A CENA

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Eris sospirò, aveva passato tutta la mattina in camera sentendo ogni tanto le voci di alcuni probabili domestici all'esterno. Era annoiata, spaventata o no dalla situazione decise che era ora di uscire da lì dentro! Aprì la porta con non curanza e si trovò davanti due domestici stupiti e la domestica di prima anch'ella stupita nel vederla, si misero subito dritti in attesa di ordini "Serve qualcosa Signorina?" Disse quello più anziano, la ragazza li guardò tutti e tre, poi senza dir nulla uscì dalla stanza e li superò ignorandoli, subito la seguirono "Signorina! Dove và??" Disse la donna, Eris non si fermò e continuò a camminare guardandosi intorno "Sono letteralmente imprigionata qui dentro. Tanto vale fare qualcosa o morirò di noia!" I domestici subito si fecero preoccupati mentre la seguivano senza riuscire a convincerla di fermarsi, per i corridoi e le stanze Eris notò altre persone, almeno era contenta di non essere del tutto sola.. però tutti la guardavano con preoccupazione, come se non fosse dovuta essere lì in quel momento. Mentre osservava un grande quadro in un corridoio, evitando le preghiere di tornare in camera dei tre domestici che non avevano smesso di seguirla, si bloccò nel sentire che tutto un tratto si erano zittiti, guardandoli vide che erano inchinati, girandosi dall'altra si trovò davanti lui, il "Padrone", rimase bloccata, non si spaventò scappando ma non aveva neanche intenzione di avvicinarsi "Non ti ho dato il permesso di uscire dalla stanza." Disse lui in un tono fin troppo calmo che turbò Eris, che rimase in silenzio.. Rimase a fissarlo, la cosa evidentemente lo infastidì "Che hai da guardare?" Subito la ragazza abbassò lo sguardo senza dir nulla "Torna in camera." Fece per andare ma la sentì dire "Perché?" E si voltò a guardarla "Come sarebbe a dire perché?" Eris lo sfidò guardandolo "Perché dovrei tornare in camera?" Lui si accigliò, la prese per un braccio e se la trascinò dietro "Ehy! Lasciami subito!" Si lamentò lei, ma lui la ignorò, nel tragitto Eris notò che l'essere portava una specie di armatura nera per le dita delle mani facendole sembrare così degli artigli.. la presa faceva un po' male a causa di ciò. I domestici non li avevano seguiti quindi erano soli e una volta arrivati alla camera della ragazza lui la strattonò dentro e la fece sedere bruscamente a letto, lasciandola finalmente "Tanto valeva che mi lasciavi in quella cella no!?" Disse Eris, l'essere la guardò infastidito "Tu mi dai davvero sui nervi ragazza! Vedi di imparare a stare agli ordini e non discutere! O ti ci riporterò volentieri laggiù!" Detto questo uscì dalla camera sbattendo la porta dietro di sé.

Eris si massaggiò il braccio dolorante, avrebbe voluto chiedergli perché l'aveva invitata a cena quella sera ma ormai era già tardo pomeriggio e glielo avrebbe chiesto alla cena stessa..

Fino alle 8 di sera non fece altro che pensare e stare alla finestra guardando la neve, poi una domestica bussò alla sua porta "Avanti.." Entrò una ragazza giovane e bellissima, a guardarla avrà avuto 18 anni "Salve Signorina, sono qui per aiutarla con il vestito per sta sera" Aveva un sorriso tranquillo in volto ma era ovvio che anche lei era a disagio come gli altri "Oh, ok, grazie ma non è necessario posso fare da sola" Disse Eris, ma la ragazza si dimostrò determinata e alla fine la convinse a farsi aiutare. Dopo un po' , Eris aveva addosso il magnifico ed elegante abito rosso scuro, le calzava a pennello e la ragazza l'aveva aiutata con i capelli, li aveva acconciati in un elaborato chignon divertendosi con i lunghi capelli di Eris ma senza darlo a vedere "Vuole che la trucchi un po' Signorina?" Chiese per finire ma subito Eris negò "Odio i trucchi.. sai , poi mi viene da grattarmi la tutta la faccia" Alla ragazza sfuggì una risatina divertita ma tornò subito composta "Uhm, ok, allora se è pronta, mi segua" Eris si alzò e seguì la ragazza uscendo dalla camera.

Era seduta a capotavola e ciò significava che non appena il Padrone sarebbe arrivato lui anche sarebbe stato dall'altro lato del tavolo "Almeno saremo lontani" Pensò Eris cercando di calmarsi; non voleva essere realmente lì a cena con quell'essere ma non voleva neanche scoprire cosa sarebbe successo nel disobbedire.. la tavola era grande ed imbandita di ogni cosa, la sala anche era accogliente e spaziosa eppure lei era sola seduta lì, senza nessun domestico in giro, in attesa di un Padrone che a dirla tutta sembrava in ritardo! Proprio dopo quel pensiero, eccolo entrare dalle porte alle sue spalle, la superò senza nemmeno scusarsi del ritardo ma avvertì che la stava guardando, una volta seduto la fissò e lei ricambiò lo sguardo senza spere cos'altro fare "Vi sta benissimo il vestito vedo." Disse lui, Eris lo guardò , non portava il mantello con la pelliccia bianca ma ehy, era comunque un gigante anche da lontano, come si può avere tutti quei muscoli e restare soavi nei movimenti come lui?? "uhm, grazie.. Perché mi avete invitata a cena?" Proprio non ce la fece, doveva chiedere. L'essere la guardò "Non ho una motivazione, l'ho fatto e basta." Prese un sorso di vino dal suo calice lasciando interdetta la ragazza, ma che diavolo di risposta era!? "Ah, ma certo.. In teoria si ha sempre una motivazione per invitare qualcuno a cena" Disse lei, lui si accigliò un momento "Già, in teoria, ma nella pratica si è liberi di far ciò che si vuole." A questo lei non rispose, sentendo già la tensione nell'aria si disse che era meglio non continuare "Ti donano i capelli così, però li preferisco sciolti." La ragazza tornò a guardarlo, che avrebbe dovuto dire a questo complimento a caso? "anche io li preferisco sciolti." Disse alla fine, lui la fissava ancora, questa volta lei voleva dire 'che hai da guardare?' ma se lo tenne per se.

Quella cena sembrava non voler finire, anche perché il silenzio era calato da un pezzo e nessuno dei due aveva detto più nulla, davvero imbarazzante pensò la ragazza.. fortunatamente lui tirò fuori qualche parola "Immagino ti machi il tuo fidanzato" Per poco Eris non soffocò con l'acqua che stava bevendo e lo guardò, stranamente si sentì divertita dall'argomento e sulle sue labbra si creò un sorriso "Come scusi?" Lui la guardò confuso dalla sua reazione e disse "Oh , giusto, ormai alla tua età si è sposate se non sbagl-" Ma la guardò e si fermò un po' infastidito, la ragazza guardava in basso e stava chiaramente cercando di non ridacchiare "Ho detto qualcosa di divertente?" Chiese spazientito, Eris lo guardò e colpevole ammise "Sono felicemente single io." L'essere la fissò un po' incredulo "Tu? Single?.." Alla sua espressione proprio la ragazza non ce la fece, iniziò a ridere "Cosa c'è di così strano insomma?? Se sto bene così sto bene così!" Lui da parte sua la fissò, non sapeva come reagire al comportamento altalenante di questa fanciulla "Pensate come un uomo comune, peccato! Mi immaginavo qualcosa di diverso che delusione" Alle parole della ragazza lui si accigliò e si alzò facendola zittire, iniziò ad avvicinarsi "Quindi vi deludo? Davvero?" Era un tono freddo e minaccioso il suo e Eris si pentì subito di aver detto ciò che aveva detto "Non intendevo offendere.." "No, ma certo, voi umani non intendete mai fare ciò che però fate." Lei rimase in silenzio, sotto lo sguardo di lui che ora era lì accanto "Tornate in camera" Disse , per poi andarsene. Eris aspettò di essere sola per poi alzarsi e fare ciò che le era stato detto senza obbiettare, aveva già creato abbastanza casini..

LA BELLA E LA BESTIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora