6. Che pensi?

144 8 0
                                    

Quel giorno ho avuto una paura tremenda per l'intera giornata, quella odiosa sensazione di aver commesso l'ennesimo passo falso, di non essere riuscita a convincerlo a riprovarci da capo, a fidarsi di me.

E una volta aver constatato che si trovava a lavoro, ecco che non ho saputo resistere alla tentazione di doverglielo dire. Le sue parole mi hanno lasciata senza parole, mi hanno fatta ricredere su quei brutti pensieri che avevo avuto per tutto il giorno.

E non ho potuto sorridere a trentadue denti e abbracciarlo forte dopo. Mi è servito solo questo per farmi tornare il buon umore e lavorare con il massimo delle energie: solo perché lui è qui, accanto a me, che non smette un attimo di sorridermi.

Una volta finito il lavoro, è proprio Dylan ad accompagnarmi a casa ma non mi lascia andare prima di avermi dato un dolce e lento bacio sulla fronte.

<<Ci vediamo domani ragazzina>>

<<Buona notte Dyl>> sono riuscita a dire dopo che si è allontanato da me dopo un lungo abbraccio. Il suo profumo svanisce a poco a poco e basta questo per farmi sentire già la sua mancanza.

Ogni volta che sono tra le sue braccia vorrei solo avere una capacità: quella di poter fermare le lancette dell'orologio e godermi molto di quel tempo perso durante questi mesi. Non so spiegarmi nemmeno io come abbia fatto a resistere per così tanto tempo senza di lui.

Ho dovuto accontentarmi di stringere forte il bracciale che mi ha regalato a Natale ogni qual volta sentissi la sua mancanza, ovvero la maggior parte del tempo.

Per i giorni successivi ho passato molto tempo con Sofy e Matt parlando delle cose che meno ci importavano, ma che ci aiutavano a fare sempre un passo in più l'una verso l'altra.

<<Sono così felice che tutto sembra stia per tornare alla normalità>> dice Matt mentre camminiamo insieme nel corridoio, verso la classe della prossima ora.

<<Pensa quanto io sia felice, finalmente qualcosa sembra andare per il verso giusto>>

Matt si ferma in mezzo al corridoio, costringendo anche me a farlo. Lo guardo con un sopracciglio alzato, confusa dalla sua azione. All'improvviso mi salta al collo e mi abbraccia forte.

<<Mi sei mancata Bianca>>

<<Anche tu Matt>> non mi sottraggo a quel contatto necessario per la mia anima adesso. Me lo godo come se fosse l'ultima volta.

<<Ci sarai alla festa domani?>> mi dice dopo avermi lasciata andare.

<<Si, dicono che è dedicata alla nuova arrivata. Sono davvero curiosa di sapere chi sia>>

<<Non sto più nella pelle>> dice tutto euforico mentre il suo corpo si muove elettrizzato, come se avesse preso la scossa o un brivido di freddo gli sia corso lungo tutto la schiena. Rido per il suo modo buffo di farmi ridere.

All'uscita da scuola io, Matt e Sofy ci organizziamo per andare a comprare qualche vestito decente da mettere per la festa, subito dopo raggiungo Dylan al parcheggio. Come sempre, lo trovo poggiato alla sua auto che fissa il cielo e perso in chissà quali pensieri.

<<A che pensi?>> mi poggio anch'io alla macchina, solo adesso mi nota.

<<A te>> dice secco. Mi volto per immergere i miei occhi nei suoi. Ci sorridiamo a vicenda, poi mi getto fra le sue braccia e torno a respirare per davvero.

<<Mi sei mancato oggi>>

<<Ma ci siamo visti ieri sera>> mi fa notare con voce scherzosa.

Tu ed io... la nostra salvezza 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora