Nobody knows, uh?

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Il tempo passava velocemente da quando era morto Ryan. Logan e Justin dovevano trovare un sostituto e rimasi parecchio stupita dal modo in cui Jason non rimase affatto sorpreso alla notizia della sua morte.

Comunque non gli aveva messo fretta, e avevano una settimana di tempo per trovare qualcun altro.

Aimee era peggio di prima. Molto peggio. Quando stava con Ryan lei sapeva dividere bene i suoi sentimenti tra lui e le persone che doveva uccidere, ma ora che non aveva nessun'altra distrazione, concentrava tutto su quello.

Era diventata una macchina da guerra, ammazzava tutti coloro che complicavano le cose di un po'. Passava molto tempo da sola e in palestra, ed era chiaro che era scossa.

I miei sensi di colpa crescevano solamente ma riuscivo a controllarli, o almeno ci sarei riuscita ancora per poco.

Noi e i ragazzi continuavamo a frequentarci e cercavamo in tutti i modi di non pensare a Ryan, ma di coinvolgere Aimee in altri discorsi.

Dopo circa un mese però, dovemmo di nuovo andare a New York; non erano previste lotte e nessun uso di armi, solo per vedere com'era la situazione.

Avevano ricostruito la casa distrutta e ci piazzammo lì.

Sentii la porta aprirsi violentemente, e persi un battito.

-Ma che cazzo sta succedendo qui? - corsi in salotto, dove vidi Justin - Ehy Justin! - gli corsi incontro e lo abbracciai.

Si, beh, ormai tutti sapevano di noi, quindi era inutile continuare a nascondere tutto ciò.

Notai che le sue mani erano ancora lungo i suoi fianchi e non sul mio corpo così mi staccai.

-Che succede? - mi accigliai.
-Forse dovrei chiederlo io a te.

Sentii il mio stomaco sprofondare e un brivido lungo tutto la sua schiena. Ma non poteva essere possibile, come faceva a saperlo? No, no.

-In che senso, scusa?

Rispose con una risata falsa, era totalmente incazzato. Non ero mai stata così grata con la società per avermi insegnato a nascondere tutti i tipi di sentimenti.

-Non l'hai detto a nessuno, eh? Neanche alle tue amiche?
-Di che cosa stai parlando Justin? - Aimee si intromise.
-Glielo dici tu, o glielo dico io?

Cazzo lo sapeva. Non doveva saperlo, non poteva.

Passò parecchio tempo prima che qualcuno parlò, ero completamente terrorizzata.

-Allora? - Logan era curioso quanto gli altri. - Che sta succedendo Justin?
-Dato che non vuoi dirlo tu, mia cara Tris, lo farò io. Credo che sia meglio.
-No!
-E allora parla tu.
-Chi te l'ha detto?
-Perché l'hai fatto?
-Te l'ho chiesto prima io.
-Nessuno. Ora tocca te.
-Perché si.

So che quello non era il momento giusto per farlo incazzare ancora di più, ma se lui voleva giocare, al diavolo, avrei giocato anche io.

-Non è una risposta.
-Neanche la tua.
-Ok ora basta fare i bambini e spiegateci. - Katherine stava perdendo la pazienza, che novità.

Non ero pronta per dire a tutti loro ciò che avevo fatto. Non mi pentivo, non del tutto almeno, ma sicuramente non avrei cambiato idea. Non ero dalla parte del torto, Justin lo era. Non mi piaceva l'idea di dover lasciare Justin e i ragazzi, ma era la cosa giusta da fare.

Così feci la cosa più stupida che potessi fare. Scappai. Corsi dritta fuori la porta e quando Justin provò a fermarmi lo scansai con tutta la forza e la rabbia che avevo in me.

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