Capitolo 54: Novità non gradite

123 17 139
                                    

«Ho già detto di avere più ansia ora che alla mia laurea?» chiese Hoseok, ridendo istericamente.

«Sinceramente, io ho più ansia ora rispetto a quella notte in cui ti hanno pugnalato e siamo finiti in prigione. Voglio dire, stai seriamente comparando la tua laurea a degli eventi del genere?» domandò retoricamente Yoongi, sforzandosi per ridere a sua volta e alleggerire l'atmosfera già di suo molto tesa.

La coppia si stava dirigendo, proprio come deciso poco prima, in prigione. Il viaggio durava quasi un'ora, di cui era già passata una buona metà in totale silenzio. Sia Hoseok che Yoongi erano più che preoccupati per i loro amici, soprattutto dopo aver sentito quell'urlo ovattato di Namjoon senza ricevere alcuna spiegazione da Dayeon.

Ma, ormai, non avevano modo di ottenere delle risposte alle loro domande. O, almeno, non così facilmente.

Speravano che Kyungsoo, Sehun, Kris, Luhan e Tao si trovassero ancora in prigione e non fossero banalmente fuggiti, ma Yoongi non riusciva più ad essere ottimista. Hoseok, invece, ci sperava con tutto sé stesso: voleva portare delle buone notizie al loro ritorno, soprattutto perché quella faccenda non gli piaceva per niente.

«Yoongi hyung, chiedevamo troppo quando speravamo di non avere più problemi?» continuò Hoseok, senza rispondere alla domanda del maggiore.

«A quanto pare sì... Dayeon, in quel sogno, anni fa, mi disse che non avrei mai avuto una vita facile. Ma ho scelto comunque questa strada perché sarei stato con te e con gli altri. Non pensavo che quella pazza potesse tornare all'improvviso, aish...» mormorò con frustrazione Yoongi, stringendo le mani al volante.

«Possiamo farcela... torneremo ad essere il solito gruppo fantastico degli ultimi anni, me lo sento.» affermò l'altro, cercando con tutto sé stesso di sorridere.

Yoongi annuì debolmente, abbozzando a sua volta un piccolo sorriso che intenerì Hoseok. Stettero in silenzio fino a quando non arrivarono a destinazione, poi scesero entrambi dalla macchina e si presero per mano, incamminandosi quindi verso l'imponente prigione di fronte a loro.

Chiesero di visitare i cinque detenuti, firmarono alcuni documenti ed un poliziotto li scrutò da cima a fondo: che ci facevano due tipi come loro, a visitare dei carcerati?

«Kris e Tao sono stati coinvolti in una rissa, stamattina. Sono in isolamento. Potete visitare solo Luhan.» spiegò poi, incamminandosi verso la sala delle visite.

Yoongi e Hoseok annuirono in silenzio: l'importante era parlare con almeno uno dei cinque. E poi, questo significava che non erano scappati insieme agli altri. Almeno una notizia buona c'era, in fondo.

Si sedettero vicini su una sedia sola e presero la cornetta del telefono, mettendola tra le loro teste in modo tale che entrambi potessero sentire.

Pochi secondi dopo, videro un carcerato farsi sempre più vicino, sedersi di fronte a loro e afferrare a sua volta l'altra cornetta con noia. A separarli, del vetro.

Yoongi e Hoseok ebbero l'occasione di osservare meglio quel Luhan che mai avevano visto prima: probabilmente prima di finire in carcere si era tinto, perché adesso i suoi capelli erano schiariti e si vedeva la ricrescita. Oltre a questo, però, il suo sguardo impassibile e il suo corpo fin troppo muscoloso fece rabbrividire Hoseok, che si strinse ancora di più a Yoongi. Fu proprio il più grande dei due a parlare, accennando un sorriso ironico.

«Piacere di conoscerti, Luhan.» disse poi, facendogli un veloce occhiolino.

«Che volete?» domandò lui, con una voce molto profonda.

«Cortese... dimmi, te facevi parte del vecchio clan di Junmyeon, vero?» quella di Yoongi non sembrava tanto una domanda, quanto più un accertamento.

My Alien - VminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora