ᵃ LᴜᴋAᴅʀɪᴇɴ ˢᵗᵒʳʸ

Cᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ①⓪

💙ρєя∂σиαтє єνєитυαℓι єяяσяι💙

LUKA POV
Dopo che Chat noir si congedò dalla casa del chitarrista, quest'ultimo si coricò nel letto deciso nel far risposare il proprio corpo dopo la lunga e interminabile giornata che era finalmente volta al termine. Purtroppo Il suo riposo fu interrotto dalla suoneria del cellulare: era ora di alzarsi.

La mattina era il primo a svegliarsi, ed oggi non fu diverso, andò in cucina preparò la colazione, risalì in camera sua si vestì con tutta calma, e solo allora si avviò verso la stanza della amata sorellina che al contrario di lui che era un mattiniere (ora non lo è più dato che non dorme) era veramente pigra soprattutto la mattina. Si avvicinò al suo letto e la vide dormire, a quell' immagine sorrise dolcemente, Juleka anche se era cresciuta e cambiata, alle volte a Luka sembrava di rivedere la sua sorellina piccola piccola che passava intere giornate con lui senza stancarsi, ed invece ora sembra è il contrario, Juleka sembra non gradire troppo la sua presenza alle volte. La svegliò dolcemente e lei in tutta risposta borbottò qualcosa di sconnesso e si rigirò dalla parte opposta. Allora Luka usò come ogni mattina il suo asso nella manica, la ragazza in rosa: " Guarda che Rose ti sta aspettando non vorrai mica farla aspettare, vero?". Juleka come per magia scattò dal letto e calciò fuori il fratello a suon di pedate per potersi cambiare. Una volta sbattuto fuori dalla porta, Luka disse alla porta ormai chiusa: "Buongiorno".

Finalmente erano pronti ad uscire, Luka era riuscito a far mangiare tutto quello che c'era nel piatto a Juleka(al contrario, lui non mangiò nulla), uscirono silenziosamente dalla imbarcazione, non dopo aver baciato entrambi la fronte della madre dormiente. Presero la moto e sfrecciarono a scuola, prima a quella di Juleka e infine la sua. Una volta arrivati all'entrata di scuola, Juleka in fretta e furia saltò giù dalla moto e senza neanche salutare corse verso la sua amata. Luka alla sua impazienza non fece altro che scuotere la testa rassegnato e leggermente divertito. Juleka dalla fretta neanche si era tolta il casco ed infatti mentre il chitarrista toglieva il suo, vide le due ragazze venire verso di lui. Mentre i tre si scambiavano qualche parola l'attenzione di Luka si spostò su una bella ragazza dai capelli scuri e corti legati in due code, chi poteva essere se non Marinette ?? lei nemmeno si accorse del bicolore (che novità) e puntò dritto verso una persona che prima Luka non aveva notato, un bel ragazzo dai capelli biondi e scompigliati, e chi poteva essere se non Adrien 卩乇尺千乇ㄒㄒㄖ Agreste ?? l'attenzione del cobra dalla corvina passò inevitabilmente al biondo. Bello come sempre, radioso come ogni giorno.

Tanto era impegnato a scrutarlo che non si rese conto che Marinette lo stava salutando, non si accorse nemmeno che pure le due ragazze difronte a lui lo avevano salutato da un secolo, ma lui tanto era immerso nella figura di Adrien che si risvegliò solo dopo che quest'ultimo lo salutò. Allora con un cenno del capo e un sorriso rivolto al biondo si rimise il casco e si allontanò dalla scuola, senza aver degnato di uno sguardo Marinette, non lo aveva fatto apposta, Luka è una persona per bene, è solo che in quel momento la corvina non era importante, si era dimenticato di lei, perché c'era qualcosa di decisamente più interessante.

Raggiunse il solito bar con l'immagine di Adrien impressa nella mente. Non ci aveva mai fatto tanto caso, ma era veramente carino, ora capiva perché tutti avessero un debole per lui, insomma quel bambino era ADORABILE !!
Quando varcò la soglia del piccolo bar, ancora con la mente offuscata con i pensieri rivolti al biondo salutò Lisa, la signora barista e proprietaria, ritornò alla realtà solo quando posò lo sguardo sul posto di loro proprietà, e quando diceva loro intendeva veramente loro, infatti sul angolo del tavolo in legno c'erano i soprannomi del loro gruppo( questo ricordo è particolarmente importante ma è ancora troppo presto per parlarvene •_•) per sua grande sfortuna era già occupato da Joe, questo voleva dire che quella mattina aveva perso la scommessa. Maledetto Adrien, se solo non lo avesse ipnotizzato con la sua bellezza non sarebbe arrivato in ritardo. Sbuffò e si avviò dal suo migliore amico che appena aveva varcato la soglia aveva cominciato a ridacchiare malefico.
Appena lo raggiunse non gli diede il buon giorno ma gli tirò un bello schiaffo sulla nuca, che invece di fermare le sue risa le aumento.