Capitolo 13

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Liv si risvegliò bruscamente nella sua stanza a causa di un forte rumore.
"Liv scendi in salotto c'è una cosa di cui dobbiamo parlare." disse Tony bussando alla sua porta.
"Era tutto un sogno." disse tra sé e sé.
Iniziò a prepararsi velocemente e scese le scale e in salotto ad aspettarla c'erano tutti gli Avengers e il segretario di stato.
"Visto che ora fai parte della nostra squadra abbiamo pensato che ti possa interessare." disse Steve.
Liv annuì e li seguì nella sala conferenze.
Il segretario di stato iniziò a spiegare i trattati di Sokovia e dopo qualche discussione se ne andò lasciando i ragazzi la decisione.
"Dobbiamo firmare. " disse Tony "lo dobbiamo a tutte famiglie che hanno perso qualcuno durante i combattimenti."
"Non fossimo intervenuti noi sarebbero morte molte più persone." Rispose Steve "loro vogliono bloccarci. Se volessimo andare in un posto e loro c'è lo impedissero mandandoci in un altro dove noi non teniamo utile il nostro intervento?"
Mentre Steve e Tony parlavano Wanda sussurrò a Liv "Non so che fare. Mi sembra giusto firmare ma se quello che dice Steve è vero non sarebbe giusto."
"Non farti mettere i piedi in testa da nessuno, segui ciò che per te ha senso. Io ad esempio non firmerò."
Finita la frase Liv sentì una voce.
*Regina Liv, dovrebbe venire ad Asgard. Arriveranno dei grossi problemi fra poco.*
"Heimdall" sussurrò Liv
"Cosa?" Chiese Wanda.
"Niente."
Liv si alzò in piedi e disse "Non firmerò questi trattati, mi dispiace ma ora devo andare."
Corse in camera, prese le sue cose e si diresse in giardino.
"Heimdall sono pronta." disse guardando il cielo.
Il bifrost si aprì e la teletrasportò ad Asgard.
"È un piacere rivederla sua maestà" disse Heimdall
"Anche per me" sorrise Liv.
Arrivata al castello senti delle urla.
"Dov'è nostro padre?"
"Ti porterò da lui se me lo permetti."
Verso di lei si dirigevano Thor e Loki.
Liv era immobile. Thor aveva scoperto tutto.
"Liv che ci fai qui?" Chiese Thor
"Mi ha chiamata Heimdall, dice che ci saranno dei problemi."
"L'unico problema è Loki ora. Tu ne sapevi qualcosa?"
Liv guardò Loki spaventata e Loki scosse la testa.
"No. Non ne sapevo nulla." disse Liv.
"Posso parlare con Liv in privato?" chiese Loki.
Thor disse con sguardo di disapprovazione "va bene ma fate veloce."

"Si lo so devo fare sembrare tutto normale. Tranquillo ho imparato da te a mentire." disse Liv con tono sarcastico.
"Non era di questo che volevo parlare."
"Allora non ne voglio parlare ora."
Liv si voltò per andarsene ma Loki la blocco prendendole il polso.
"Tutto quello che voglio sei te.
Rivedere il tuo volto per l'eternità così potrò morire da uomo felice.
Vorrei poter sentire la tua voce, i tuoi sussurri fino alla fine.
Vorrei provare quei brividi ogni volta che mi guardi.
So che ho fatto un casino ma grazie a quello ho capito che non riesco a vivere senza di te.
Ho passato tutte le notti seguenti a piangere per poterti rivedere almeno una volta e ora che ti ho davanti non voglio lasciarti andare.
Liv ti prego.
Ti amo."
Liv rimase senza parole lo guardava fisso negli occhi e sentiva che stava dicendo la verità.
"Mi sei mancato più di quanto pensassi e alla fine ho trovato l'amore proprio dove non doveva essere. Di fronte a me."
Loki sentiva i suoi muscoli rilassarsi così pensò che fosse il momento giusto. La baciò e Liv non si staccò anzi lo strinse a se come se fosse il suo tesoro prezioso.
Un brivido percorse le schiene di entrambi.
"Dobbiamo andare." sussurrò Loki.
Liv lo seguì sorridendo timidamente.

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Si trovarono un'altra volta sulla terra.
"L'ho lasciato proprio qui" disse Loki di fronte ad un cantiere.
"Qui sul marciapiede o dentro l'edificio che hanno appena distrutto?" disse Thor.
Sotto Loki si formò un cerchio di scintille arancio che lo risucchiò lasciando un biglietto. Thor raccolse il biglietto e alzando lo sguardo vide che anche Liv era sparita.
"Liv? Loki?" Urlò guardandosi intorno.
Lesse il biglietto e si recò all'indirizzo segnato.
Bussò e magicamente si trovò al piano di sopra.
"Io sono dottor Steven strange"
I due iniziarono a parlare spostandosi continuamente nelle varie stanze.
"Dove sono Liv e Loki."
"Hai portato due pericolosi individui sul pianeta. Non potevo farlo vagare liberamente per le strade dopo quello che è successo qualche anno fa a New York."
Continuarono a parlare e dopo aver trovato il giusto incantesimo  lo teletrasportò all'ingresso.
Aprì il portale e disse "Non dimenticarti tuo fratello e la sua ragazza."
"Non sono fidanzati." rispose Thor ridendo.
Il dr strange aprì un altro portale e Loki  cadde tenendo Liv tra le sue braccia per attutire il colpo.
"STAVAMO PRECIPITANDO DA 30 MINUTI." urlò Loki "E tu saresti?"
"Sono il dottore Steven stra-"
"Non mi interessa fra pochi secondi smetterai di esistere." disse Loki facendo apparire due pugnali.
Lo stregone spostò il portale verso li loro e li fece entrare.
"Padre" disse Thor guardando davanti a sé.
Loki e Liv girarono lo sguardo e videro Odino.
La ragazza spinse Loki per farlo andare al fianco di Thor.
"I miei figli. Vi stavo aspettando." disse Odino.
"Lo so siamo venuti per riportarti a casa." disse Thor.
"Casa. Si. Vostra madre mi chiama. La sentite?"
"Loki interrompi la magia."
Loki scosse la testa.
" Ce ne voluto per liberarmi dal tuo incantesimo, Frigga ne sarebbe orgliosa. Sedetevi con me non ho molto tempo."
Si sedettero su una roccia dietro le loro spalle.
"Lo so che ti abbiamo deluso ma possiamo rimediare." Disse Thor
"No io vi ho deluso. Incombe su di noi Ragnarok"
"No ho fermato Ragnarok ho eliminato Surtur."
"No ha già avuto inizio, lei sta arrivando. Io ero l'unica cosa che la frenava ma la mia ora è giunta. Non posso più tenerla lontana."
"Padre di chi stai parlando?"
"La dea della morte, Hela, la mia primogenita, vostra sorella."
"Nostra cosa?" Disse Thor incredulo guardando Loki.
"La sua cupidigia era incontrollabile, inarrestabile così la imprigionai, la rinchiusi. Lei prende la sua forza da Asgard e una volta che sarà li avrà poteri illimitati."
"Qualunque cosa sia noi possiamo fermarla insieme  possiamo affrontarla insieme"
"Non possiamo. Io sono su un sentiero diverso dovrete affrontarla da soli. Vi amo figli miei. Guardate. Ricordate questo posto. Casa." Finite queste parole Odino volò verso l'orizzonte trasformandosi il polvere dorata.
Liv corse ad abbracciare Loki intanto alle loro spalle si formò un portale.
Camminando verso esso e trasformandosi i tre erano incuriositi e spaventati.
Dal fumo uscì una donna.
"Allora è andato" disse la misteriosa figura "peccato avrei voluto vederlo."
"Devi essere Hela. Io sono Thor figlio di Odino."
"Davvero non gli assomigli, sai?"
"Possiamo trovare un compromesso" disse Loki.
"Tu parli come lui. In ginocchio."
"Come scusa?" dissero in coro Liv e Loki.
"In ginocchio." Ripeté Hela facendo apparire una spada tra le sue mani. "Sono la vostra regina."
"Non credo proprio." Disse Thor lanciando il suo martello.
Hela lo fermò con la mano e lo distrusse.
Hela con un minimo movimento delle sue dita ipnotizzò Liv e la trascinò a sé.
"Liv no." Urlò Loki correndo verso di lei.
Hela lancio una spada verso di lui.
Loki si rialzò e afferrò Liv urlando "riportaci indietro."
Il bifrost si aprì e li risucchiò tutti e quattro.
Hela si fece strada con spade e pugnali lanciati durante il tragitto.
Fece uscire Loki dal ponte e si diresse verso Thor.
Lo spinse fuori e prese Liv tra le sue braccia portandola ad Asgard.

What if...? || Loki Laufeyson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora