ᵃ LᴜᴋAᴅʀɪᴇɴ ˢᵗᵒʳʸ

Cᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ②⓪

ρєя∂σиαтє єνєитυαℓι єяяσяι

Luka rimase impalato a fissare gli occhi verdi del gatto, e viceversa.
Nessuno dei due sembrava intenzionato a muoversi, allora Luka risvegliandosi dallo stato di trance in cui era entrato alla vista di un gatto identico a Chat noir, pensò "e se è la sua incarnazione? Aspetta Chat noir può effettivamente diventare un gatto?"

Luka scosse la testa a quelle stupide idee, pensando di star impazzendo (più di quanto non lo fosse già) ora ogni così gli ricordava il gattuccio. Però quel gatto era proprio simile a Chat noir, e la cosa lo fece sorridere più del dovuto.

Luka si avvicinò lentamente alla finestra cauto nel non spaventarlo, timoroso che non cadesse nel fiume, non si chiese come ci fosse arrivato fin lì, e quando si ritrovò davanti a lui, stette fermo qualche secondo mentre il gatto lo guardava curioso.

Il chitarrista avvicinò una mano lentamente verso il muso del gatto, il felino allungò il collo avvicinandosi per annusarlo, per poi strofinarsi contro la mano richiedono attenzioni, Luka sorrise, era proprio come il bambino.
Quando allontanò la mano dal suo musetto il gatto giustamente miagolò dispiaciuto e con un balzò atterrò sul pavimento per poi giragli tra le gambe e fare le fusa, dire che Luka stava avendo un dejà vù era a dir poco.
Allora si accovacciò e riprese a coccolarlo, avvicinò il viso al suo prendendolo tra le mani e gli parlò: "Chat noir?"
Il gatto miagolò in risposta: "Sei tu ?"
Il gatto gli leccò leggermente la mano
E Luka era veramente convinto che quello fosse Chat noir.
"Hai fame ?" disse riempiendolo di carezze.
Dopo un ultima carezza si rimise in piedi, la doccia poteva aspettare, il chitarrista doveva sfamare il gattino.
Si avvicinò per uscire dalla porta, e il gatto lo seguì, capendo che stava per uscire, Luka lo lasciò fare e insieme uscirono al esterno, l'acqua faceva tremare la vettura e Luka spaventato che il gatto potesse farsi del male, gli si avvicinò e gli disse: "Posso alzarti ?"
Ovviamente il gatto non rispose e lo guardò curioso, Luka non aspettò risposta(come se la avrebbe mai potuta ricevere)e lo prese in braccio, felice che il gatto non fosse spaventato, anzi sembrava che non aspettasse altro.
Si incamminarono verso il supermercato più vicino e Luka consapevole che gli animali non fossero consentiti a malincuore gli disse: "Devi stare qui ok?"
Lo mise per terra e con una carezza si allontanò, sentì un miagolio e si girò di scatto per tornare indietro e accarezzarlo un'altra volta e rassicurarlo: "Tornerò presto, dammi due minuti".
Detto questo corse dentro senza girarsi, sapendo che altrimenti sarebbe tornato indietro.
A passo veloce raggiunse il reparto animali e raccolse il necessario.
Sembrava avere circa quattro o cinque mesi, non aveva nessun segno distintivo che indicasse che apparteneva a qualcuno, anche se così fosse stato Luka si sarebbe preso cura di lui finché i suoi padroni non lo avrebbero trovato.
Si ritrovò presto con le mani  piene di cose e si avviò alla cassa, pagò e con un paio di sacchetti che sgorgavano di cose uscì.
Ritrovò il gatto esattamente dove lo aveva lasciato, che si mosse solo alla sua vista venendogli incontro.
Ora c'era un problema, come lo prendeva in braccio con tutte quelle cose in mano ?
Si accovacciò per salutarlo e lo prese in braccio con una mano tenendo nelaltra i due i sacchetti.
Mentre si incamminava il gatto si arrampicò sulle sue spalle, Luka sorridendo allora prese un sacchetto per mano.
Mentre camminava verso casa una strana sensazione non lo lasciava in pace.
Da quando era uscito dalla vettura sentiva una presenza intorno a lui, leggiadra e attenta a non farsi scoprire, che lo seguiva silenziosamente, come se lo stesse sorvegliando.
Sentiva su di sé uno sguardo attento e felino, nascosto nelle ombre della notte, che non voleva farsi scoprire ma allo stesso tempo voleva dimostrare di essere sempre al suo fianco, strana sensazione, si sentiva osservato, come la luna che ti segue ovunque, non era uno sguardo opprimente, anzi sembrava fatto per questo, per vegliare su di lui.
La notte volò con Luka che non dormì, ma che ebbe buona compagnia con il gatto nero, che non sembrava intenzionato a dormire.