Cᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ⑤

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💙ρєя∂σиαтє єνєитυαℓι єяяσяι💚

"NO"

CHAT NOIR POV

"No? Come no, ma che cazzo"
"Come osa? Io sono colui che salva tutti sono un guerriero e lui è il mio, è il MIO bel bottino di guerra!!!" "PERCHE' e che cavolo".

Mentre si lamentava e piagnucolava internamente, Luka si godeva il panorama e non quello fuori dalla finestra ma bensì quello sulla finestra, il gatto palesemente dolorante a testa ingiù. Ovviamente non avrebbe mai lasciato(nemmeno uno sconosciuto) fuori da una finestra messo in una posizione scomoda solo per sorprenderlo e soprattutto quando esso è ferito.

Era troppo buono, e si maledisse per questo, si spostò leggermente di lato a braccia conserte dando il muto consenso al gatto di entrare. Quando si accorse che il suo interlocutore lo stava bellamente ignorando cominciò a picchettare il piede per terra a un ritmo veloce ed irritato, ma ancora nulla, allora sbuffò esasperato dalle labbra e finalmente il gatto lo degnò della sua attenzione guardando davanti a sé ma non trovando il cobra il suo sguardo tramutò in confuso e quando voltò leggermente il capo notò un bel chitarrista scocciato, da lì comprese, e si butto letteralmente dentro la stanza.
Dato che non aveva cenato aveva tanta fame, sì, ma fame anche di altro. Atterò perfettamente in piedi, si mise in mostra ma quando notò che il chitarrista non lo stava guardando, poiché aveva la testa rivolta dalla parte opposta rispetto a lui, sorrise sapendo che non sarebbe stato facile (ma facile cosa esattamente??). Solitamente quando voleva conquistare il cuore di una ragazza solo per il puro gusto di farlo non ci volevano 5 minuti che lei aveva già le gambe aperte. Allora lui si disgustava e capiva che nessuno lo volesse veramente. Successivamente si malediceva mentalmente ricordandosi che fosse lui ad attaccar bottone, *ed essendo fin troppo attraente tutti gli cadevano ai piedi.
Allora si avvicinò al chitarrista fino ad essere faccia a faccia, notò come in automatico Luka indietreggiò di un passo, per tenere un'po' del suo spazio vitale, allora il gatto ritentò fece un passo avanti ma ancora la stessa reazione, il ragazzo dai capelli bicolore si allontanò di due passi ed allora finalmente il gatto si arrese al tentar di avvicinarsi ulteriormente e si accontento della loro scarsa vicinanza. Sospirò e si dipinse sul volto un sorriso, fin troppo smielato. Si inchinò e prese la mano del ragazzo che aveva di fronte a sé per fargli un bacia mano da vero gentil uomo(come gli era stato insegnato dal padre quando era ancora piccolino, ma è ancora troppo presto per confidarvi questo tassello della vita del caro e sbadato Adrien). Prese dolcemente la mano pallida e morbida di Luka, rabbrividì leggermente poiché sentì chiaramente il freddo che emanava anche da sopra la seconda pelle che era il suo costume. In quel momento volle tanto abbracciarlo e tenerselo stretto a sé per sentirlo vicino, per aver più di quel semplice contatto, di riscaldarlo con il proprio corpo e cuore. Ma purtroppo come aveva intuito il chitarrista sfilò la mano da quella del gatto. Ma non in maniera rude come si era immaginato, ma dolcemente e lentamente come se volesse godersi quel leggero tocco caldo ancora per un'po' proprio come lui. Il gatto alzò il suo sguardo prima posato sulle loro mani per incontrare quello di Luka che già lo stava scrutando con aria quasi dolce, ma che tramutò subito in un espressione derisoria.

Luka: "Evitiamo le smancerie, grazie";

Chat noir: "Come vuole Mademoiselle";

Luka: "Tsk, bimbo porta rispetto";
Chat noir: "Ok ok, si calmi Monsieur"

Luka: "Questo è ancora peggio" sbuffò
Chat noir: "Come vuole che la chiami allora?" chiese con un sorrisino;

Luka: "Dammi del tu o ti prendo a calci in culo, non sono un fottuto vecchio" si irritò e non poco il bicolore;

Chat noir: "Infatti SEI un fottuto vecchio PERVERTITO" controbatté il gatto, marcando in maniera più evidente le parole SEI e PERVERTITO

Luka (il vecchio): "Ma, chi, come, da dove, perché ???" borbottò confuso il bicolore con un leggero rossore sulle guance non dovuto sicuramente alla rabbia;

Chat noir (l'idiota): "Ok, cambiamo argomento dai..."
lo liquidò sorridendo leggermente ľ idiota con un alzata del braccio come a voler scacciare con le mani il loro discorso;

Luka: "Ok,... "disse in maniera incerta e sconcertata Luka:
"Che cavolo ci fai qui?"
Sbuffò allora irritato il bicolore, tornando finalmente in sé dal suo imbarazzo;

Chat noir: "Sei tu che mi hai fatto entrare, quindi cosa vuoi fare ?" sorrise malizioso il gatto;

Luka: "No, sei entrato da solo!!!" Sbottò forse con un timbro di voce troppo alto, che non gli si addiceva, essendo il gatto abituato a vederlo sempre calmo e dolce con tutti.

Chat noir(il bambino che sta rischiando di morire): "Tu dici??"
disse il gatto a braccia conserte avvicinando il viso pericolosamente a quello del cobra, socchiudendo gli occhi fino a due fessure e pronunciando la domanda con voce bassa e rauca a un soffio dalle labbra di Luka...






















































"TI PRENDO A CALCI IN C"

......




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*ed....attraente....: stesso discorso dei capitoli precedenti, ho voluto marcare un'po' tanto sul suo narcisismo involontario.

🍁🍃Mi sa che Luka lancerà da qui a poco il gatto fuori dalla finestra🍃🍁

Questo capitolo è scadente, peggio di quello scorso ma mi serviva per ingranare il prossimo che penso postero subito per cercare di salvare il salvabile.

TK

TK

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ᵃ LᴜᴋAᴅʀɪᴇɴ ˢᵗᵒʳʸDove le storie prendono vita. Scoprilo ora