L'unica cosa che voglio è riuscire a sopprimere i miei sentimenti per Giuseppe lavorando il più possibile. Ieri si è presentato alla mia porta e ha visto che ero in compagnia di Luigi. I suoi occhi trasmettevano rabbia e dolore allo stesso tempo, quello che ho provato io quando lo vidi baciarsi con Catia. Adesso voglio solo pensare a me e al mio benessere, non quello altrui.
Luigi si è offerto di portarmi fuori a cena nello steso posto in cui ci siamo incontrati o meglio scontrati per la prima volta. Se mi sforzo posso ricordarmi bene la porta in faccia di quella sera.
Fatto sta che mi ha stravolto la vita. Non avrei conosciuto Rocco, non sarei mai andata a Palazzo Chigi e soprattutto non avrei mai conosciuto lui.
Non vorrei dire che forse era meglio non averlo mai conosciuto. Mi ha fatto provare emozioni a me sconosciute e dovrei ringraziarlo, ma come si fa a perdonare? Davanti a lui mi sento imponente, riesce a mandarmi in tilt il cervello e nello stesso tempo riesce a farmi battere il cuore in un modo che nessuno era mai riuscito prima d'ora. Lo penso sempre e vorrei non pensarlo.
Fuori sta diluviando e le ore sembrano non voler trascorrere. Vado verso Marco con la speranza di trovarlo accanto alla mia scrivania per portare a termine il nostro lavoro e subito ci mettiamo a l'opera.
Decido di andare a mettere qualcosa sotto i denti, almeno uscire da quella stanza potrebbe far ritornarmi le forze necessarie per affrontare altre ore no stop. Marco ha insisti affinché lui continuasse a lavorare perciò scendo da sola al solito "mini bar" di Palazzo Chigi per ordinare un insalata di pollo.Sto per andare a sedermi quando nel voltarmi sbatto contro qualcuno, le sue mani mi afferrano saldamente e purtroppo riconosco questa stretta
-credo di volerti denunciare- fa vagare lo sguardo altrove
-tu dovresti denunciare me? semmai il contrario mia cara- aspetto impaziente ciò che ho ordinato
-per pranzo hai ordinato pane e frustrazione o cosa?- mi meraviglio del tono di voce che ho assunto, tutti si sono girati
-dimenticavo la tua simpatia-prendo il mio piatto con l'insalata e vado sedermi con Giuseppe che mi segue a ruota
-si ultimamente ho notato che dimentichi un sacco di cose,ad esempio dirmi che eri occupato in una relazione-
rimane spiazzato e a dirla tutta anche io, alcune volte sono talmente acida da non rendermene conto neanche io stessa-io ti hi dato modo di chiarire ma tu non hai voluto-
Si alza e se ne va. Il comportamento di quest uomo non lo capisco proprio, è indecifrabile.
Finisco la mia I salta e mi dirigo verso Marco per completare il tutto.
....
Un tuono sembra colpirmi dritta in faccia e il rumore mi spaventa tanto da farmi sobbalzare dalla sedia. Porto una mano sui capelli tutti stropicciati, mi ero addormentata, cerco di sistemarli come meglio posso.
Un postit è sul computer e lo leggo<<sono uscito, eri così carina e ti ho lasciato dormire non prima di averti scattato una foto.
P.s non aprire instgaram>>Sbuffo sonoramente e lo sguardo si posa sul grande orologio che riempe il punto alto della stanza.
Oh diamine! È tardissimo e farò tardi alla cena con Luigi.
Vado verso l'ascensore quasi correndo e mi blocco all'istante quando vedo la figura di Giuseppe farsi sempre più chiara
-stalker- ha la capacità di urtare il mio sistema nervoso con la stessa velocità di uno schiocco di dita-finiscila, non è giornata, sono anche in ritardo per il mio appuntamento- marco l'ultima parola e noto un suo leggero fastidio. È nervoso e preme con insistenza i pulsanti dell'ascensore
-si può sapere con chi?- mi guarda dritto negli occhi furioso
-non fai più parte della mia vita, non devi interessarti- le porte dell'ascensore si aprono e in una frazione di istanti mi trovo con le spalle alla parete e il corpo di Giuseppe che preme su di me
-e invece a me deve interessare e come, perché tu sei mia e sono geloso marcio di qualsiasi essere possa fare questo al posto mio-
inizia a baciarmi, prende possesso delle mie labbra come se fossero l'unico appiglio per poter respirare.
Si stacca violentemente, e ancora una volta non capisco il suo comportamento-perché l'hai fatto?-
-perché non ti sei allontanata?- si aggiusta la cravatta e io cerco di ricompormicome sempre mi ha spiazzato. Balbetto qualcosa ma con lui le parole sono difficili da trovare.
-non riesco a starti lontano cazzo, ogni volta che cerco di allontanarti ritorni puntualmente nella mia testa, mi ero promessa di non perdere tempo con persone che non meritano più il mio tempo ma fallisco miseramente se tu ti comporti in questo modo. Devi smetterla con i tuoi comportamenti incomprensibili, io sto cercando di andare avanti e dimenticarti-
i suoi occhi scuri e profondi scrutano ogni centimetro delle mia pelle come se non avesse appena udito il mio discorso. Fa trascorrere un paio di secondi e apre bocca ma le parole gli sembrano morire sul nascere come se fosse bloccato
-almeno dì che ho ragione, non lo so annuisci.. Giuseppe cazzo fa qualcosa-
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𝑠𝑎𝑙𝑣𝑒 𝑃𝑟𝑒𝑠𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒!↬GiuseppeConte
Fanfiction"𝘦 𝘭𝘢𝘴𝘤𝘪 𝘪𝘯 𝘨𝘪𝘳𝘰 𝘪𝘭 𝘵𝘶𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘶𝘮𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘢 𝘥𝘪𝘳𝘮𝘪 𝘪𝘰 𝘤𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰" ❀ «davvero pensavi che potessi innamorarmi di te? di una ragazzina per giunta» sento qualcosa stringermi la gola come un serpente, il respiro si st...