Era passata una settimana da quando Saito era diventato il famiglio di Louise, nell'Accademia della Magia di Tristain. Se qualcuno dovesse spiegare com'era un giorno tipo di Saito, scriverebbe proprio questo:
Per prima cosa, come la maggior parte degli animali e degli umani di Tristain, si alzava la mattina. Il suo letto era, come al solito, il pavimento, ma messo a paragone con il primo giorno era migliorato. Capendo che si svegliava indolenzito se dormiva sul pavimento, Saito aveva chiesto a Siesta, la cameriera, un po' di fieno usato come mangime dei cavalli e l'aveva sistemato in un angolo della stanza. Saito dormiva quindi sulla paglia, infagottato nella coperta che Louise gli aveva 'generosamente' concesso. Louise chiamava la creazione di Saito "nido di gallina", il che era appropriato siccome anche le galline dormivano sul fieno, e la prima cosa che faceva ogni mattina era svegliare Louise, proprio come un gallo. Doveva farlo per forza, sarebbero stati guai se Louise si fosse svegliata prima di lui.
"Uno stupido famiglio che viene svegliato dal proprio padrone deve essere punito." Continuava a ricordargli lei.
Se Saito avesse dormito troppo, avrebbe saltato la colazione.
Una volta sveglia, Louise si doveva cambiare. Metteva da sola l'intimo, ma Saito doveva metterle l'uniforme. L'abbiamo già detto. Con il suo aspetto incantevole, Saito rimaneva senza fiato ogni volta che vedeva Louise in biancheria. Si dice che ci si abitua ad un'amante bellissima in tre giorni, ma sembrava che Saito non si sarebbe abituato tanto presto. Forse perché era il suo famiglio, non il suo ragazzo. Comunque, essendo sempre al suo fianco, era come se lo fosse. L'unica differenza era l'atteggiamento e il trattamento che lei gli riservava.
Vedere Louise tutti i giorni non era così male, ma era comunque una ferita aperta. Quando aiutava Louise con le scarpe, per esempio, non poteva camuffare la sua irritazione. Per lo meno, questo veniva tollerato, ma se Saito avesse detto qualsiasi cosa per infastidire Louise, sarebbero stati guai.
"Un famiglio maleducato che crea dispiacere al suo padrone di prima mattina, merita di essere punito" era uno dei motti di Louise.
Se Saito avesse preso in giro Louise per le dimensioni del suo seno, o se mettendo il broncio avesse detto "abbottonati la camicetta da sola", avrebbe saltato la colazione.
Una volta indossata l'uniforme, composta dal mantello nero, la camicetta bianca e la gonna plissettata grigia, Louise si lavava la faccia e spazzolava i denti. La camera non aveva qualcosa di simile ad un lavandino, quindi Saito doveva scendere fino alla fontana e portare dell'acqua dentro un secchio. E, ovviamente, Louise non si lavava la faccia da sola. Lo faceva fare a Saito.
Una mattina, mentre le stava asciugando il viso con un asciugamano, le aveva impiastricciato la faccia con un pezzo di carbone che aveva trovato.
Vedendo il suo capolavoro sul viso di Louise come tela, Saito aveva trattenuto a stento una risatina. Poi, fingendo rispetto, aveva chinato il capo.
"Padrona, siete la personificazione della bellezza oggi."
A causa della pressione bassa, Louise aveva risposto ancora assonnata.
"... Stai tramando qualcosa?"
"Io? Sono un semplice famiglio che segue gli ordini della padrona. Non oserei tramare qualcosa!"
Louise sospettava dell'eccessiva cortesia di Saito, ma siccome era in ritardo per la lezione, non indagò oltre.
Con le sue guanciotte rosse, gli occhi nocciola e le labbra che sembravano create dal corallo, Louise sapeva di non aver bisogno di ulteriori ritocchi, quindi non usava nessun tipo di trucco. In altre parole, non passava molto tempo davanti allo specchio. Quel giorno non fu diverso. Il risultato? Non aveva idea di che 'trucco' gli aveva applicato Saito.
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Zero no Tsukaima
Fantasía"Chi sei?" Hiraga Saito aprì gli occhi trovandosi davanti al viso una ragazza carina che gli faceva questa domanda. Guardandosi intorno, si rese conto di essere in un posto poco familiare, circondato da persone vestite da maghi. La ragazza, presenta...