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il famigerato compito d'inglese era andato a buon fine. naruto aveva guadagnato un bel 7, che gli aveva alzato la media fino alla sufficienza, mentre sasuke aveva ricevuto il suo solito e perenne 8 e mezzo, di cui si lamentava spesso. 
-perchè mi da solo 8 e mezzo? il nove no?- diceva, ognivolta, e naruto annuiva perennemente a quella domanda senza mai dargli alcuna risposta. si rompeva le scatole di rispondergli, forse perchè lui non aveva nemmeno il dirirtto di contestare un voto, basta guardare la sua pagella e fare un elenco di tutte quelle materie in cui ha una quasi sufficienza, come 5.8 o 5.7, e quelle in cui, solo sui sa come, ha 6 e 7. 

sasuke e naruto sono i due esatti opposti, si congiungono solo quando conviene a uno dei due o a entrambi, anche se è sempre naruto a guadagnarci qualcosa in più. sasuke, più che altro, si divertiva con naruto, in ogni modo possibile. abbracciava spesso l'idea di passare del tempo mangiando popcorn sul divano della casa di naruto, che, piccola com'era, faceva solo invidia a sasuke. Sasuke vive dai nonni, in un perenne appartamento all'antica, con sua nonna, ormai anziana, sempre in cucina, mentre il nonno sulla poltrona nel salotto, davanti alla televisione. 

sasuke aveva la stanza dove, quando era piccola, dormiva sua madre. ovviamente la nonna aveva cercato di ristrutturarla un minimo, ma con scersi risultati. la pensione non bastava per ricoprire quel rosa barbie che c'era nella stanza di sasuke, così metà muro era blu, mentre l'altra metà rosa. dalla parte rosa c'era perfino uno specchio, che sasuke usava ogni mattina per pettinarsi i capelli, l'armadio e la parte destra della scrivania. la parte sinistra della scrivania, il letto e la tv davanti a quest'ultimo, facevano tutti parte della parte blu puffo. a sasuke non dispiaceva, in realtà. 

quando accadeva che doveva fare un progetto per invitare i suoi amici a casa, chiedeva gentilemente al fratello itachi un pomeriggio a casa sua. ovviamente itachi non acconsentiva quasi mai, ma quando accadeva, itachi quei pomeriggi andava chissa dove per lasciare sasuke a casa. naruto aveva visto solo una volta la vera stanza di sasuke e non disse niente. alla fine, quello messo meglio era sasuke, mentre naruto, nella costante solitudine, poteva a malapena permettersi quell'appartamento, che tra l'altro gli pagava la vicina, in cambio di 3 regole: 
-niente scopate 
-niente droga o sigarette
-niente alcool
se avesse infranto anche solo una di quelle regole, non avrebbe più pagato per lui. la signora, tra l'altro, si era parecchio affezionata a sasuke. ogni volta che lo vedeva arrivare, gli lasciava uno dei suoi migliori sorrisi, ma che sasuke ignorava, salutandola con la mano e lo sguardo rivolto verso il faccino adorabile del ragazzo dagli occhi chiari. 

naruto, anche se avesse voluto, l'alcool non poteva prenderlo, odiava il fumo, la droga e tutte le cose che si potevano tranquillamente sniffare, mentre, per quanto riguarda la prima regola, aveva già un piano. ovviamente non pensava, però, che arrivato a 18 anni, il suo frenulo non sarebbe mai stato tolto da una ragazza vogliosa. era vergine come Maria, e nessuno poteva negarlo, tra l'altro, non era poi un tipo semplice, anche se sasuke aveva uno strano effetto sul ragazzo. 

-finalmente abbiamo finito questa giornata stressante di scuola. ti va di venire a casa mia, ho tutto il ramen che vuoi.-
-sinceramente non voglio mangiare solo ramen a pranzo. andiamo fuori, ti porto da una parte.-
sasuke prese il polso di naruto e se lo trascinò tra la folla, dove, curiosa, guardava la dolce sakura, che non aveva ancora accettato il fatto che fosse stata palesemente rifiutata dal suo principe e così, di punto in bianco, decise di abbandonare ino e seguire quei due, mandando nel mentre che camminava, un messaggio alla mamma.
"mamma, torno tardi, pranzo a casa di ino."

-allora sasuke, cosa vuoi?-
-io so cosa voglio, tu piuttosto, che poi devo pagare io.-
-uhm, un hamburger medio, con media cottura, salsiccia alla brace e pollo allo spiedo, con le patatine fritte e le salse.-
-se dicevi il piatto di carne "pic-nic" non era più semplice? comunque è ok, basta che mangi tutto.-

sakura guardava da un altro tavolo lontano i due ragazzi, e aveva ordinato dopo di loro, quindi alla fin fine, avrebbe dovuto mangiare alla svelta. i due ragazzi però ci misero più del previsto. sakura dovette prendere anche il dolce, prima di seguirli per uscire. si erano messi a parlare dei fatti loro, e sakura aveva perfino smesso di ascoltarli. appena i due ragazzi avevano varcato la soglia della porta di old wild west, sakura li seguì di soppiatto, mentre i due ragazzi camminavano tranquilli, anche se all'improvviso sasuke prese il polso di naruto, trascinandolo nel vicolo. sakura appena potè sbirciare, lo fece, ascoltando attentamente i due ragazzi.

-naruto-
-mh? cos'hai sasuke? oi...sei rosso...-
-naruto...-
-s-sasuke? OH NO NO, NON QUI SASUKE, POTREBBERO VEDERCI!-
-non accadrà se tieni la bocca chiusa.-
-no, sasuke! io non riesco a tenere la bocca chiusa e lo sai bene. v-va anche a me m-ma facciamolo a c-casa mia, ok?-
-ok...-

e uscirono dal vicolo, dando poco tempo per far nascondere la ragazza. 

la mattina seguente, naruto e sasuke si separarono poichè naruto non aveva fatto storia e avrebbe saltato la prima ora. sakura era lì, pronta a parlare a sasuke, ma quando vide la chioma bionda allontanarsi, preferì seguire quella, d'altronde, sapeva che naruto provava, molto tempo prima, qualcosa per lei. sakura, anche stavolta, si mise a fare la stalker, magari ci provava con qualcuna e poi lei avrebbe fatto la spia e i due ragazzi si sarebbero lasciati, così sasuke sarebbe stato nuovamente suo, ma invece naruto ogni 10 minuti guardava il cellulare e si scambiava dei messaggi proprio con sasuke, evidentemente riguardo il fatto che la prof aveva deciso di spiegare invece che interrogare, quella mattina. 

poi, verso le 9.48, sasuke inviò un messaggio vocale a naruto.
"usuratonkachi, muoviti che alla seconda abbiamo italiano con la prof tsunade."
naruto gli aveva risposto per poi cambiare improvvisamente strada.

-oooi, sakura-chan!-
-naruto! ciao! uhm, che ci fai qui?-
-entro alla seconda ora. tu piuttosto, mi stavi seguendo...che cosa vuoi?-
-te ne sei accorto...-
-si, ma non ti nascondi nemmeno...c'è qualcosa che vuoi?-
-n-no, cioè...posso chiederti una cosa...?-
-perchè me lo chiedi? ormai ci conosciamo da un po'...va beh si, dimmi.-
-sasuke è fidanzato?-
-che io sappia no...-
-allora cosa stavate facendo tu e lui ieri in quel vicolo, ieri?-
-v-vicolo? ah...intendi...beh niente di che, sakura-chan-
-non è niente di che quello, naruto. cosa c'è tra voi?-
-siamo migliori amici, è tutto ok, sak--
-COL CAVOLO CHE ME LA BEVO. COSA PROVI PER SASUKE, NARUTO?!-
-SAKURA TI HO DET--
-che c'è? ti sei stoppato, qualche problema? non hai il coraggio di ammettere che state assieme??-
-sakura-chan lascia perdere sasuke...e lascia perdere tutto questo fatto che ci gira attorno. non sono affari tuoi, tu ieri dovevi stare con la tua amica, non di certo seguirci e vedere che facevamo. se non ti dispiace, devo andare in classe adesso.-

naruto si dileguò da sakura, che rimase ferma nel cortile della scuola. Aveva urlato eppure nessuno l'aveva ascoltata. entrò appena dietro naruto, poichè stavano nella stessa classe, e quando sasuke vide i capelli biondi del ragazzo da lontano, gli corse incontro come farebbe qualsiasi amico, ma poi gli prese la mano, intrecciandola alla sua, per trascinarlo verso il banco.

non era sicura di quello che fosse successo, ma sapeva una cosa di per certo. 
era colpa di naruto. tutta colpa sua. 

𝖄𝖔𝖚 𝖆𝖗𝖊 𝖒𝖎𝖓𝖊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora