[5] Kirche L'ardente

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La notte, dopo la figura da svergognata che le aveva fatto fare Saito, Louise aveva spostato il nido di paglia nel corridoio.

"Cosa fai?" le aveva chiesto Saito.

"Sarebbe fastidioso se mi intrufolassi nuovamente nel tuo letto, no?"

Sembrava che fosse ancora arrabbiata per quello che era successo in classe. "Ma c'è freddo fuori dalla camera con tutti quegli spifferi."

"Beh, sono convinta che verrò a scaldarti nei sogni," disse Louise alzando le sopracciglia. Che acida la ragazza. Sembrava determinata a far dormire Saito nel corridoio, senza sentire ragioni.

Saito prese la sua coperta e uscì nel corridoio. Nel momento esatto che fece il passo fuori dalla stanza, la porta si chiuse con un forte scatto. Il vento entrava da una finestra aperta, facendo rabbrividire Saito. Tremando dal freddo, si avvolse nella coperta e si sdraiò sul fieno. Il freddo del pavimento in pietra gli entrava fin dentro le ossa.

Non ci sono nemmeno dei termosifoni. Sto congelando. Punirmi così solo per un sogno! Saito diede un calcio alla porta di Louise. Ovviamente non rispose nessuno.

Saito iniziò a progettare la sua vendetta. Tagliare l'elastico delle sue mutandine non è abbastanza. Mentre tremava nella sua coperta chiedendosi come farla pagare a quella ragazzina...

La porta di Kirche si aprì.

La sua salamandra Flame uscì, con la sua coda infuocata che emanava calore. I due iniziarono a guardarsi. La salamandra si avvicinò a Saito, che inconsciamente si allontanava.

"Co-cosa stai facendo?"

"Kyurukyuru" brontolò. Sembrava innocua prima di mordere la manica di Saito, tirandolo un po' come a dire di seguirla.

"Ehi, lasciami. Brucerai la mia felpa col fuoco!" disse Saito ad una Flame insistente, che lo tirava più forte.

La stanza di Kirche era ancora aperta. Sta cercando di farmi entrare lì? Certo. Non credo che Flame mi porterebbe dentro giusto per il gusto di farlo. Cosa potrebbe volere Kirche da me? Saito cercava di ragionare. Forse vuole parlare della litigata con Louise. E come se fosse in trance, Saito entrò nella stanza di Kirche.

***

La camera era buia, salvo per la lieve luminescenza prodotta da Flame. La voce di Kirche giunse dall'oscurità, "Chiudi la porta."

Saito obbedì.

"Benvenuto nella mia stanza."

"C'è buio qua dentro."

Sentì lo schiocco di dita di Kirche. Partendo da quella più vicina a lui, una dopo l'altra le lanterne si accesero, creando una sorta di strada.

Avvolta da quella tenue luce, Kirche era seduta sul suo letto, con sguardo preoccupato. Indossava un completino intimo provocato, o forse, era semplice biancheria. Una cosa era certa: coperti solo dal reggiseno, i suoi seni erano davvero come dei meloni.

"Non startene lì impalato. Vieni da me." Disse Kirche con voce accattivante.

Saito si avvicinò tremando verso Kirche, come se fosse un sogno.

"Siediti."

Saito le si sedette accanto, come gli era stato detto. Nella sua mente solo l'immagine del corpo nudo di Kirche. "C-che succede?" chiede Saito nervoso. Kirche si limitò a fissarlo, facendo ondeggiare leggermente i capelli fiammeggianti. Sotto quella luce soffusa, la pelle scura di Kirche era decisamente erotica, come se stesse cercando di incantare Saito per fargli eseguire i suoi ordini.

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