7. Diana

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Diana, la figlia del nuovo compagno di mia madre, è la nuova arrivata e ci ha donato anche un'altra bella notizia: suo padre sarà un nostro nuovo professore. E sarei pure stata "felice" di questa notizia, se solo non avessi visto Madison al suo fianco. Ho davvero una brutta impressione per me, per il futuro. 

Ho provato una grande rabbia quando gli occhi chiari e da cerbiatta di Diana si sono posati su me e Dylan mentre ballavamo. Così lo afferro per un braccio e lo trascino via da lì.

<<Che c'è che non va?>>

<<Diana, ci stava guardando>>

<<E allora?>> domanda con mezzo sorriso.

<<Ti stava mangiando con gli occhi, Dyl>> gli faccio notare, bevendo un sorso dal bicchiere che ho trovato al bancone della cucina. Dylan mi guarda intensamente, mi volto di scatto.

<<Sei gelosa?>> mi sussurra all'orecchio, per poi poggiarsi al bancone e incrociare le braccia.

<<Sinceramente? Si, è dal pranzo di Natale che ti guarda in quel modo. Qualcosa mi fa pensare che abbia un piano>>

<<Tralasciando il fatto che diventi davvero carina quando sei gelosa>> si posiziona davanti a me, poggiando le mani sul bordo del bancone, ai lati dei miei fianchi <<Ti assicuro che non m'importa nulla del suo sguardo addosso, ho occhi solo per te>>

Istintivamente lo tiro per la giacca e lo abbraccio, beandomi del suo profumo. Mi rilasso all'istante e per quanto ami questo profumo, odio il fatto che mi renda così vulnerabile con poco.

Da sopra la spalla di Dylan noto che Diana ci sta ancora guardando, dopodichè congeda quel ragazzo con cui stava parlando e si avvia verso di noi con un sorriso sornione.

<<Ciao ragazzi, non sapevo frequentaste pure voi questa scuola>> incrocia le braccia al petto e questo causa la messa in evidenza del suo seno, per via della grande scollatura a cuore della maglietta. Una minigonna le fascia solamente la parte superiore delle cosce, il resto delle gambe è coperto da calze a rete. I capelli, ricci più che mai, le coprono le spalle nude sempre per via della scollatura mentre il collo lungo e stretto è ornato di collane argentate.

Spero che Dylan si trattenga perché non ho voglia di godere di questo spettacolo, né tanto meno di litigare senza che il nostro rapporto si sia definito per bene.

<<E' strano che mia madre non mi abbia avvisata>>

<<Non ti ha detto nulla?>>

<<No, cosa?>> chiedo preoccupata. Lei si lascia sfuggire una risatina, poi i suoi occhi chiari si posano nuovamente nei miei.

<<Io e mio padre, ci trasferiamo da voi>>

A quella notizia, il cuore perde un battito. Probabilmente era questo ciò di cui voleva parlarmi mia madre e saperlo da lei la rende una notizia ancora più inaspettata.

Mi allontano da loro, scusandomi. Dylan mi viene subito dietro <<Bianca, stai bene?>>

<<Si, voglio solo andarmene da qui>>

Così vado a cercare Matt e Sofy da sola, per evitare di far venire in mente dei brutti ricordi a lei e distruggere anche questi giorni di dialogo. Li trovo entrambi in pista che ballano e sembrano molto affiatati.

Mi blocco in mezzo al mare di gente che balla con le braccia alzate, decido di tornare indietro e non infrangere quella magia. Manderò un messaggio a Matt per avvisarli dalla mia uscita di scena.

Tu ed io... la nostra salvezza 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora