"Ecco mamma, arrivo!"
Ogni mattina da più di due anni mia madre era solita accompagnarmi in macchina alla mia università.
In realtà i miei genitori non erano mai stati convinti della facoltà che scelsi; ovvero letteratura antica.
I miei volevano prendessi Economia o Medicina così da potersi lodare davanti tutti i loro conoscenti e colleghi. Ma a me affascinava il passato.
In verità volevo solo appagare, attraverso lo studio di antiche leggende, il desiderio di riavvicinarmi a quel mondo incantato in cui viveva Kohaku.Tuttavia questo non aveva fatto altro che aumentare il senso di tristezza e vuoto che mi portavo dall'infanzia.
La domanda che qualcuno si potrebbe porre è: perché non ritornarci?
In realtà non era così semplice; dopo un po' di anni siamo stati costretti a trasferirci dall'altra parte del paese a causa del lavoro di mio padre. Anche volendo, non ho mai avuto soldi, tempo e indipendenza per tornarci.Questo non significa che non mi sentissi realizzata anzi, mi sono sempre ritenuta una ragazza abbastanza fortunata... ero circondata da una famiglia che mi voleva bene e questo bastava per placare il mio animo irrequieto che era sempre alla ricerca di un qualcosa che forse esisteva... o forse era solo creazione della fervida immaginazione di una bambinetta di 10 anni.
STAI LEGGENDO
Il ritorno alla Città Incantata
FantasySono ormai passati 10 lunghi anni da quando Chihiro Ogino era riuscita a tornare tra gli umani. Ma nella sua mente sono ancora vivide le avventure vissute nel mondo degli spiriti e quel volto... Kohaku! Lui fu il primo ad entrare nel cuore della gi...