come il vortice nella sua furia sradica gli alberi, e deforma il volto della natura, o come il terremoto nelle sue scosse stravolge intere città; così la furia di un uomo arrabbiato getta rancore attorno a lui.
(Faraone Akhenaton).Sono le 7 del mattino.
Il sole abbandona l'oceano così calmo e silenzioso.
Un venticello leggero mi scompiglia i capelli.
E subito dopo lo noto.
È di nuovo in quel punto, nel posto nascosto della spiaggia, nella stessa posizione del giorno prima.
Il mio stomaco è in scompiglio ed ho paura di quello che mi potrebbe dire.
Deglutisco prima di alzarmi e avviarmi nella sua direzione.
Le gambe sono molli e le braccia ancora di più.
Alexander qualche volta mi fa così paura.
Ciò nonostante riesce sempre ad attirarmi in qualche modo a sé, è come se fossimo destinati a comportarci in questo modo, come se fossimo collegati da qualcosa di indescrivibile.
È sempre presente quando mi trovo in pericolo o in difficoltà, eppure sono convinta che lui sia la causa di molte mie disgrazie.
《 ciao 》dico titubante mentre continuo a guardare l'oceano.
Si volta verso di me ed io faccio lo stesso, notando così che le sue ferite stiano pian piano guarendo.
È lì che mi torna in mente il ragazzo che lo ha, forse, ridotto in questo stato.
Sta nascondendo decisamente qualcosa che non vuole far sapere nemmeno ai suoi migliori amici.
Figuriamoci a me.
Ma non sono poi così brava a farmi i cazzi miei.
《 dobbiamo parlare 》continuo questa volta più sicura di me.
È mio diritto capirne qualcosa.
Lui sbuffa divertito, con un'aria da spavaldo irritante.
《 ehi, guardarmi! 》lo faccio voltare di nuovo dalla mia parte, infastidendolo più di prima.
《 che ancora vuoi ragazzina? 》solita domanda, solita risposta.
《 che diavolo combini? 》scoppia a ridere, una risata crudele e pungente.
Mi colpisce alla bocca dello stomaco, mostrando involontariamente tutto il dolore che ha dentro.
《 ehi guardami 》ripeto facendolo smettere.
《 spiegami che ti succede 》.
《 vuoi sapere che mi succede? davvero? 》annuisco spaventata.
Non so se voglio sapere realmente tutto, magari solo un pezzettino, qualcosa che non mi spezzi completamente.
《 mi sono rotto il cazzo di averti intorno come una pulce fastidiosa, non so cosa diavolo tu voglia da me ma ti chiedo per l'ultima volta di starmi alla larga, puoi capirlo questo? 》stringo i pugni cercando di rimanere calma, non è questo che volevo ottenere, e lotterò fin quando non parlerà con me.
《 chi era il ragazzo di ieri e cosa volevi da suo padre? 》sputo velocemente, prima di pentirmi di tutto ciò.
《 non sono cazzi tuoi 》un'altra pugnalata.
《 dove sei finito ieri sera? hai visto chi mi inseguiva? 》in quel momento si avvicina bruscamente al mio viso.
È incazzato, o forse è dire poco, ha la mascella tesa e lo sguardo assottigliato.
I suoi occhi verdi sono diventati in un attimo neri come la pece.
Sembra passata un'eternità ed io faccio fatica a reggere il suo sguardo.
《 vai al diavolo ragazzina, e vacci insieme alle tue insopportabili domande del cazzo 》mi ringhia contro, facendomi venire scosse lungo tutto il corpo.
Ho visto Alexander mille volte arrabbiato da quando ci conosiamo, ma mai in questo modo esagerato.
E non so nemmeno perché mi ferisce così tanto il suo comportamento.
Sono qui con gli occhi lucidi a guardarlo mentre mi spezza in due.
《 me ne andrò quando le mie insopportabili domande del cazzo avranno le loro risposte! 》alzo la voce superando di gran lunga la sua, e meravigliandomi di me stessa.
Anche lui sembra essere sorpreso dal mio improvviso coraggio, dato che adesso mi guarda con occhi sgranati.
Si avvicina di più a me, senza lasciarmi il tempo di realizzare quello che sta succedendo.
Stringe con le mani la mia maglietta sopra i fianchi e con un gesto innaspettato e rapido, spinge le sue labbra contro le mie, lasciandomi senza fiato.
Chiudo gli occhi al contatto caldo con la sua lingua e gli do il via libera ricambiando il suo improvviso gesto.
Mi appoggia lentamente sulla sabbia ancora fresca ritrovandolo sopra di me, senza staccarsi dal bacio.
Il mio corpo sembra muoversi da solo, abbandonandomi completamente ad una sensazione mai provata prima.
Ho il cuore a mille e non so dove mettere le mani, mentre lui mi tiene stretta a sé con fare sicuro.
È quando sposta entrambe le mani sul mio sedere tirandomi ancora più verso di lui, che capisco che sto perdendo il controllo.
Ma questa volta non lo respingo, gli circondo il collo con le braccia e a mia volta lo attiro a me, facendo così diventare il bacio ancora più passionale.
In questo momento mi sento nel posto giusto con la persona giusta.
Sento il bisogno di lui, di averlo vicino e di toccarlo.
Lo sento mio.
Si stacca dal mio viso lasciandomi un vuoto.
《 mi farai impazzire 》le sue parole sono un colpo al mio fragile cuore.
Mi lascia un ultimo bacio dolce prima di staccarsi completamente.
Ed in men che non si dica, Alexander sparisce, un'altra volta.
Abbandonandomi così con i miei pensieri sotto sopra e con mille nuove domande.
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chi sono?
RomanceIn una notte buia e tranquilla, una ragazza dai capelli scuri, occhi verdi e un viso nascosto dal sangue che cola, rovina la calma del Maggy's bar. Nessuno la conosce, la gente la fissa incuriosita e solo Margareth ha il buon senso di darle una mano...