Hiraga Saito. Diciassette anni al suo secondo anno di superiori.
Abilità atletiche: nella norma. Abilità intellettive: medie. Tempo senza una ragazza: diciassette anni. Complessivamente: né buono né cattivo.
Commento degli insegnanti: "Ah, Hiraga. Si rifiuta di arrendersi, è molto curioso, ma è un po' lento."
Commento dei genitori: "Dovresti studiare di più. Sei un po' indietro."
Essendo lento, raramente era infastidito dagli incidenti, ed accettava praticamente qualsiasi cosa, almeno paragonato alla maggior parte della gente.
Quando vide quelle persone volare si era sì agitato, ma pensando a come sarebbe rimasta shockata una persona normale, lui aveva sicuramente una resistenza superiore.
In poche parole, semplicemente non pensava troppo prima di agire.
Aveva anche un feroce spirito competitivo. In questo, era molto simile a Louise.
Comunque, circa 30 minuti prima, Saito stava camminando per le strade di Tokyo, Giappone; sulla Terra. Stava tornando a casa dopo aver fatto riparare il suo computer. Era abbastanza felice siccome avrebbe potuto tornare ad usare internet. Era da poco tempo iscritto su un sito di appuntamenti ed aveva finalmente la possibilità di trovare una ragazza. Voleva davvero qualcosa che portasse un po' di pepe nella sua vita monotona. Ma, prima di trovarlo su internet, trovò qualcosa davanti a sé, nel bel mezzo della strada.
Stava camminando vicino alla stazione dei treni, sulla via di casa quando una sorta di specchio scintillante apparve davanti a lui. Si fermò per dare un'occhiata a quella cosa. Ricordiamo bene, la sua curiosità era tipo due volte quella di una persona normale. Era una larga ellisse, alta due metri e larga due, praticamente senza spessore. Notò subito dopo che stava galleggiando in aria, a poca distanza dal terreno.
Attirò la sua attenzione. "Che strano fenomeno paranormale è questo?" si chiedeva, scrutando lo specchio galleggiante. "È molto più che strano, non ho mai sentito parlare di una cosa così." Stava pensando di passare oltre, ma la sua curiosità ebbe la meglio. Voleva capire se fosse possibile passarci attraverso.
No, forse non dovrei si disse. Ma sono solo pochi passi, ragionò. Era tremendamente fiducioso.
Per prima cosa, prese un sassolino e lo tirò contro lo specchio. Il ciottolo sembrò scomparire al centro dell'ovale.
Oh o, pensò. Quando controllò oltre lo specchio del sassolino non c'era traccia. Allora prese la chiave di casa dalla tasca. Sfiorò lo specchio con la punta della chiave.
Non accadde nulla.
Spostò la chiave per esaminarla, ma sembrava che nulla fosse cambiato. Saito decise che non ci sarebbero stati problemi immediati se ci avesse camminato attraverso, il che era solo una motivazione in più per provarci.
Alla fine, sebbene sapesse di non doverlo fare, lo attraversò. Proprio come quando inizi un manga dopo che hai appena deciso che avresti solo studiato.
Se ne pentì immediatamente, sentiva tutti i sensi impazziti. Immagini di quando era bambino apparvero nella sua mente, quando sua madre gli aveva comprato una strana macchina che avrebbe dovuto renderlo più intelligente semplicemente con della corrente elettrica. Si sentiva proprio così. Saito svenne.
Quando aprì gli occhi...
Era in un mondo uscito da un libro fantasy.
***
"È tutto vero?" chiese Louise, guardando Saito con un'espressione incredula. In mano aveva un pezzo di pane della cena.
Erano nella stanza di Louise. Sembravano circa 12 tatami (circa 14 metri quadri). Ipotizzando che la finestra fosse affacciata a sud, il letto era nella parte nord mentre il grande armadio ad est. Tutti i mobili sembravano antichi. Louise aveva portato Saito in quel luogo una volta ripresa coscienza.
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Zero no Tsukaima
Fantasy"Chi sei?" Hiraga Saito aprì gli occhi trovandosi davanti al viso una ragazza carina che gli faceva questa domanda. Guardandosi intorno, si rese conto di essere in un posto poco familiare, circondato da persone vestite da maghi. La ragazza, presenta...