Cᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ⑥

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💜💙ρєя∂σиαтє єνєитυαℓι єяяσяι💚💜
LUKA POV

Quando Luka vide con la coda dell'occhio Chat noir mettersi in posa, voltò il viso di proposito dalla parte opposta rispetto alla sua, non gli avrebbe certo dato le sue attenzioni, non dopo che il gatto gli aveva fatto prendere un mezzo infarto e dopo avergli spaccato il culo per la caduta(non pensare male mi raccomando). NO e no, quando il gatto si decise di smettere la sua performance inutile poiché ignorato, si avvicinò al chitarrista. Sospirò leggermente quando il bicolore non lo degnò ancora di uno sguardo, gliene andava bene uno arrabbiato o irritato, voleva solo vedere i suoi bei occhi, e diciamolo, Chat noir era pieno di gente che gli lanciava sguardi pieni di cattiveria, come gli sguardi truci di lady bug, o gli occhi del padre, freddi come il ghiaccio perenne, dietro la montatura degli occhiali, gli trapassavano il corpo e l'anima, con un solo sguardo erano capaci di farlo tremare dal terrore, di ghiacciarlo sul posto, e far nascere in lui una paura che superava alle volte anche quella di quando lottava e rischiava la vita, però tutte queste occhiatacce non lo avevano scalfito o almeno è questo di cui il gatto vuole convincerci e convincersi, quindi era pronto a tutto....... ma ancora nulla.

Quando Luka si sentì afferrare la mano gentilmente da quella del biondo, provò un tepore immenso, un po' come il getto dell'acqua calda che lo aveva aiutato a calmarsi, però al contrario dell'acqua il gatto non lo calmava, anzi lo faceva sentire in agitazione, non sapeva il perché, aveva vissuto esperienze ben più complicate di queste ma il gatto questa sera con il suo sguardo, aveva un potere immenso su di lui. Quando capì che il gatto volesse baciargli la mano, si ritrasse a malincuore, il suo orgoglio andava mantenuto e non lo avrebbe di certo perso per colpa di un idiota. Diciamocelo Luka era affamato quella sera da quelle labbra, sembravano morbide...il suo sguardo di sfida cadde, era disarmato il gatto si comportava in modo così dolce, nessuno da un po' troppo tempo lo trattava con così tanta grazia, mentalmente ringraziò il gatto. Ma il suo sorriso dolce mutò appena lo sguardo del gatto si incatenò con il suo che già lo scrutava.

Il bicolore oramai esasperato ed irritato dalla presenza ingombrante del gatto, aveva perso le staffe già all'inizio del loro discorso, e quando il gatto si avvicinò fin troppo al suo viso non ci pensò due volte, che cercò di porre della distanza tra lui e il suo interlocutore, posando una mano sul muso del gatto per allontanarlo e urlargli le peggio offese. In quel momento non ci pensò, non penso alla madre o alla sorella che dormivano, non si rese conto che il gatto volesse solo irritarlo, alzò la voce cosa che non era solito fare con nessuno, e soprattutto non si faceva abbindolare così in fretta, ma il gatto era COSI' irritante quella sera, non lo aveva mai visto tanto invadente, era come una sorta di difesa la sua, ma da cosa??

Schiacciò con poca grazia il viso di Chat noir per porre dello spazio vitale tra i loro corpi, e nel frattempo stava per pronunciare testuali parole: TI PRENDO A CALCI IN C....

Purtroppo non riuscì a finire la sua frase ricolma di amore, che il gatto si liberò il viso dalla mano di Luka e posò una mano in modo delicato (al contrario di Luka, che fu delicato come un elefante) sulla bocca del bicolore, in modo da zittirlo, nel farlo aveva posato l'altra mano sul suo fianco. Sfilò la mano dalle sue labbra solo per intimargli di stare in silenzio, portandosi un dito alle labbra e sussurrando un breve : "sh". Come avrete compreso quella sera Luka era peggio di un ubriaco, i suoi sensi erano ovattati, e captavano con assurda precisone solo il gatto di fronte a sé. Infatti sentì solo poco dopo dei passi leggeri, quasi striscianti di qualcuno, sua madre, constatò poiché aveva il passo a tratti zoppo, per il leggero male al ginocchio che aveva cominciato a sentire in questi giorni. Posò in modo furtivo il proprio sguardo alla porta chiusa a chiave, per poi posarlo sul ragazzo difronte a sé, e notando le sue orecchie che compivano un leggero scatto, per captare i movimenti anomali. Luka allora, afferrò di scatto il braccio di Chat noir che lo stava tenendo, facendo così in modo che mollasse la calorosa stretta al suo fianco, posò poi la mano libera sul fianco del gatto, e fece in modo di ruotare il suo corpo, in modo che si trovassero nella posizione opposta di quella precedente, e non lasciandogli il tempo di respirare Luka fece uno sgambetto al povero malcapitato, facendolo così sbilanciare all'indietro poi sfilò la mano che teneva sul suo fianco per poggiarla sul suo petto, lo spinse sul letto che si trovava per fortuna dietro di lui. Il gatto quindi atterrò sul materasso, semi-sdraiato con gli occhi puntati verso il bicolore, che con uno sguardo di scuse e un sorrisino dispiaciuto si allontanò con passo felpato verso la porta. Appena raggiunse l'uscio, prese un grande respiro silenzioso ed espirò lentamente. Posò poi la mano sul pomo e con l'altra posata sulla chiave la giro nella toppa, in quel momento come aveva calcolato la madre bussò con le nocche alla porta, e lui aprì non prima di essersi stampato un bel sorriso sulle labbra.

ᵃ LᴜᴋAᴅʀɪᴇɴ ˢᵗᵒʳʸDove le storie prendono vita. Scoprilo ora