sedicesimo capitolo.

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" niente è più visibile di ciò che è nascosto ".
Confucio.

《 ehi vagabonda, dove stai? hai trovato il principe azzurro? 》tolgo il vivavoce non appena intuisco quello che sta per dirmi Kim, Cole affianco a me ride della mia faccia impanicata.
《 si Kim, ora stiamo tornando a casa 》.
《 alt, tra 10 minuti al Magnolia Pub 》riferisco il tutto a Cole e risaliamo sulla moto per raggiungere il posto.
Devo dire che dopo il pomeriggio passato insieme mi sarei aspettata un po' d'imbarazzo tra di noi, ma tutto ciò è lontano miglia dalla realtà.
Lo tengo stretto a me lungo tutto il tragitto e lui cerca di dire parole a me incomprensibili, ma tutto ciò mi piace.
Arrivati a destinazione il signorino davanti a me decide all'improvviso di rifarsi la coda, lasciandomi un'altra volta senza fiato.
Non ancora capisco perché questo semplice gesto mi eccita così tanto.
In più questa volta mi sorride consapevole di questo fatto.
d'altronde, sono un libro aperto.
Appena entrati dentro ordiniamo le solite due birre congelate mentre aspettiamo i due ritardatari e ascoltiamo vecchie storie del barista Jimmy.
《 come hai detto che ti chiami? 》smetto di giocare con la bottiglia e mi risiedo composta sulla sedia.
《 Aisha 》Jimmy mi fissa con un'aria incerta e ciò attira ancora di più la mia attenzione.
《 Aisha.. hai un viso davvero famigliare, sei già stata qua? 》.
si, ieri.
Ma qualcosa mi dice che non si sta riferendo alla serata precedente.
Sento immediatamente le gambe molli a quella domanda e non riesco a smettere di sbattere il tappo della bottiglia sul bancone, probabilmente provocando un rumore fastidioso.
《 Jimmy, ieri siamo stati qua 》mi affretto a bloccare Cole posizionandogli la mano sulla bocca e lasciandolo di sasso.
《 sai, non ricordo, ma può darsi 》faccio la vaga mentre spero che il barista si ricordi dove, quando e con chi lui mi abbia vista.
Sono più che sicura che nessuno dei due stia parlando di ieri.
《 sono certo di averti visto, ma un bel po' di tempo fa 》si gratta la testa nervosamente.
《 e sai dirmi se ero da sola? 》.
《 mi sembra di no, c'era un tizio con te che ha ordinato la tua stessa birra, e poi siete andati via di fretta, si! sono sicuro fossi tu 》ogni sua parola è una pugnalata alla bocca dello stomaco.
Cerco di memorizzare tutto, il nome sulla bottiglia della birra, la targhetta con nome e cognome di Jimmy Andrews e l'ingresso del Pub, dove in questo momento immagino me e questo uomo uscire di fretta.
Cole sembra sconcentrato mentre sposta lo sguardo dai miei occhi a quelli del barista.
Quest'ultimo invece non capisce dove voglio arrivare.
《 e dimmi Jimmy, ti ricordi le nostre espressioni? o qualche dettaglio che ti poteva sembrare in quel momento insolito? 》.
Sento l'ansia impossessarsi del mio corpo e mi reggo al bancone per non perdere l'equilibrio.
Ho paura di quello che lui possa svelarmi in questo momento.
《 ti senti bene ragazzina? sei diventata bianca 》.
《 si, è l'ultima domanda, poi la smetto 》.
Gli ci vuole un po' per rispondere, ha lo sguardo altrove mentre io non riesco ad incrociare quello di Cole, sto rischiando di rovinare tutto ma ho bisogno di sapere, sono dovuta venire fino a San Francisco per scoprire qualcosa.
Forse è destino che io sia qui, forse è tutto un piano per farmi ripercorrere quello che io purtroppo non ricordo più.
assurdo vero?
《 non saprei.. ti teneva la mano, quello ricordo, in realtà sembrava come se tu non volessi andartene dal bar, mentre lui aveva davvero molta fretta 》.
boom! eccola la bomba che aspettavo e che in fondo sapevo fosse scoppiata da un momento all'altro.
La voce di Kimberly è lontana ed anche il tocco di Cole mi risulta distante.
In realtà in questo momento, con lo sguardo perso e con l'ultima boccata d'aria, riesco a pronunciare solo un silenzioso 'cavolo' mentre il buio mi avvolge ed il mio corpo cade lentamente per terra.

《 Aisha.. Aisha.. 》sento il respiro di Cole sul mio viso mentre ho ancora gli occhi chiuso, la voce spezzata di Kimberly mi costringe ad aprirli per vedere se sta bene.
Quando in realtà realizzo che sono io quella allungata a terra e con la faccia zuppa d'acqua.
Una forte fitta alla testa mi fa richiudere gli occhi.
《 mi hai fatto prendere un colpo stupida! che diavolo ti ha preso? 》.
《 non chiederlo a me, io non ci capisco più nulla 》Cole mi aiuta ad alzarmi e tutta la gente del locale ci ha rinchiusi in un cerchio di pettegolezzi.
Anche Jimmy è accanto a noi e decido di chiedergli scusa per avergli messo pressione.
è tutto ok, sto bene.
Ripeto a me stessa.
Ma so che quello che ho scoperto questa sera me lo porterò dietro per un bel po' di tempo.
Da un lato sono contenta, dall'altro ho paura di quello che mi possa essere successo.
Ripenso solamente al mio viso rovinato il giorno in cui mi sono svegliata in quel bosco.
Sarà stato la stessa persona che mi ha trascinata fuori da questo bar ad avermi ridotta in quello stato?
Appoggio il ghiaccio dietro la nuca mentre la gente intorno a me continua a parlare ed a origliare quello che i miei amici mi stanno dicendo.
《 ce ne andiamo da qui? per favore 》la frase suona come una richiesta d'aiuto, anche se in fondo è proprio così, la mia testa in questo momento non riesce a reggere così tante voci distinte.
Kimberly mi prende per mano e mi accompagna fuori dal locale, seguita da Brian e Cole.
Quest'ultimo sembra non volermi guardare, è distante e si tortura il codino.
Lo fa quando è sotto pressione o innervosito.
Non gli capiterà tutti i giorni di incontrare una persona complessa come me, che gli ha raccontato bugie su bugie dal primo incontro.
Nemmeno io mi starei vicino.
《 ragazzi io vado, ci vediamo 》detto ciò, sale velocemente sulla moto e si allontana, lasciandomi lì senza alcuna forza per trattenerlo.
Anche Brian decide di lasciarci da sole e Kimberly mi accompagna a casa e mi prerara una tazza bollente di the.
Decido così di raccontarle tutto dalla A alla Z.
Dalla cicatrice alla persona che mi ha inseguita nel bosco.
Dalla panchina al titolare di Buona Tavola a San Luis Obispo, fino ad arrivare al discorso con Jimmy.
La sua espressione mi fa intendere che la storia sia più interessante di quanto pensassi.
Ed io mi sento così bene ora che ne ho parlato finalmente con qualcuno.
《 oh, fermati, non ci sto capendo più niente 》scoppio a ridere liberandomi completamente di un peso e lei mi segue.
《 Cole non sa che ho perso la memoria, e ci siamo baciati 》si ferma improvvisamente e mi guarda di nuovo scioccata.
《 senti ragazza, mettiamo in chiaro una cosa, tu non puoi svenire, raccontarmi tutte queste cose e poi dirmi che tu e quel strafigo di Cole vi siete baciati, tutto ciò in due ore 》.
《 non so cosa fare, non sono brava in queste cose e lui mi piace seriamente, ho fatto una stronzata? 》è strano aprirmi completamente con qualcuno, mostrandogli senza problemi il mio lato vulnerabile, ma sento che lei non è qui per giudicarmi, qualsiasi cosa io dica.
Continua a bere rumorosamente il the mentre mi guarda con quegli occhioni blu, più disorientata che mai.
《 si, hai fatto una cazzata, dovevi dirgli subito la verità, che intenzioni hai? e che intenzioni ha lui? 》.
《 se ne andrà, ha messo dei soldi da parte per viaggiare, quindi la storia è impossibile ma ci sto sotto a quanto pare, anche se mi sento in colpa per avergli mentito 》.
《 senti ragazza, se la cosa non andrà avanti a prescindere, fregatene e goditi questi momenti, non rimpiangere mai nulla, se le tue bugie ti hanno fatta stare in qualche modo bene, allora non sono poi così malvage 》vorrei ringraziarla in tutti i modi possibili, per non farmi sentire sbagliata ed incompresa, vorrei poterglielo dimostrare ma oltre ad un semplice e banale abbraccio non so cosa fare.
Lei non ricambia, in realtà è strano anche per me abbracciare qualcuno e so quanto lei sia inaffettiva, quindi non è una novità.
《 ora basta con le smancerie, devi rimediare con lui, non se n'è andato molto contento questa sera 》.
In poco tempo riesce a trovare, grazie a Brian, il suo indirizzo di casa, quello che io mi sono ovviamente scordata.
《 e che gli dico? ehi ciao, spero tu ti sia scordato dell'interrogatorio fatto al barista e del mio svenimento 》Kimberly sbatte la mano in fronte, sempre più affranta.
《 tutto ti devo insegnare! prova ad evitare il discorso, fai domande riguardanti qualcosa che potrebbe interessarlo di più, ora non rompere e spicciati, sono 20 minuti a piedi 》dopo essere stata letteralmente cacciata da casa di sua nonna, avvio google maps ed inizio ad inventarmi discorsi nella mia testa per prepararmi al confronto.

Riguardo il cognome sul citofono svariate volte prima di trovare il coraggio di suonare.
Mi torturo le labbra aspettando una risposta ma niente, la porta mi viene semplicemente aperta.
《 permesso 》dico prima di permettermi di varcare la soglia, nessuna risposta, di nuovo.
L'ingresso è davvero molto luminoso, pareti bianche e colme di finestre.
Alcune piante sono posizionate in modo estremamente ordinato ai lati di ogni porta e della gigante scala posta al centro.
Alcune foto di famiglia poste sopra il grande mobile di legno attirano la mia attenzione.
Ritraggono 4 persone, una delle quali è Cole, alla sua destra c'è sicuramente sua madre, molto bella, alta quasi quanto lui, bionda e gli occhi chiari, il suo opposto; vicino alla mamma c'è il padre, anche lui molto alto ed un evidente somiglianza con Cole, poi c'è una bambina, all'incirca 7 anni, biondissima e con dei capelli riccissimi.
Non mi aveva accennato della sorella.
《 mi scusi? lei chi è e cosa ci fa in casa mia? 》una voce femminile mi fa tornare alla realtà, spaventandomi parecchio.
Mi giro con la mano ancora sul cuore ed incrocio gli occhi azzurri della madre.
Ed io che non avevo intenzione di conoscere i suoi genitori proprio ora.
《 salve, sono un'amica di Cole, è in casa? 》la signora davanti a me sembra riprendersi anche lei dallo shock ed ora mi sorride dolcemente.
《 si, è in sala da pranzo, stiamo per cenare 》.
che tempismo!
《 oh mi dispiace avervi disturbati, gli dica solamente che sono venuta a cercarlo, tornerò domani 》.
《 ma quale disturbo anzi! Cole non ci porta a casa degli amici da tantissimo tempo, sei la benvenuta, spero tu abbia fame 》le guance iniziano ad andare a fuoco e non so come scappare da questa situazione scomoda.
《 non si preoccupi, sto andando via 》mi affianca rapidamente, prima di riuscire a toccare la maniglia e mi prende sotto braccio, lasciandomi perplessa.
《 non si discute, sei nostra ospite 》.
non potevo farmi i cazzi miei?
Detto ciò, vengo trascinata nella cucina e poi nella sala da pranzo, dove tutte e tre le persone al tavolo si girano nella mia direzione.
Faccio un sorriso tirato quando incrocio lo sguardo confuso di Cole.
《 amore, la tua amica ti cercava e l'ho invitata a cena, spero non ti dispiaccia 》riesce solamente a fare un no con la testa, mentre io prendo posto di fronte a lui.
《 loro sono Bill, mio marito e Chloe, mia figlia, tu come ti chiami? 》ricambio i sorrisi delle due persone appena presentate e mi stupisco di quanto perfetta sembri questa famiglia.
《 Aisha 》sono tutti seduti composti a questo tavolo forse troppo grande per 4 persone.
La sala è piena di piante che la rendono un po' più vivace, per il resto è tutto così bianco e luminoso.
La mamma ha indosso una camicia rosa con dei pantaloni bianchi, decisamente inadatti per mangiare la pasta al sugo, il papà una polo nera con dei jeans chiari mentre la piccola un vestito giallo.
Mi sento più fuoriposto del dovuto, eppure sono tutti così gentili e sorridenti.
Iniziamo a mangiare in silenzio e noto che Cole, da quando sono arrivata, mi ha guardata solo una volta, ovvero quando sono entrata in sala.
Non pensavo se la fosse presa così tanto.
Senza fare rumore e con dei movimenti lenti, gli tiro un calcio sotto il tavolo, per attirare la sua attenzione.
Posa lo sguardo su di me ed io alzo le sopracciglia, in modo da chiedergli che cos'ha senza parlare.
《 allora Aisha, raccontaci un po' di te, non è solito conoscere nuove persone in questa casa 》.
Ed ecco che vedo Cole alzare la testa e sorridere, ma non è un sorriso gentile.
《 già Aisha, raccontaci un po' di te 》mando giù con fatica il boccone e deglutisco.
sono nella merda.

buongiorno cari lettori!
pure questa volta ho cercato di pubblicare presto il capitolo, anche perché la storia di Cole mi sta aiutando molto!
in realtà non dovevo più svelare 'segreti' ma non potevo farne a meno di questo, spero che renda il tutto ancora più interessante.
vi auguro una bellissima giornata ed una buona lettura!
vic.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 10, 2021 ⏰

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