capitolo 4/incontro

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Il giorno stesso, appena uscita dallo studio del premier cercai di spulciare un pò di informazioni  sul suo conto da google.

I titoli degli articoli riportavano sempre le stesse cose, ovvero che non lo vedevano più in giro dopo la sua vacanza in Sardegna con la compagna Olivia.
Vabbè ma cosa centra? È posisbile che siano una coppia che non ama stare sotto i riflettori.
Non tutti vanno al Papeete in vacanza.

Solo le 15, devo sbrigarmi o arriverò tardi da Maria.
Maria è la mia istruttrice di danza,la praticavo fin dalla terza elementare.

Dopo il diploma di danza, parallelo all'esame di maturità, mi sono concentrata solo sull'università.

Quando dovevo dare un'esame o ero stressata andavo nella sala di ballo e scaricavo lì la mia tensione.

Capitava di allenarmi con il gruppo dei più grandi, si preparavano al diploma e in qualche modo le aiuto.
Danzare è sempre stata la mia passione ma sapevo che non fosse la mia strada.

Preparai il mio piccolo borsone mettendo al suo interno una bottiglietta d'acqua, un ricambio e uno snack per il ritorno.

Ho sempre una fame da lupi dopo aver danzato e non posso di certo aspettare che arrivi a casa!

Decisi di andare con la macchina,ero in ritardo e anche se non vado abitualmente la mia insegnate sull'orario è rigorosa.
Peccato sarà per un'altra volta la passeggiata.
Misi la chiave e via..Direzione scuola di danza!

Accessi lo stereo e infilai il CD di Nek uno dei miei cantanti preferiti e iniziai a canticchiare.
Fino a quando ho sentito che m'importa di te.
Voglio credere, amare e resistere
Forse così io posso dire di esistere

Il brano mi accompagnò per tutto il breve viaggio. Trovai parcheggio facilmente,di solito i genitori aspettano la fine della lezione nel salottino d'attesa.

La scuola di danza è attaccata ad una scuola media. E tutti sono in procinto di uscire, probabilmente c'è anche l'orario pomeridiano per chi volesse suonare uno strumento.

Stavo per entrare ma vidi un ragazzetto seduto sotto il muretto della scuola all'ombra, mentre tutti i suoi compagni stavano abbracciando i propri genitori, felici di ritornare a casa.
-papà, devi venirmi a prendere- sospirò e aggiunse - si, tranquillo aspetterò qui-

'GIUSEPPE'
Giuro che tra poco prendo e me ne vado via su un'isola deserta, lontano da tutto e tutti.
Non sopporto quando la gente urla, sopratutto in Parlamento.
Ho sempre  dato l'impressione di essere un uomo calmo e tranquillo che risponde alle frecciatine in maniera elegante. Ma questa volta vorrei sbroccare,solo che non posso,purtroppo.

Due ore di richieste inutili che non gioverebbe al popolo italiano, da parte dell'opposizione, inflitte alla mio povero cervello.

Casalino mi avvisó che la macchina con il mio autista fosse qui fuori.
-ma non possiamo fare due passi?-
-Giusé sei impazzito?lo sai quanti giornalisti ci sono qui fuori, non perderebbero occasione nel slatarti addosso-
-vabene, vabene.. andiamo-

Salimmo sulla berlina blu diretti verso palazzo Chigi.
Mi tolsi la cravatta che sentivo più stretta del solito e la gettati  sul sedile, feci fare la stessa fine anche alla giacca.

Il sole di Roma picchia forte e delle volte vorrei uscire in incognito per fare due passi da solo,magari sedendomi su una panchina senza che dei giornalisti tentino di estrapolare nuove informazioni sulle prossime manovre di stato.

Siamo appena usciti da una crisi di governo e dire che sono completamente devoto a Sergio Mattarella per la sua totale fiducia nei miei confronti è un eufemismo.
È un uomo che ama trasmettere i suoi sani valori e principi al prossimo, non conosce l'invidia e l'avidità.

𝑠𝑎𝑙𝑣𝑒 𝑃𝑟𝑒𝑠𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒!↬GiuseppeConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora