Capitolo 66: Fine del gioco

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Dayeon cadde a terra.

Jaemin aveva mirato bene, colpendola dritta al cuore.

Nessuno osò muoversi, tutti troppo impegni a fissare quello che era ormai un cadavere. Gli occhi di Dayeon non brillavano più di quella malsana pazzia, no. Adesso erano spenti, vuoti. Anche le sue labbra non erano più storte in quell'inquietante sorriso. Era morta.

Chanyeol, Jongdae e gli altri erano arrabbiati, molto arrabbiati: Dayeon aveva detto che non le interessava niente se avessero sparato ad uno o più di loro, l'importante era che anche Taehyung soffrisse.

Loro non avevano niente contro quel ragazzo, tranne la voglia di vendicarsi per essere stati mandati in prigione proprio da quel gruppo. Ma, in realtà, una volta evasi non avevano mai sentito il reale bisogno di vendicarsi: avrebbero preferito andare via e cambiare città, forse addirittura Paese. Avevano deciso di partecipare a quel gioco e rapire i ragazzi solo per Dayeon, perché era lei al comando.

Ma adesso che era morta, che non c'era più un capo... perfino Yugyeom e BamBam erano spaventati.

Tutti guardarono Baekhyun: automaticamente, dopo la ragazza era lui il capo.

Nel frattempo, Seokjin e Taehyung fremevano dalla voglia di correre dai loro ragazzi, ma erano nel bel mezzo di una possibile sparatoria e qualunque movimento si sarebbe potuto rivelare fatale.

Tutti erano in attesa di qualcosa, ma quel qualcosa era indefinibile. Non sapevano che sarebbe successo da lì in avanti: nessuno aveva solo pensato alla possibilità di Dayeon morta.

La vista del suo cadavere non fece vacillare neanche Lisa, che era la più sensibile del gruppo. No, anzi. Se possibile, riuscì a sollevare l'umore dell'intero gruppo. I presenti continuavano a puntarsi le pistole a vicenda, anche se non avevano più un motivo per farlo.

Dopo quelli che furono diversi minuti, tutti quanti realizzarono definitivamente l'avvenimento, capendo anche un'altra cosa: era stato Jaemin ad uccidere Dayeon.
Lo stesso Jaemin che aveva fatto il doppiogioco per tutto quel tempo. Che significava?

«Baekhyun, ragazzi... vi do un ultimo consiglio da ex "KYA". Andatevene, prima che arrivi la polizia.» affermò improvvisamente Taeyong, spezzando quella gelida atmosfera.

Tutti i vecchi membri del "KYA" rimasero in attesa dell'ordine di Baekhyun, che si limitò ad annuire silenziosamente e abbassare la pistola.

«Abbassate le pistole. Tutti quanti, non solo noi.» ribatté il ragazzo.

Taehyung fece un piccolo gesto con la mano per indicare anche ai suoi amici di fare come era stato detto, e in pochi e strazianti secondi tutti ebbero le armi puntate contro il pavimento.

Poi, Baekhyun, Jongdae, Chanyeol, Jongin, BamBam e Yugyeom iniziarono a camminare pian piano verso la porta, attenti a non spintonare neanche per sbaglio qualcuno del gruppo nemico. Infine, una volta superati, cominciarono a correre e in poco tempo i loro passi si fecero sempre più lontani.

Fu solo a quel punto che Seokjin e Taehyung non si trattennero più e andarono in soccorso dei loro fidanzati. Yoongi, Hoseok e Jungkook aiutarono a slegare le corde mentre Taehyung si occupò di togliere il nastro adesivo dalla bocca di Jimin.

Non appena fu libero, l'ormai ex ostaggio cadde inerme tra le braccia del coetaneo che lo abbracciò con delicatezza, cercando di stare attento a non colpirgli lividi o la bruciatura ancora evidente.

Jimin continuava a tremare, le lacrime che si erano appena asciugate cominciarono a scendere con ancora più forza, stavolta per il sollievo della liberazione.

My Alien - VminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora