CAPITOLO 11

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Era prevedibile che i cacciatori non avessero gradito il fatto che il branco era riuscito a liberare il beta, la Monroe, infatti, si era posta proprio quellobiettivo: uccidere Liam per riuscire poi ad eliminare anche Scott. Non che poi gli dispiacesse uccidere soprannaturali solo per il gusto di farlo, però quella per Liam era la sua nuova ossessione.

Per questo era andato tutto a puttane per il branco, o almeno così sembrava, fatto sta che ora la clinica animale del dottor Deaton contava uno del branco in fin di vita, e, ognuno a casa sua, si stava curando le ferite, al meglio che potevano.

Ma prima è meglio cercare di ricomporre tutti gli avvenimenti.










Tutto il branco si era riunito, con tutto intendo davvero tutti, compresi anche Melissa, Chris, Noah e Natalie, mancavano solo cinque giorni a Natale e Scott aveva chiamato tutti per una serata da passare tutti insieme.

Erano quasi le due di notte, stavano tornando tutti a casa di Peter, sarebbero tutti rimasti lì quella notte, mentre camminavano per una delle strade secondarie, sarebbe dovuta essere una serata tranquilla, divertente e a dirla tutta anche stupida, quello che non si aspettavano però, era che una nube bianca allimprovviso non permettesse più loro di vedere, nemmeno di orientarsi.

Tutti andavano addosso a tutti, non capendo effettivamente cosa stesse accadendo, illuminarono gli occhi
e aumentarono i loro sensi cercando di percepire un movimento, un suono o un battito diverso dai loro.

Scott fu il primo ad accorgersi di un incostante battito accelerato, uno che ormai conosceva fin troppo bene, per questo, nemmeno due secondi dopo, si sentì un ruggito.

Il ruggito dellAlpha fu uno dei più dominanti e profondi che tutti avessero mai sentito, così tanto che tutti i beta risposero, ruggendo a loro volta, sfoderando gli artigli e mettendo in bella vista le zanne.

Ragazzi -si rivolse agli umani, tra cui sua madre, lo sceriffo, Mason, Natalie- Prendete Liam e andatevene, Chris tu mi servi, e anche tu Corey, Stiles, decidi tu.

Nemmeno i secondi necessari per iniziare a correre, che si sentì uno sparo, poi un altro e un altro ancora.

Appena il fumo si dissolse e riuscirono di nuovo a vedere, ciò che gli si presentò li fece sbiancare tutti in volto, Liam era inginocchiato a terra, con una pallottola in entrambe le gambe e una vicino al cuore, fortunatamente lo avevano mancato proprio in quel punto, altrimenti lo avrebbero già trovato morto o quasi.

Il lupo non aveva emesso nemmeno un suono, se non un sibilo di dolore, ovviamente Theo si era fiondato al suo fianco in meno di tre secondi.

No no no no no, Liam, cazzo piccolo.

Liam era già pallido, con un rivolo di sangue che sgorgava dalla bocca, aveva gli occhi illuminati e spalancati e una smorfia di totale dolore e smarrimento sul viso, lo appoggiò per terra, allinizio nemmeno lui sapeva cosa fare, nono stante si fosse trovato molte in quelle situazioni, ma stavolta, era Liam che stava per morire davanti a lui, il suo compagno, che stava prendendo gli ultimi respiri tra le sue braccia.

Theo!!

Molte voci indistinte gli arrivarono alle orecchie, ma non riusciva sentirle davvero, fissava immobile la scena davanti a lui, mentre gli altri avevano formato un cerchio attorno a loro, per proteggerli da altri attacchi.

Ancora sotto shock fu spinto via da Melissa, che prontamente levò la cintura dei jeans di Liam e la strinse al di sopra della ferita, cercando di tamponarla.
Ehy, Liam. Apri gli occhi, Liam, cazzo, resta sveglio, non devi addormentarti.Liam!! Non osare morire hai capito, qui abbiamo bisogno di te.

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