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-bene ragazzi, oggi inizia la settimana dello studente, dove alunni e professori non faranno un bel niente. io rimarrò qui seduto a leggere il mio libro, mentre voi evitate di fare casino ma prima vi voglio presentare i vostri nuovo compagni, entrate ragazzi.-

una ragazza dai capelli scuri, tendenti al viola scuro, prosperosa era accompagnata da un ragazzo dalla pelle chiara, così chiara che faceva invidia a quella di biancaneve. la ragazza portava un cappotto beje e i leggins neri, che le facevano risaltare ogni parte del suo corpo, mentre il ragazzo portava una felpa grigia, un jeans nero con la catena e le scarpe nere, tanto per cambiare possedeva degli occhi neri come la pece, anche se non erano neri come quelli di sasuke. 

-ciao ragazzi, io sono Sai. piacere di conoscervi.- disse il ragazzo. sorrise, anche se quel sorriso era un accenno di qualcosa di più grande-
-i-io sono hinata, piacere di conoscervi!- continuò a ruota la ragazza, che teneva stretta la sua giacca. 

-bene, uhm, non abbiamo ancora il banco per sistemarvi, ma le sedie si. Sai, prendi la sedia e siediti al banco di sasuke e naruto, mentre hinata a quello di sakura e ino.- 
-va bene sensei!- 

i ragazzi si accomodarono. ovviamente sasuke non vedeva bene questa situazione. aveva notato il modo di vestire di sai, e non era troppo diverso dal suo, per non parlare dell'aspetto stranamente simile. insomma, dio voleva che naruto tradisse sasuke, ecco quello che gli passò per la testa. 

-ciao ragazzi, io sono Sai.-
-piacere, io sono Naruto uzumaki, lui è...-
-sono sasuke, piacere.-

sai aveva avuto un brivido. quella voce roca, sensuale e minacciosa. la più bella intonazione di voce che avesse mai sentito, mentre naruto era il classico ragazzo dalla voce squillante e fastidiosa, che vorresti spegnere con un interruttore. 

-scusate se ho colonizzato il vostro banco, ben presto me ne andrò-
-ah, non è un grande problema, possiamo essere buoni amici! non è vero, sasuke?-

ovviamente sasuke già aveva la testa altrove e quando sentì "non è vero, sasuke?" capì di dover dire qualcosa. 
-si, infatti- disse. 
-non mi stavi ascoltando, vero? cosa stai pensando?-
-a niente...-

-sapete che quando una persona risponde così vuol dire che sta pensando a qualcosa che lo fa sentire in un particolar modo, non possiamo non pensare a niente.- si intromise il ragazzo, che aspettava solo delle attenzioni da sasuke. 
-si, forse ha ragione.- disse proprio sasuke, ma rivolgendosi a naruto. sai era affascinato. come poteva esistere un uomo così bello e con una voce del genere? chiunque avrebbe provato attrazione, almeno sessuale, verso quest'ultimo. 

-ragazzi, posso farvi un ritratto?-
-uh, si! sasuke, fallo con me!!-
-no-
-eddai, fallo con me!-
-ok, ma solo per stavolta.-

sai prese dei pennarelli neri con la punta di varie dimenzioni, una gomma e una matita, e dopo più o meno 35-40 minuti finì quel capolavoro. aveva fatto un ritratto perfetto dei due ragazzi, e al centro, c'era un cuoricino colorato. 
sotto, la firma del ragazzo, solo il suo nome, ma scritto in un modo soave. 

-wow! sei bravissimo!-
-si...ha ragione naruto, come fai?- sasuke era sbalordito. la mano di quel ragazzo poteva creare cose stupende. finalmente sai ricevette l'attenzione del ragazzo più figo della scuola. 
-uhm, è una cosa che faccio da sempre, quindi...-
-ah. sei bravo comunque.-
-mh, sasuke, posso farti una domanda?-
-si, cosa vuoi?-

dall'espressione, sai parve impaurito, doveva ammetterlo, sasuke lo spaventava. quel suo sguardo glaciale e tagliente lo immobilizzava, ma trovò la forza di parlare. 

-ti va se usciamo dopo scuola?-
-mh...ok-

naruto rimase fermo nella posizione in cui era. prese immediatamente a pensare a quello che aveva sentito la sera prima tra le braccia di sasuke, quel timore che naruto lo tradisse, ed ora naruto stava provando la stessa cosa. come poteva andarsene con un altro ragazzo appena conosciuto, e a fare cosa, dove, come, perchè? erano tante le domande e la preoccupazione. stava per perdere sasuke ancor prima di aver realizzato tutto? 

sasuke invece aveva un piano, ma che si astenne a dire. come amava far soffrire naruto, la sua faccia in un espressione arrabbiata lo faceva sentire così superiore. si dava dello stronzo, nel mentre, come al solito. ricevette due calcetti da naruto sottobanco. era preoccupato. 

passò l'interminabile giornata di scuola. 
-naruto, tu inizia ad andare a casa. io ti raggiungo tra un po'.-
-si...a dopo sasuke.-

e così, davvero sasuke era rimasto col ragazzo nuovo. Naruto non poteva crederci, ma doveva fidarsi di sasuke, in qualche modo, sapeva che non lo avrebbe tradito così facilemente, ma nella sua testa quel pensieri apparve e scomparve, lasciando spazio alla paura, nel mentre vhe camminava verso casa sua. 

sai e sasuke andarono in un parco, poco lontano dalla scuola. sasuke si sedette accanto a sai, che apparentemente sembrava imbarazzato, ma non era rosso. sai era appena accanto a sasuke. 

-sai, che cosa vuoi di preciso?-
-naruto. mi mette allegria.-
-sai, non ignorarmi, so come sei fatto. ci conosciamo dalla nascita, no?-
-si, ma non ne fare un problema, tanto, anche se siamo nati a poco di differenza non siamo fratelli di sangue, anche se siamo sorprendentemente...simili.-
-sai, non mi interessa niente di questo. siamo fratellastri perchè abbiamo il padre in comune, morto e defunto, quindi per favore, non intrometterti nella mia vita più di quanto tu ne faccia già parte.-
-abbiamo 18 anni, quindi siamo maggiorenni, vaccinati e perseguibili per legge. sai bene che, però, se voglio qualcosa, me la devi dare.-
-si, magari quando eravamo piccoli. è da molto che non ci vediamo, quando ieri naruto mi ha detto che venivi nella nostra classe, sono stato contento che hai preso il cognome di tua mamma.-
-hai una relazione con naruto, non è così?-
-si, ma non ti intromettere-
-come sai, prima mi hai chiesto che cosa voglio, beh, sono stato sincero. voglio naruto, costi quel che costi, quel ragazzo sarà mio, fratello.-
-io non sono mai stato tuo fratello.-

sasuke si alzò.
-vado a casa mia. lascia pure che inizi una guerra tra di noi, ma non avrai mai naruto.-
-vedremo.-

sai era lì solo per un motivo: sasuke. amava rovinargli la vita, probabilmente. sasuke tornò a casa di corsa. appena naruto aprì la porta, si fiondò sulle sue labbra, entrando e chiudendo la porta alle sue spalle, spogliandosi del cappotto e della sciarpa attorno al collo, buttò naruto sul divano, con foga lo baciava. 

-sasuke, è tutto...ok?-
sorrise l'altro -mai stato meglio, ora però voglio te.-
-mh, ma davvero?- rise naruto -vuoi me? fino a 10 minuti fa stavi con sai-
-embè? mica mi piace. gli ho detto che abbiamo una relazione-
-perchè?-
-penso che gli hai fatto una bella impressione.-
-mh...sono bello, probabilmente faccio arrapare molta gente-
-sta zitto, dobe.-
-cos'hai? sei arrapato per caso?-
-è colpa tua?-
-colpa mia, dici? mh...- naruto si avvicinò all'orecchio di sasuke -vediamo quanto riesci a farmi urlare, allora.-

sasuke non se lo fece ripetere. in poco tempo i due ragazzi erano seduti sul divano, mentre si toccavano a vicenda. non avevano ancora fatto l'amore, non se la sentivano, ma in questi momenti, nasceva una vera e propria competizione. sasuke mise naruto sopra di se, facendo il 69, ed entrambi lavoravano il membro dell'altro con la bocca. durava sempre poco, venivano all'unisono, ingoiavano e poi si facevano una doccia fredda. 

era sempre cosi, solo che ogni volta era sempre più bello e ogni volta ognugno riusciva a godersi i versi dell'altro: quelli di naruto, più acuti, quasi femminili, mentre quelli di sasuke profondi, a volte sembravano quasi grugniti. 

si amavano, si toccavano, si baciavano, vivevano praticamente assieme. era una relazione a tutti gli effetti, sai, pur se si fosse messo in mezzo, ormai non avrebbe potuto più far niente. 

perchè? perchè sasuke voleva naruto, sentimentalmente e fisicamente, come anche naruto voleva sasuke. non avrebbe lasciato mai l'amore della sua vita, l' amore che c'era tra loro e /anche se non lo ammetterebbe mai/ non avrebbe mai rinunciato a quei 23 centimentri. 

𝖄𝖔𝖚 𝖆𝖗𝖊 𝖒𝖎𝖓𝖊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora