CAPITOLO 3

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Dopo circa cinque minuti passati nell stessa posizione, i due ragazzi sentirono bussare alla porta, si staccarano in fretta mentre Theo andava ad aprire.

Sulla soglia c'era tutto il branco che aspettava solo il permesso di uno dei ragazzi per avvicinarsi, ma appena Scott e Mason si fecero avanti per entrare, da Liam iniziarono a diffondersi ansia e paura.

Così fu con tutti i membri del branco tranne che con Lydia, l'istinto di protezione di Theo era subentrato, per questo ha mandato via tutti tranne la ragazza che si fiondò all'istante tra le braccia di Liam.

La Chimera stava per lasciare la stanza, quando un lamento sommesso lo fece bloccare, si girò subito e vide il lupo scuotere la testa, per dirgli che doveva restare, che aveva bisogno di lui.

Lydia ha cercato di farlo parlare inutilmente per almeno venti minuti.

"Liam, perchè non mi parli? siamo come fratelli noi, lo sai, quì sei a casa, al sicuro".

Il lupo si limitò ad abbassare il capo in tono colpevole e stava per iniziare a piangere di nuovo dalla frustrazione.

Questa volta fu Theo ad intervenire, non riuscendo più a sostenere la vita del suo Liam che piangeva ed emanava confusione e tristezza.

"Hey, Liam -ma Liam ancora non aveva alzato lo sguardo- Lupetto? non devi piangere ok? Quando sarai pronto a parlare io e Lydia ci saremo, tutto il branco ci sarà, non devi sforzarti a raccontarci quello che ti è successo però adesso hai bisogno di mangiare"

L'unica reazione del lupo fu quella di scuote il capo, segno che non avrebbe mangiato, non ancora.

Lydia e Theo si guardarono preoccupati, intendendosi solo con gli sguardi.

Passarono ore a cercare di convincere il beta a mangiare qualcosa, finchè, dopo che Theo aveva perso la pazienza e aveva fatto illuminare gli occhi, Liam abbassò il capo, segno che si era "sottomesso".
Nessuno dei due capì il perchè di quella reazione, finchè la ragazza non venne colpita dalla realizzazione.

"Liam. Liam guardami. Noi non ti faremo quello che ti hanno fatto loro, se non vuoi fare qualcosa non devi farla. Se per ora non vuoi mangiare non ti obbligheremo"

Liam non aveva ancora alzato la testa, questo poteva significare una sola cosa agli occhi dei due ragazzi.

Liam era stato trattenuto e torturato e aveva subito così tante cose, che i cacciatori avevano represso la sua forza, tutta la rabbia che aveva si era trasformata in insicurezza paura e questo lo obbligava a sottomettersi a chiunque ritenesse più forte, che si trattasse di mangiare o di fare qualsiasi cosa, non aveva più la forza di ribattere, e ciò stava facendo ribollire il sangue a Theo.

Infatti appena Liam sentì l'odore della rabbia provenire da lui, pensò che ne fosse lui la causa così tirò su il capo esponendo la gola, cercando di far capire alla Chimera che avrebbe fatto come gli diceva.

Il ragazzo andò subito ad appoggiare due dita sul mento del lupo per farsi guardare negli occhi.

"Hey lupetto, sono io. Non ti farò niente, non ti obbligherò a fare niente. Che ne dici se faccaimo salire qual- non aveva nemmeno finito la frase che Liam parve terrorizzato all'idea di qualcun'altro vicino a lui- Okay, siamo solo noi, però almeno fammi scendere ad avvisarli che stai bene"

Era abbastanza evidente che il lupo non volesse che Theo se ne andasse, ma ancora una volta abbassò il capo e non replicò, incapace di chiedere qualcosa.
Lydia prese subito parola.

"Vado io a parlare con loro, Liam se non vuoi mangiare va bene. Però ora dormi, hai bisogno di riposo, Theo è quì con te, io torno tra dieci minuti con un bicchiere d'acqua sì?"

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