La casa nel bosco

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Mi svegliai all'improvviso... sentivo il rumore dell' acqua... sembrava ci fosse un ruscello vicino casa.

Non era possibile che mi trovassi li! Quante sere ho passato a piangere per rivederlo, ed in quel momento stavo dormendo a casa sua.

Mi alzai,  avevo un aspetto terribile. Cercai di sistemarmi i capelli, ma non ottenendo risultati decisi di uscire dalla stanza.

La sera prima non mi resi conto della bellezza di quel posto... la luce faceva da padrona quando uscii fuori vidi che la casa era circondata da un fitto bosco!
Sembrava di trovarsi in paradiso... ogni cosa risplendeva al chiarore del primo sole.
Mi diressi verso il rumore di acqua; man mano che mi avvicinavo sentivo il rumore sempre più forte.
Mi trovai davanti ad una cascata che dava su un piccolo laghetto. Era un posto incantevole.
Kohaku era li.
Era vestito con addosso uno yukata blu e bianco;
Aveva i capelli sciolti che per quanto fossero lunghi toccavano la roccia su cui sedeva.
Era bellissimo! Rimasi incantata da quello splendore, quando fu proprio lui ad interrompermi.

"Ti sei svegliata!"
Scese dalla roccia e lo seguii a casa.

"Haku scusami... non volevo crearti problemi"

"L'unico problema ora è cercare di riportarti a casa, se rimarrai qui per troppo tempo morirai!"

" non possiamo ritornare al confine?"

"Yubaba ha chiuso l'ingresso! Ne dobbiamo trovare un altro al più presto possibile"

" ma tu hai vissuto qui per tutto questo tempo?"

Mi guardò per un attimo per poi distogliere lo sguardo.

"Dopo che te ne sei andata, parlai con Yubaba.
Ma continuava a trattarmi come un suo burattino.
Non aveva intenzione di lasciarmi andare.
Dopo un po' di tempo scappai!"

"Ma vivendo qui non hai paura che ti scopre?"

" Questa foresta l'ho creata con la mia magia, fa da scudo contro i suoi poteri!"

La nostra breve conversazione fu interrotta da una creatura... simile alle donne rana che si trovavano alle terme.

"Sommo Kohaku sono venuta a portarle da mangiare!"

Cinguettava animatamente!

"Ma... che cosa è questa puzza di umano! Sommo Kohaku... ma chi è questa umana!"

Già mi stava antipatica.

"Aiko posa la roba vicino all'ingresso"

"Sommo kohaku oggi le ho preso quello che le piace tanto... ci vediamo domani"

"No domani non venire... avremo degli ospiti"

Non riuscivo a capire di quali ospiti parlava.

"Haku ma chi viene domani?"

"Lo vedrai"

"Ma come ti permetti a parlare così al sommo maestro!"

Da quando me ne andai non era cambiato nulla.

Il ritorno alla  Città Incantata Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora