21. Bugie

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Quelle maledette parole rimbombano da una parte all'altra della mente e non riesco a silenziare il suono della sua voce che le pronuncia.

"Grazie Dyl, sapevo di poter contare su di te. Sei prezioso, lo sai?". Diana, tu lo conosci veramente Dylan? E se fosse così, perché mi ha mentito?

Il cuore non smette di agitarsi per la paura che Dylan mi stia mentendo, che ciò che ha fatto con Sofy si sta ripetendo e stavolta sono io la vittima.

Il karma gira, cosa ti aspettavi Bianca?

Devo rimanere lucida e non sprofondare nell'immaginazione perché la gelosia e la rabbia potrebbero farmi vedere solo una realtà apparente.

E se fosse così, perché ho questa brutta sensazione che mi attanaglia lo stomaco?

No, non può essere vero. Dylan mi ha detto che mi ama e che non mi farebbe mai del male. Me l'ha confessato guardandomi dritta negli occhi, stringendo la presa sui miei fianchi e con la voce tremante.

E tu, amore mio, non mi diresti mai una bugia mentre i tuoi occhi sono puntati nei miei, non è così? Dimmi che è così, ho bisogno di sapere che il nostro amore è vero.

Il venticello primaverile si infrange sulla mia pelle, accompagnato dall'odore fresco di erba tagliata da pochi giorni. Torno a respirare dopo essere stata immersa nel mare di pensieri che mi riempiono la mente.

I raggi del sole mi sfiorano la pelle mentre il mio sguardo si è perso già troppe volte nel campo esterno della scuola. Non riesco a vedere né il campo verde, né gli spalti su cui io stessa sono seduta, né le chiome degli alberi che si ergono oltre il confine della scuola. Nulla, solo il nero dei miei pensieri.

All'improvviso sento gli occhi pizzicare un po', la vista si annebbia e qualche secondo dopo una lacrima mi bagna la guancia. Col dorso della mano passo ad asciugarla prima che il vento la incolli alla mia pelle e lasci il segno indelebile di un dolore che mi sta consumando dentro.

Se Dylan ti ha detto che ti ama, perché adesso piangi? Forse perché, dentro di te, lo sai anche tu che stai ricadendo nello stesso errore di tanti anni fa: circondarti di una bella bugia che di una dolorosa verità.

Un improvviso bisogno di parlare con Matt mi costringe a cercare il telefono nella tasca e far partire una chiamata dopo averlo tirato fuori. Inizio a mordicchiarmi il labbro inferiore per il nervoso.

Tuuu.Tuuu.Tuuu. Avanti Matt, rispondi ti prego, ho bisogno di sentire la tua voce che mi dice che non sono sola.

Quando la sua voce rauca arriva alle mie orecchie dall'altra parte del telefono, lascio andare tutta l'aria che avevo accumulato dentro ai polmoni senza neanche rendermene conto.

<<Bianca, giuro che se non è qualcosa di estremamente importante ti chiudo in faccia>>

Quel commento detto con un tono infastidito ma sotto sotto ironico, riesce a strapparmi una risata e per un momento dimentico del perché le lacrime mi bagnino ancora le guance. Poi, un singhiozzo mi percuote e le labbra iniziano a tremare.

Controllati Bianca, mantieni il controllo.

Dall'altra parte del telefono sento Matt muoversi tra le coperte: <<Che succede?>> chiede allarmato. Poi il rumore di piedi nudi contro il pavimento mi suggerisce che si è alzato dal letto.

<<Dylan. Credo che mi abbia mentito>> piagnucolo.

<<Cosa ha fatto?>> risponde rabbioso.

Anche se con qualche difficoltà, riesco a raccontare cosa i miei occhi hanno visto qualche minuto fa. Poi continuo senza lasciarlo parlare: <<Io credo che mi ami davvero, ma dentro di me ho una brutta sensazione>>

Tu ed io... la nostra salvezza 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora