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CAPITOLO 19

Theo era andato a rifugiarsi nel luogo dove aveva passato mesi a Beacon Hills, era corso nei tunell dove si nascondeva coi dottori del terrore, un luogo che in un modo distorto gli dava sicurezza, li era se stesso "l'esperimento fallito" si ripeteva nella mente.

E se era davvero solo un fallimento come poteva essere un bravo compagno, un bravo padre, un bravo "figlio" insomma, come poteva essere decente in qualcosa se era solo quello.

Era lì a maneggiare i pochi resti di ciò che rimaneva dei dottori, siringhe, tubi... ciò che pensava avesse ormai rimosso, invece i ricordi erano ancora lì, in superficie pronti a riaffiorare.

La morte di sua sorella si abbattè su di lui come un'onda che si scaglia sulla costa, facendogli ricevere nitidamente l'immagine di Tara nel lago mentre annegava assiderata , e lui che non faceva che fissarla.

Forse i dottori avevano ragione, era malvagio, cattivo nel profondo, per questo aveva ucciso tutte quelle persone, per questo che aveva fatto del male al branco, forse per questo aveva ferito Liam, ciò che lo spaventava era che potesse fare a Liam quello che aveva fatto a Tara.

Ora si trovava seduto per terra, tra i vetri rotti, con le ginocchia al torace e le braccia che circondavano le gambe, tutto stava ridiventando reale, il trapianto di cuore, i massacri e tutto il resto, in particolare un ricordo lo raggiunse.

Rivoltò gli occhi all'indietro e il flashback di lui che parte per conto dei dottori per sterminare un branco riemerse.

Era andato in Romania, si era intrufolato nel branco come un Omega in cerca di un branco, e quello lo aveva accolto senza riserve, in fondo un ragazzino di tredici anni non destava troppi sospetti.

Ma poi, seguendo ciecamente le istruzione dategli, li massacrò uno ad uno, finché non rimasero solo due bambini, due fratelli, un bimbo di due anni e una ragazzina di sette che lo proteggeva col suo corpo, pronta a morire per salvare il fratellino, ma lui non fece una piega, bel giro di un minuto aveva squarciato la gola ad entrambi, aveva recuperato alcune cose del branco ed era ripartito per tornare dai dottori.

Quando ritornò in sé si chiese davvero come avrebbe fatto con un bambino, il suo bambino, se ne aveva uccisi due senza pensarci, non ci si vedeva proprio a fare il padre, cambiare pannolini, dare il biberon, fare il bagnetto ecc...

E se di nuovo la sua chimera avesse preso il sopravvento, magari mentre lo aveva in braccio, è vero si stava allenando ma diavolo lui un padre, era un no assoluto.

Solo dopo qualche minuto si rese conto che stava piangendo, alcune lacrime gli rigavano il viso, pensava di aver perso tutto, Peter come padre, Lydia come migliore amica e soprattutto Liam come compagno.

Anzi non si riteneva nemmeno degno di avere tutte quelle persone che lo circondavano e amavano quando lui aveva la distruzione nel sangue, come fosse avvelenato da sangue demoniaco.

Senza contare il resto del branco : lo avevano perdonato tutti e ora non solo era parte integrante di esso ma era un membro su cui poter contare e a cui voler bene.

Ma l'unica cosa che riusciva a pensare era che non se lo meritava perché anche se dentro di sé sentiva un demone questo non lo rendeva meno colpevole di ciò che aveva fatto, ai suoi occhi, si riteneva un disastro ambulante.

"Vattene Peter"

Gridò a gran voce la chimera appena sentì dei passi e l'odore ormai familiare del lupo, voleva stare solo, meritava di stare da solo.

Ma il più grande non gli diede retta e prosegui finché non lo trovò, e vedendolo in quelle condizioni si preoccupò e non poco.

Era andato si per consolarlo e fargli capire quello che aveva fatto, ma anche per fargli una lunga paternale, perché poteva avere tutti i motivi del mondo ma non si abbandona mai il proprio compagno, soprattutto nelle condizioni in cui si trovava Liam.

Si avvicinò piano, quasi timoroso che la chimera potesse risvegliarsi, e sinceramente, si Peter era forte ma Theo, Theo trasformato poteva essere una furia, ma nonostante questo si avvicinò fino a posargli una mano sul suo braccio.

"Oh Theo - proruppe il lupo sconsolato quando vide il volto rigato dalle lacrime dell'altro - non te ne dovevi andare noi, noi potevamo parlarne, non dovevi fuggire"

"Ti prego vattene, io non merito nemmeno che tu sia qui, sono solo un fallimento, un mostro, non sono nemmeno un vero lupo mannaro."

"Theo lo sai che non me ne andrei mai senza di te, so che probabilmente venendo qua i ricordi saranno tornati a galla ma devi pensare a quello che ti stai perdendo ora, ci abbiamo lavorato, sai controllarti adesso. Non avresti dovuto lasciare Liam così -Theo fece per parlare ma l'altro non gli diede il tempo - è andato fuori di testa appena non c'eri più, appena non ti sentiva vicino, Theo stai rischiando di spezzare il tuo legame con lui, se continui così, uno dei due se ne dovrà andare e io non voglio niente del genere, quindi forza andiamo."

"No - piagnucolò Theo tra le lacrime - chi mi assicura che non farò ancora del male a qualcuno eh? Poi io padre, sarei pessimo Peter, non so badare a me stesso figurati ad un esserino appena nato, è meglio che io faccia le valigie e me ne vada, stareste tutti meglio senza di me - disse deciso asciugandosi le lacrime con la mano - si sarebbe meglio per tutti se io me ne andassi."

"Theo - iniziò l'altro passando la mano nei capelli dell'altro - Mi spezzeresti il cuore se te ne andassi, lo spezzeresti a tutti e ci sarebbe un bambino senza di te. Figliolo devi capire che tutte le tue turbe, i tuoi traumi ti porteranno a fare meglio per tuo figlio e soprattutto per Liam, se davvero te ne vai rimarrai anche tu con il cuore soezzato per aver perso il tuo compagno, ricorda un compagno è per sempre con noi, e sai quanto è raro essere ricambiati. Devi capire che tu non sei i tuoi crimini, si faranno parte di te ma non ti definiscono, quello che ti definisce sono le tue azioni e i tuoi principi, ora, non puoi rimediare agli errori del passato, ma hai fatto passi da gigante in un anno solo e ti assicuro che non rifarai del male a nessuno, soprattutto a Liam, lo ami troppo e anche lui ti ama alla follia e tra poco ci sarà un bambino che entrambi amerete alla follia, ma solo se fai pace con te stesso e resti qui, con noi. E Lydia non pensava quello che ha detto e soprattutto non spettava a lei dirti della gravidanza di Liam."

" E se la mia chimera riemergesse all'improvviso, con Liam vicino, col bambino vicino e se-"

"Theo non lo permetterò, tu non lo permetterai, sai ho parlato con Deaton, lui oltre che veterinario è un druido, ha detto che sarebbe disposto a farti da "psicologo", se così si può definire, sa che gestire due creature all'interno di sé è più complicato che per un lupo e ci dovrai convivere per sempre, ma ti prometto, ti prometto che andrà tutto bene, senza di te il branco non sarebbe il branco, poi non voglio perdere mio figlio e il mio migliore amico, quindi forza andiamo?"

Theo aveva rincominciato a piangere, ma annui, appena si alzò Peter si rese conto dei tagli e dei vetri incastrati nelle braccia della chimera, dopo lo avrebbe portato sicuramente dal veterinario.

Theo appena alzato si tuffò nelle braccia del lupo singhiozzando ancora, non sentendo il dolore dei tagli nemmeno quando lo strinse in un abbraccio.

Saluti in macchina la chimera ancora non aveva smesso di piangere silenziosamente, durante il viaggio verso la clinica Theo ripensò a come si era comportato nei confronti di Liam e gli si strinse il cuore, lo aveva abbandonato.

Arrivati a destinazione Theo si lasciò medicare senza dire una parola ma Deaton gli propose di fare delle sedute con lui, la chimera era d'accordo, avrebbero iniziato il giorno dopo.

Quando varcarono la soglia di casa entrambi sgranatmrono gli occhi, il salotto e la cucina erano completamente a soqquadro, era palese, Liam aveva davvero dato di matto.

CONTINUA ......

ANGOLO AUTRICE

Caio a tutti, sono davvero contenta del lavoro che sto facendo, anche se il dramma non manca, vi prometto che il finale sarà, a parer mio, molto bello e pieno di gioia.