La nobile famiglia Violter era rinomata per le loro ricchezze e la loro abilità nel commercio, sia terrestre che navale. Vivevano in una città in riva al mare, il padre, il Signor Dorian Violter, era un ottimo commerciante e possedeva alcune navi che gli permettevano di fare scambi con le isole più a sud. In questa famiglia vi erano un fratello di 23 anni chiamato Leon e due sorelle, la più piccola aveva 15 anni e si chiamava Anna, la più grande aveva appena 20 anni e si chiamava Eris. Leon era un ragazzo già fidanzato e presto con il suo matrimonio se ne sarebbe andato da casa; Anna era sempre allegra e spiritosa, adorava sia il fratello che la sorella.. a confronto suo Eris non era esattamente il modello di ragazza perfetta, era ancora single ma la cosa non la toccava minimamente, preferiva le armature e i pantaloni agli abiti femminili e non le piaceva abitare in città, tantomeno star vicino al mare.. La madre era morta anni prima per una malattia al cuore, era sempre stata una donna dolce e amorevole con i propri figli e aveva sempre amato profondamente il marito , la sua scomparsa lasciò un vuoto immenso nella famiglia ma non fu questo a buttarli giù. Ciò che segnò il declino della ricchezza dei Violter fu una forte tempesta marina durante uno dei viaggi commerciali delle loro navi, in cui due di esse finirono distrutte in mare perdendo ogni tesoro in acqua .
Dorian da parte sua però non si lasciò abbattere d'animo dopo la scoperta di quella sfortuna , restava ancora una nave dopotutto, e il commercio terrestre era ancora in una buona situazione.. Purtroppo per loro però con la perdita dei tesori e la diminuzione del commercio navale lo stile di vita a cui erano abituati si fece difficile da mantenere. Come se non bastasse il fidanzamento fra Leon e la signorina Lea fu annullato dopo aver scoperto che Lea lo aveva tradito con un altro. Pian piano la situazione economica andò a peggiorare e i Violter decisero di lasciare la villa in cui abitavano per andare ad abitare fuori città.
Era estate quando iniziarono una nuova vita in campagna nelle vicinanze di un paese, non lontano dalle montagne in mezzo ai boschi.. La cosa sembrava turbare profondamente Dorian e una sera Leon a cena gli chiese cosa c'era che non andava "Siamo non lontani dalle montagne.. ecco cosa c'è che non và." Rispose lui bruscamente cercando di evitare l'argomento. Eris lo guardò, sapeva bene perché le montagne a nord lo urtavano, oltre di esse vi erano terre sconosciute e con esse anche esseri sconosciuti. Non c'era da fidarsi, non erano sicure.. ma finche nessuno di loro si avventurava su di esse allora non correvano rischi. Il massimo del rischio per ora era che non erano circondati da altre case ma bensì da prati e boschi che diventavano man mano foreste verso le montagne, l'unico paese vicino a loro era distante una mezz'ora di viaggio. Un giorno estivo come tanti stava passando alla loro casa, Anna stava giocando con Leon a dama e Eris stava leggendo un libro sull'uso delle spade , a un tratto Dorian irruppe nella sala "Ragazzi di chi è lo stallone nero qui fuori? Dove lo avete trovato??" I figli lo guardarono un po' stupiti, Anna subito si alzò "Mi stai dicendo che c'è un cavallo fuori?!" Fece un grido di gioia e uscì, seguita da un preoccupato Dorian e degli incuriositi Eris e Leon. Fuori dal giardino della casa, ad abbeverarsi al piccolo stagno lì vicino, c'era un maestoso e imponente cavallo nero, aveva un'eleganza e emanava una forza non indifferenti, appena Anna lo vide si fermò affascinata "Ma è bellissimo! Papà dove lo hai preso!?" Dorian la guardò "Io credevo lo aveste trovato voi signorinella." Poi guardò gli altri due più grandi "Voi non ne sapete nulla??" Entrambi negarono stupiti, Eris fece notare che il cavallo aveva una sella ed attaccato ad essa vi era una piccola sacca da cui fuoriusciva un rotolo, il padre si avvicinò piano all'animale che però sembrava calmo e semplicemente assetato e prese il rotolo, aprendolo si scoprì essere una mappa per un luogo fra le montagne..
"Ma come fa ad arrivare da là?" Chiese confusa la ragazzina che nel frattempo aveva perso il coraggio di voler toccare l'animale imponente "Impossibile, nessuno abita sulle montagne , lo sanno tutti." Disse Leon confuso. Dorian rimase a riflettere fissando la mappa, se ci abitava qualcuno significava che quel qualcuno aveva perso questa bestia e magari la stava cercando.. per quanto odiasse l'idea delle montagne doveva ammettere che il suo carattere era contrariato nel pensare di tenersi l'animale per sé "Ok , voi state qui, io cerco di riportare indietro questa bestia" Disse lui, lasciando stupiti i figli, ma prima ancora di cercare di salire su di esso il cavallo si impennò e indietreggiò "Forse è meglio lasciar perdere padre" Disse il figlio a Dorian, Eris stava a guardare in silenzio, c'era qualcosa di davvero strambo in tutta quella situazione.
Alla fine, dopo alcune ore di indecisione generale in famiglia, Dorian prese il proprio cavallo dal manto grigio e legò lo stallone nero ad esso, così si fece seguire senza problemi "Tornerò presto" Disse lui partendo, Eris lo guardò allontanarsi e sparire in mezzo ai boschi, verso le montagne , aveva uno strano presentimento ma si era tenuta per sé certi pensieri per non mettere ulteriore ansia e dubbi.. Quella sera non riuscì ad addormentarsi così si alzò e continuò a leggere per tutta la notte, il giorno dopo si sistemò allo specchio insieme alla sorella per prepararsi, sarebbero andate in paese per compere "Dovresti indossare un abito, non i pantaloni" Scherzò Anna, Eris si guardò allo specchio, non era troppo alta, era nella norma, i lunghi capelli mossi e corvini erano sciolti e i suoi occhi di un rosso acceso risaltavano sulla sua pelle chiara come due rubini, era vestita con dei pantaloni neri e degli stivali alti sempre neri, l'elegante camicia di seta viola le avvolgeva il corpo lasciando le spalle scoperte "Io sono comoda così Anna, le gonne non le amo.." Si limitò a dire spazzolando i capelli alla sorella, i suoi erano castani ed arrivavano alle spalle, indossava sempre abiti o comunque gonne di vari colori caldi "Sei proprio strana Eris, ci credo che non hai ancora trovato marito!" Ridacchiò la ragazzina, in tutta risposta la ragazza le tirò leggermente i capelli "Ops" "Lo so che lo hai fatto apposta!" Fortunatamente entrò Leon "Allora, le signorine sono pronte o devono litigare ancora un po'?" Disse lui scherzando , le ragazze sorrisero "Siamo pronte" E uscirono recandosi al paese lì vicino.
Per tutto il tempo Anna e Eris rimasero vicino al fratello mentre questo faceva compere "Ehy, quel tizio ci fissa da quando siamo arrivate, o meglio, fissa te." Disse Anna a Eris con un sorrisino in volto, lei neanche si voltò a guardare di chi parlava.. dopotutto non ce ne fu bisogno , il ragazzo attraversò la piazza e si avvicinò salutando le signorine "Buongiorno Signorine" Disse lui, baciando la mano a entrambe, poi si fissò su Eris e sorrise "Voi siete le figlie di Violter vero? è un piacere fare la vostra conoscenza" Anna li interruppe "Oh ! Credo che Leon mi abbia chiamata, vi lascio" Fece l'occhiolino alla sorella che la stava già strangolando mentalmente e si allontanò raggiungendo il fratello "Il mio nome è Destin Serfir comunque, il vostro signorina?" Eris lo fissò qualche istante studiandolo, aveva si e no l'età di suo fratello, capelli biondi, occhi verdi, dal portamento doveva essere un nobile del paese o qualcosa di vicino ma tanto era chiaro, era un altro che ci provava "Eris." Disse solo lei "Incantato, non ho potuto far a meno di notare che non porti un abito, è inusuale come cosa da queste parti" "La cosa ti da fastidio?" Tagliò corto lei, Destin la guardò divertito e con un ammaliante sorriso disse "No.. il contrario. Ora , spero ci rivedremo ma devo proprio andare." Senza aggiungere altro si allontanò e la ragazza ringraziò ogni divinità che conosceva per il fatto che la conversazione fosse durata così poco. Raggiunse il fratello e la sorellina e presto tornarono a casa.

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LA BELLA E LA BESTIA
Lãng mạnQuesta è la mia versione de "La Bella e la Bestia", ho visto tanti film e letto così tante versioni differenti che alla fine ho voluto anche io fare la mia. Ma scordatevi che io faccia una fiaba per bambini in stile Disney, io ho una certa passione...