Eris e Dreganor erano lì in piedi l'una difronte l'altro, a guardarsi dopo essersi stretti la mano, lui era impaziente e curioso di sapere come aveva fatto la ragazza a comunicare coi lupi "Credo sia a causa di mia madre" Incominciò lei incerta, lui non la bloccò, restò ad ascoltare e lei continuò "Non era un'umana, era una ninfa, una figlia dei boschi.. credo che sia la causa." Il Padrone la fissò in silenzio, questo spiegava gli occhi colorati della ragazza e il suo atteggiamento tanto impulsivo "Quindi tuo padre si è sposato una bella ninfa.. e l'ha costretta a vivere in una qualche città" Eris si sentì attaccata da quella osservazione e ribattè "Veramente è stata lei a volerlo seguire. E in ogni caso è morta felicemente dove si trovava con la sua famiglia." Dreganor realizzò con quelle parole che la madre della ragazza non esisteva più in quel mondo e si sentì stranamente dispiaciuto, Eris notando la sua espressione chiese "Che c'è? Capita a tutti di morire." Ma lui non cambiò espressione, semplicemente disse "Già." Poi aggiunse a bassa voce "Mi spiace, non volevo toccare questo argomento" E se ne andò lasciando sola la ragazza, prima di uscire dalla camera si fermò e senza girarsi disse, come un ordine "Sta sera ceneremo alle 8." Ecco che era tornato il Padrone di sempre pensò lei.
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Faceva freddo, eppure era sotto le coperte e sudava, Dorian aprì poco gli occhi per vedere nella stanza la figlia più piccola, il fratello .. e il giovane Signor Destin, stavano parlando "Evidentemente le montagne lo hanno reso pazzo" Disse Destin, ,ma subito la ragazza lo rimproverò "Non parlate così di mio padre! Non è pazzo !" Leon calmò la sorella minore che era in lacrime e intervenne "Deve esserci una spiegazione! Non può essere vero ciò che ha raccontato o altrimenti la nostra Eris sarà nei guai. Non sappiamo realmente che esseri popolano quella zona.." Ma Destin scosse la testa "La signorina Eris mi è sembrata più in gamba di quel che potrebbe lasciar intendere. Non credete alle allucinazioni di vostro padre, Leon." Detto ciò salutò tutti e si avviò all'uscita "Sono certo che quella fanciulla tornerà sana e salva." E se ne andò.
Leon si avvicinò alla sorella e la abbracciò "Fa tanto il cascamorto per giorni e poi quando è ora di intervenire sul serio lascia tutto al Fato. Che brutta persona.." Lei lo guardò asciugandosi una lacrima "Pensi che Eris stia bene Leon?" "Non lo so.. Nostro padre non è uno che racconta frottole.." Dorian era esausto, richiuse gli occhi e cadde in un sonno profondo non sentendo ulteriormente ciò che dicevano i suo amati figli pieni di preoccupazione.
Destin era preoccupato dal racconto del Signor Violter non appena arrivò infreddolito e in lacrime di disperazione dalle montagne, aveva passato chissà cosa in quelle foreste prima di tornare a casa e quando era giunto parlò di un castello sulle montagne e di un essere che aveva imprigionato sua figlia Eris.. Eris, era da molto che non la vedeva e ora capiva il perché, aveva seguito il padre fino in montagna e semplicemente si era persa pensò Destin non prendendo per vero il racconto di Dorian, probabilmente la febbre e tutto il resto gli avevano giocato un brutto scherzo mentale. Non si preoccupò di partire volontario per andare a cercare Eris perché aveva fiducia in lei, sapeva com'era, era inarrestabile, piena di energia nonostante fosse silenziosa e posata, era come il gioco d'azzardo: imprevedibile e indomabile, non sai mai che succede dopo a meno che tu non bari.
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Era sera, Eris era stata aiutata da una domestica a indossare un nuovo abito color argento per la cena, quando fu il momento di acconciare i capelli lei disse di non toccarli, li voleva sciolti, ma la domestica insistendo la convinse che era meglio legarli così la ragazza la lasciò fare un po' contrariata. Li legarono in una treccia e li adornarono con una spilla per capelli fatta d'oro con al centro una grande gemma rossa, una volta pronta uscì dalla camera per andare a cena.
"Sono sempre io in anticipo o è sempre lui in ritardo?" Pensò Eris seduta al tavolo, si stava torturando le mani per l'ansia, era stranamente preoccupata di vederlo dopo quello che si erano detti in camera sua.. "Buona sera" La ragazza sussultò sulla sedia quando lo sentì parlare dietro di lei, ma rispose comunque al saluto "Buona sera.." E lui andò a sedersi, questa volta non commentò se le stesse bene o no l'abito "..Sono io sempre in anticipo o sei tu in ritardo?" Davvero poca forza di volontà, doveva chiedere, lui la fissò "Chiedo scusa, sono io in ritardo, tu sei sempre puntuale.." A questo la ragazza si sentì un po' sollevata, non era mai in anticipo, era lui in ritardo.
"Posso farti una domanda?" Chiese all'improvviso Dreganor, Eris lo guardò bloccandosi incuriosita col bicchiere in mano "Certo?" Lui la guardò "Com'era tua madre?.." La ragazza posò il calice, avendo perso sete "Oh, bhe, era.." Si bloccò, lui la guardò e in un tono di comprensione disse "Non devi rispondere per forza" Lei non lo guardò ma disse "Allora cambiamo argomento." Il Padrone allora annuì "Molto bene, di cosa vorresti parlare?" "Cosa era?" Chiese lei lasciandolo confuso "Cosa era cosa?" Eris fece un piccolo sorriso alla sua confusione e disse "Quel fiore per cui ti sei arrabbiato così tanto.. l'altra sera.." Dreganor la fissò in silenzio qualche secondo, poi rispose "Era un rarissimo fiore che mio padre regalò a mia madre..al suo funerale." Eris lo guardò per poi abbassare lo sguardo "Ah. Scusa." "Non fa niente, ora si trova là nascosto ed è rotto a causa di tuo padre." Lei si accigliò ma non osò guardarlo "Era la causa del perché lo avevi imprigionato? Perché ha scheggiato quella rosa?" Un sonoro sì giunse da lui "Mi è molto caro quel fiore, è tutto ciò che mi rimane di loro.." Disse in tono cupo, Eris questa volta lo guardò, questo essere era si circondato da domestici e camerieri e viveva in un castello ma ..era davvero solo , le saltò in mente una domanda che non si trattenne dal fare "Hai un'amante?" Dreganor rimase con la forchetta a mezz'aria a fissare la ragazza "Scusa?" Eris si pentì della sua impulsività, forse aveva fatto la domanda più stupida del secolo? "Cioè, voglio dire, non hai qualcuno di speciale nella tua vita?.." Lui la guardò qualche istante "No." Disse solamente; tornò il silenzio e ripresero a mangiare, lei aveva tante domande , come aveva fatto a sapere che stava per toccare il fiore? Come aveva fatto a trovarla nella foresta ? Come faceva a sapere sempre dove era?? Però non disse nulla e a cena finita si divisero, lei tornò nella sua stanza, pensando che non era andata così male, anzi, lui si era leggermente confidato sulla sua vita! "Un passo alla volta Eris, non sei adatta a correre dopotutto." Si disse allo specchio in camera sua, per poi andare a dormire.
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LA BELLA E LA BESTIA
RomansQuesta è la mia versione de "La Bella e la Bestia", ho visto tanti film e letto così tante versioni differenti che alla fine ho voluto anche io fare la mia. Ma scordatevi che io faccia una fiaba per bambini in stile Disney, io ho una certa passione...