capitolo 3/risata

592 18 4
                                    


Roma,
18 SETTEMBRE 2019

-non ci credo.. tu vorresti dirmi che hai avuto il coraggio di declinare una proposta del genere?- la voce della mia migliore amica Lucia, sembrò alterarsi nel giro di pochi istanti perciò allontanai di poco il mio cellulare dall'orecchio.


-certo che no.. Ho spiegato loro che avevo deciso di fare altro con una persona me cara.. Praticamente sarebbe Marco.
Non gli ho detto che fosse il figlio di Gualtieri-

Presi il carrello della spesa ma sembrava essere bloccato, cavolo.

-Angelica ci sei?- sentivo la mia amica chiamarmi ma ero impegnata nello sbloccare il carrello.
-si ci sono, potevi aiutarmi piuttosto che divaccare a casa-

Fanculo. L'ho sbloccato.
Angelica 1 carrello 0.

-lo sai che mi scoccia... Mi devi fare un favore...devi andare nel bar in cui lavoro per andare a ritirare la divisa che ho scordato mentre mi  cambiavo quando ho staccato dal turno venerdì.. ti lascio. Ho sonno. grazie-

-che palle Lù ma è a via del Corso.. Però ok ci andrò... ci credo che hai sonno!sei stata fuori per due giorni interi!-

Entrai nel supermercato per prendere lo stretto necessario. Avevo visto sul volantino  che in offerta ci sono le alette di pollo mini, ne prenderò giusto 6 pacchetti da 12, non si sa mai.
Et voilà, presi.

-comunque sei esagerata.. Sabato sera dopo la discoteca sono stata in compagnia di un bel fustacchione.. Sono stata con lui tutta domenica e sono tornata ora,lunedì mattina-

-avessi detto niente! Appena tornerò mi racconterai tutto nei dettagli. Anche io devo dirti delle cose succulenti-
La sentii ridere e subito dopo sbadigliare, così la lasciai andare a riposare.

Ripresi la mia carreggiata tra i reparti degli alimentari. Vediamo un pò cosa c'è.. Uh la Philadelphia,ottimo presa.
Stasera potremmo mangiare quelle alette di pollo la Philadelphia e l'insalata.
Vorrei inviare un messaggio a Lucia ma sarà già crollata. Mi avvio verso la cassa per pagare e nel mentre prendo i biscotti pan di stelle per la colazione.
.....
Via del corso è un pó lontana da dove sono io ora. Devo accelerare o i surgelati si scongeleranno anche se sono nelle borse frigo con le mattonelle di ghiaccio.

Trovare parcheggio è impossibile, aspetto due minuti e una macchina sta uscendo.
Metto le frecce e taaac ho parcheggiato.

Entro subito nel bar salutai Rossella la ragazza del bancone nonché amica mia e di Lucia e le dissi di darmi gentilmente la sua divisa.

-eh ma sicura che stai bene? Sei stanca vuoi un caffè?-
-oddio non lo so.. Ho paura che si scongelino i surgelati.. Magari un'altra volta si.. grazie Ross-

Mi affrettati ad uscire dal bar per salire velocemente in macchina ma notai che stava uscendo da Palazzo Chigi il Presidente.

Quasi dimenticavo, il bar è difronte al palazzo.Non eravamo tanto distanti ma neanche tanto vicini.

In torno a lui c'erano una miriade di telecamere e microfoni che spuntavano ma lui fece una cosa inaspettata.
Stava andando verso i giornalisti con passo elegante, sembrava che stesse sfilando su una passerella, ma ritornò sui suoi stessi passi.
All'inzio non ho capito bene però poi andò di nuovo verso di loro sorridendo e schioccando le dita con fare teatrale.
È un uomo ricco di soprese.
Scossi il capo ridendo divertita dalla situazione.

Presi il telefono dalla tasca. Mi lasciate un secondo in pace perfavore?
-si? - sbotta infastidita.

Apro lo sportello della macchina e mi catapulta dentro.
-stronza sono io.. La maglietta si abbina bene ai pantaloni neri che hai addosso-
Accessi il motore e infilai l'auricolare
-grazie amo.. Ma ehi aspetta! Come hai fatto a sapere che ho un pantalone nero? -

𝑠𝑎𝑙𝑣𝑒 𝑃𝑟𝑒𝑠𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒!↬GiuseppeConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora