[9] Una barca segreta - parte 1

17 2 0
                                    

Louise stava riposando sul suo letto. Stava sognando di tornare a casa sua, a tre giorni di cavallo dall'Accademia di Tristain, dove era nata.

La piccola Louise del suo sogno stava correndo vicino alla casa, qualche volta si nascondeva nei cespugli del giardino, che facevano un po' da labirinto, per sfuggire ai suoi inseguitori.

"Louise, dove sei? Esci subito!" urlava sua madre. Nel suo sogno, Louise era stata rimproverata a causa dei suoi scarsi risultati nella magia. Era costantemente paragonata alle sorelle, che avevano risultati migliori dei suoi.

Louise vide un paio di scarpe apparire accanto al cespuglio.

"Miss Louise è davvero senza speranza, per quanto riguarda la magia."

"Sono completamente d'accordo. Perché non può essere come le sue sorelle maggiori che sono davvero brave con la magia?"

Louise, sentendo queste parole, si sentiva triste ed abbattuta, e si mordeva le labbra. Le serve iniziarono a cercarla in mezzo alla vegetazione. Louise faceva del suo meglio per scappare. Si ritirava in un posto che chiamava "Giardino Segreto", al centro del lago.

Il Giardino Segreto era l'unico posto in cui Louise si sentiva in pace. Era tranquillo, senza nessuno attorno. I fiori fiorivano ovunque e gli uccellini si riunivano sulle panchine vicine al lago. Proprio al centro del lago c'era una piccola isola, e vi era stata costruita una casetta fatta di marmo bianco.

Vicino all'isola, c'era una piccola barca inizialmente utilizzata per il tempo libero, ma in quel momento era stata dimenticata ed era in rovina. Le sue sorelle maggiori erano cresciute, ed erano impegnate a studiare la magia. Suo padre, che era tornato dai suoi obblighi militari, passava il tempo con i suoi vicini nobili. L'unico passatempo di suo padre era la caccia. L'unico interesse della madre era invece insegnare alle sue figlie, e non le importava di nient'altro.

Quindi, a parte Louise, nessuno passava il tempo in quel laghetto dimenticato, e nessuno si ricordava più della barchetta. Ecco perché ogni volta che veniva rimproverata, Louise andava in quel luogo.

Nel sogno di Louise, la sua versione più giovane saltava dentro la barca e si nascondeva sotto una coperta che aveva preparato in precedenza.

Mentre si nascondeva, un nobile con un mantello appariva sulla sponda dell'isola nebbiosa.

Il nobile aveva all'incirca sedici anni. Nel sogno di Louise, lei ne aveva sei, vi erano ben dieci anni di differenza tra i due.

"Stavi piangendo, Louise?" Il suo viso era nascosto da un cappello largo.

Ma Louise sapeva perfettamente chi fosse: era il Visconte, il nobile che aveva appena ereditato le terre vicino a quelle della sua famiglia. Louise si sentiva imbarazzata e felice; il Visconte era l'uomo dei suoi sogni. Spesso mangiavano insieme e, inoltre, i loro genitori avevano già siglato un fidanzamento.

"Sei tu, Visconte-sama?"

Louise si coprì il viso un po' a casaccio; non voleva che l'uomo dei suoi sogni la vedesse piangere. Sarebbe stato imbarazzante.

"Sono stato invitato da tuo padre per discutere del fidanzamento."

Sentendo questo, Louise era ancora più imbarazzata al punto di non voler nemmeno alzare la testa.

"Davvero? Ma non è possibile, Visconte-sama."

"Louise, mia piccola e adorabile Louise, non ti piaccio?" chiese il Visconte scherzosamente.

Louise scosse leggermente la testa e disse sfacciatamente "No, non è questo. Solo che sono ancora piccola e non sono pronta..."

Il viso nascosto sotto il cappello si aprì in un sorriso, quindi allungò una mano verso Louise.

Zero no TsukaimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora