Lù, a momenti sento che potrei davvero crollare -  mi invita a continuare ma le parole mi muoiono in bocca al solo pensiero dei momenti trascorsi insieme. E anche se avevamo appena iniziato a capire cosa fosse importante pe noi due, lui ha dovuto rovinare tutto

-mi ero promessa di non affezionarmi più a nessuno, poi ho perso la testa e sono rimasta fregata-
-l'amore non è una fregatura, anzi.. è il sentimento più puro che si possa provare-
alzo gli occhi al celo per non fargli vedere che delle lacrime stanno rigando il viso. Con il pollice blocca una lacrima e mi sorride.Ero un pó diffidente, l'ho sempre allontanato da me e ora lo sto rivalutando

-non piangere ti prego, il tuo viso è stato creato per sfoggiare il bel sorriso che hai-
Il suo complimento mi ha fatto piacere ma non è stato in grado di farmi arrossire come faceva Giuseppe. Devo ripetermi che non mi manca, forse così riuscirò a dimenticarlo una volta per tutte.Ma il vero problema è se dimenticarlo è una scelta giusta, non so se sono pronta a farlo 

-dimenticarlo non resta l'opzione giusta- non capisco come abbia fatto a leggere i miei pensieri
-hai attraversato anche tu un periodo del genere?- voglio spostare l'attenzione su Luigi, quando si parla di me e dei miei problemi non mi sento mai a mio agio. Fa un cenno con il capo per annuire alla mia domanda. Apre il braccio e divento piccola tra il suo petto mentre delle lacrime continuano a scendere indisturbate
-fa male quando dai tutto e non ricevi niente ma fa ancora più male se tu ci credevi fino in fondo e poi tutta crolla come un castello di sabbia- non so perché ma rido smoderatamente
-signorina sono contenta che le mie parole le abbiano suscitato ilarità, ma non ne comprendo il motivo- mi alzo continuando a ridere
-ho apprezzato il tuo consiglio, ma alcune volte tiri fuori delle perle che non ti si addicono- si alza anche lui e mi segue in cucina. Ho in mente un'idea per distrarci che potrebbe piacergli

-mi stai offendendo, lo sai?- prendo dalla dispenza l'occorrente adatto sotto il suo sguardo indagatore
-ho capito che dovrò chiamare i pompieri- non gli do retta fino a quando sono sicura di aver preso tutto
-finiscila e dammi una mano- gli lancio un grembiule e lo lega alla vita. Lo stesso faccio io e mi aiuta a legare il piccolo pezzo di stoffa rosso con un divertente pupazzo ricamato,che mi è stato regalato dalla nonna paterna
-non credi che sia tardi per la pizza?-
-se hai da fare vai pure, io accontento il mio desiderio- va a lavarsi le mani e mi raggiunge accanto al tavolo
-non mi aspetta nessuno, rimango- un'affermazione un pó malinconica ma che da una parte mi fa piacere perché la sua compagnia stava diventando piacevole

Inserisco in una ciotola la farina e unisco il lievito di birra. Luigi invece aggiunge il sale e versa l'olio extra vergine d'oliva sempre continuando a mescolare
-Ministro, non lo facevo così bravo- scuote la testa divertito e rassegnato alle mie parole
-ho dimenticato la pellicola trasparente, puoi prenderla tu?- indico il ripostiglio in basso e si abbassa. Mette tutto sotto sopra, non trova ciò che gli ho chiesto
-no aspetta,non è lì- mi abbasso anche io e si gira verso di me.
Occhi contro occhi.
Niente battito accelerato,niente sudorazione, niente di niente.
Con le mani sporche di farina gli lancio un pó della polvere bianca sul viso
-vuole la guerra signorina?- si alza e mi rincorre facendo il giro del tavolo. Scappo dalle sue grinfie andando in salone fino a quando non inciampo nelle mie stesse pantofole. Mi ritrovo con il sedere per terra ridendo ancora una volta come una pazza

-non ho mai visto qualcuno così impacciato-
-piuttosto che insultarmi aiutami, mi fa male la caviglia- si abbassa preccupato per il mio stato dolorante ma lo traggo in inganno aggrappandomi alla mano che mi ha teso. Così ora la situazione è ribaltata.
-sei furba-
-dai alzati che lasciamo l'imposto riposare e vediamo qualcosa in tv-

Dopo aver coperto la ciotola con un foglio di pellicola trasparente mi fiondo sul divano cliccando sull'icona di Netflix, la mia  unica salvezza!
-vedi serie tv per caso?-
-certo, iniziamone una insieme- cerco nella mia lista e trovo "Broadchurch"
-ti stai autoinvitando a casa mia?- clicco e parte l'intro
-può darsi-
...
Abbiamo dovuto stoppare la prima puntata perché avevo impostato il timer per poter farcire le pizze

-hai intenzione di aiutarmi?- non mi ero accorta di star fissando un punto vuoto della cucina 

-non posso vederti in queste condizioni- molla tutto per sedersi accanto a me e intrecciare le mie mani con le sue 

-se pensi che dimenticarlo sia l'opzione migliore io ti aiuterò e ci sarò quando avrai bisogno di aiuto- gli sorrido per ringraziarlo e lo abbraccio forte

Nel frattempo che le due pizze sono in forno ne approfittiamo per portare a termine la puntata che a mio parere è stupenda

Apparecchio per due dal momento in cui Lucia è rimasta dal suo nuovo fidanzato.Prendo due birre che nel nostro frigo non mancano mai ,bicchieri e piatti. Entrambi gustiamo il nostro lavoro che è ben riuscito.

Alla fine questa serata si è rilevata più piacevole del solito grazie alla sua compagnia

𝑠𝑎𝑙𝑣𝑒 𝑃𝑟𝑒𝑠𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒!↬GiuseppeConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora