Due giorni. Erano passati due giorni da quando Dorian era partito da casa per riportare indietro quel maestoso stallone nero, seguiva la mappa ma più si avvicinava alla posizione segnata più se ne pentiva, era realmente sulle montagne, e in questi due giorni ne aveva passate di tutte nelle foreste, un orso per poco non lo inseguiva, dei cervi avevano tentato di rovistare fra le sue provviste mentre dormiva e a volte il proprio cavallo sembrava nervoso di andare nella strada che stavano percorrendo..
Ancora una volta, mentre erano per strada, ovvero un vecchio sentiero che sembrava abbandonato, il suo cavallo si bloccò nitrendo preoccupato "Che succede ora mh? Non puoi fermarti ogni due secon-" Ma si bloccò anche lui sentendo degli ululati non lontani.. lupi. Sia il suo cavallo che lo stallone nero iniziarono ad agitarsi , Dorian spronò il proprio a muoversi invece che stare fermo ma prima ancora di fare un passo il cavallo nero iniziò a correre, seguito da quello dell'uomo confuso, lui doveva seguire loro non il contrario! Cercò di bloccare i due animali fa fu inutile e una volta che si vide i lupi alle calcagna non ci provò nemmeno a fermarli, anzi, più lontano scappavano meglio era.
Proprio quando credeva di essersi perso , stavano ancora al passo del cavallo nero quando arrivarono davanti a un imponente castello dall'aria oscura, sembrava fatto di pietra e cristallo nero "..Starò sognando.." Si disse Dorian, per poi accorgersi che si erano fermati i due cavalli, scese dal proprio e prese per il laccio entrambi avvicinandosi, il cancello d'entrata era aperto, senza pensarci entrò nello spiazzo centrale e lasciò lì i cavalli per poi avviarsi alle immense porte principali , fece per bussare ma le porte si aprirono da sole e lui entrò un po' incerto "..C'è nessuno?.." Si guardò intorno, il salone d'entrata sembrava pulito e in ordine, ma le grandi finestre erano oscurate da tende rosso sangue e i grandi lampadari spenti "è permesso?.." Si fece avanti con sempre meno coraggio. Attraversate due stanze si ritrovò in un piccolo giardino coperto "Non avrei dovuto svoltare sempre a sinistra in effetti.." Si disse a bassa voce, poi rimase stupefatto nel guardare meglio i vari cespugli, erano tutti in fiore, ma non fiori normali, erano fatti di cristallo, o in ogni caso assomigliavano a gemme intagliate si disse a bocca aperta Dorian avvicinandosi, poi vide un fiore che torreggiava su tutti gli altri.. una rosa.. Si inginocchiò e con lo stupore di un bambino la colse osservandola, brillava di luce propria ed era bellissima "OH!" Una voce femminile lo riportò alla realtà, si girò e vide una donna sulla porta d'entrata di quel giardino , aveva l'aria preoccupata e terrorizzata "Lei chi è?? Come ha fatto a entrare qui?? OH!! Mi dica che non ha toccato veramente quei fiori!" Dorian rimase sbigottito, la guardò un attimo, aveva tutta l'aria di una domestica "Sono entrato dalle porte principali ma nessuno ha dato segno di vita Signora.. ho riportato indietro uno dei ..vostri cavalli.." Ma si fermò notando lo sguardo impaurito della donna sulla rosa che teneva in mano, subito lei si avvicinò , lo prese per un braccio e iniziò a tirarselo dietro "Deve uscire da qui! Subito!" "Cosa?? Perché??" Ma lei non rispondeva, tutta terrorizzata continuava a ripetere "Ooh se il Padrone lo scopre è morto ! Se lo scopre ci saranno guai!" Dorian bloccò la donna che lo guardò spalancando gli occhi "Mi spiega che succede Signora??" Lei fece per parlare ma indietreggiò e si inchinò, a quel gesto l'uomo cercò di capire cosa fosse accaduto "Mi spiace Padrone! L'ho trovato dopo che aveva già colto il fiore!" Disse lei , allora Dorian sentì una presenza gelida dietro di lui e girandosi sobbalzò, una figura, seppur al buio, lo sovrastava guardandolo dritto negli occhi con odio, occhi di un rosso brillante "Come hai osato toccare quella rosa?" Chiese in tono gelido la grande figura, Dorian aveva perso la sua sicurezza , dove diavolo era capitato!? Lasciò cadere la rosa che si scheggiò e a quel gesto non volontario la figura lo prese per il collo e lo sollevò da terra soffocando un suo grido , senza dir niente ma rimanendo silenziosamente in collera, l'essere prese con l'altra mano la rosa e poi portò via Dorian che cercava invano di liberarsi. Camminarono al buio per un po' entrando nei sotterranei, dove vi erano delle celle vuote, le luci di cristalli bioluminescenti illuminavano un po' la zona e Dorian potè finalmente vedere chi lo stava tenendo con così tanta forza. Era .. cosa diavolo era !? Trattenne il respiro che già era mezzo soffocato nel vederlo, l'essere lo scaraventò con non curanza contro il muro di una cella e ce lo chiuse dentro, appena ebbe di nuovo fiato Dorian si rese conto della situazione e iniziò a gridare "NO! Fammi uscire! Non posso abbandonare la mia famiglia! Ehy! Aiuto!" Ma ormai l'essere se ne era già andato.
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Eris era in ansia. Erano ormai tre giorni che il padre era partito e non era tornato.. "Deve essere successo qualcosa" Disse agli altri due durante la cena, Anna la guardò preoccupata ma cercò di rallegrare l'atmosfera "Nha, non può succedere nulla a papà, lui è grande e forte!" Ma Eris non sembrò star meglio. In quei due giorni come se non bastasse la sua ansia alla porta si erano ritrovati Destin che aveva lasciato intuire tutto il suo interesse per la ragazza più grande , ma a Eris non importava gran che.. in entrambe le giornate lo aveva congedato dicendo che aveva faccende da svolgere e così lui se ne stava giusto poche ore a parlare con i tre ragazzi per poi andarsene lievemente irritato dal fatto che non riuscisse a passare più tempo con la ragazza.
Passò un altro giorno, e poi un altro ancora, di Dorian non c'era traccia.. fino alla sera "Ehy ma .. ERIS! VIENI A VEDERE!" Gridò Leon dal giardino, la ragazza scese subito, un po' preoccupata, vide il cavallo grigio del padre venir calmato dal fratello .. ma lui dove era? Dove era Dorian? Corse verso il cavallo e il fratello , prendendo il muso dell'animale e accarezzandolo per farlo calmare "Dove hai lasciato papà?? Dove è??" Gli parlava come se l'animale avesse potuto rispondere , Leon mise brevemente una mano sulla spalla della sorella "Vado a prendere le mie cose e vado a cercarlo tu torna dentro e resta con Anna" E entrò in casa , Eris lo guardò, poi guardò il cavallo .. Non potevano restare loro due sole lì. Anna aveva bisogno del fratello maggiore.. Guardò il cielo stellato e senza pensarci due volte salì sul cavallo "portami da mio padre" E lo spronò a correre. Allontanandosi da casa sua, senza star a sentire le voci del fratello ormai in lontananza..
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LA BELLA E LA BESTIA
RomanceQuesta è la mia versione de "La Bella e la Bestia", ho visto tanti film e letto così tante versioni differenti che alla fine ho voluto anche io fare la mia. Ma scordatevi che io faccia una fiaba per bambini in stile Disney, io ho una certa passione...