CAPITOLO 12

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Un giorno, era passato un giorno in cui Theo era stato al capezzale di Liam, parlandogli, ripetendogli quanto per lui fosse indispensabile e pregandolo continuamente di svegliarsi, ma niente, il lupo sembrava addormentato anche se ogni tanto sembrava che gli stringesse la mano, ma per Deaton erano solo spasmi muscolari involontari.

Aveva praticamente obbligato Malia e Peter a tornare a casa e aveva categoricamente vietato a tutto il branco di avvicinarsi, solo il veterinario poteva avvicinarsi al Beta senza che ricevesse un ringhio, sapeva che stava solo aiutando il suo compagno.

Nonostante questo, il suo telefono scoppiava grazie alle notifiche dei messaggi del branco, soprattutto da Lydia e Scott.

Fu solo verso sera, quando sentì che la mano di Liam stringeva la sua per più di pochi secondi, che alzò lo sguardo e finalmente vide di nuovo quegli occhi azzurri limpidissimi, non fece in tempo nemmeno ad avvisare Deaton, che il Beta svenne di nuovo.

Deaton!!

Vide che il veterinario si stava precipitando da lui, con già uno stetoscopio al collo, mentre il lupo riapriva di nuovo gli occhi.

Theo allontanati un attimo per favore.

La Chimera annuì a malincuore, lasciando spazio alluomo per visitare laltro ragazzo.

Liam? -Iniziò il veterinario con la sua solita voce calma- Liam, riesci a sentirmi -Il lupo annuì- Bene è un ottimo segno.

Il lupo era stato trattenuto nella clinica per tutto il giorno, poiché Deaton voleva visitarlo a dovere ed eseguire alcuni test.

Possiamo solo dire che è uscito dalla clinica con più graffi di quando era entrato.

Ok Theo, direi che puoi portarlo a casa. Ricorda che ha bisogno di tutte le cure di cui necessiterebbe un umano, la sua guarigione non è ancora attiva, dovrai aiutarlo più o meno in tutto.

La Chimera era stata nella sala daspetto per tutto il tempo e non aveva ancora avuto modo di vedere Liam effettivamente sveglio, dato che se avesse visto luomo mentre incideva la pelle del suo compagno sarebbe probabilmente impazzito.

Per questo appena entrato nella stanza in cui Liam era ancora seduto sul lettino, scoppiò in lacrime, mentre langoscia che si era portato dentro fino a quel momento lo lasciava e i muscoli tesi si rilassavano.

Si avvicinò piano a Liam, avvolgendolo in un abbraccio disperato, circondandolo con le sue braccia forti, non desiderando altro che farlo sentire al sicuro, ma anche di rassicurare se stesso che il suo compagno era vivo, era lì ed era reale.

Theo -Disse con voce flebile e stanca, quasi un sussurro- Devi aiutarmi a vestirmi per favore, non ce la faccio da solo.

Certo piccolo tutto quello che vuoi, lo sai mi hai spaventato a morte.

Liam nemmeno rispose, in quel momento lunica cosa che voleva era che nessuno provasse ancora ad ucciderlo, sapere che questo pensiero non dovesse nemmeno sfiorare la mente di un diciassettenne lo distrusse ancora di più.

Desiderava solo un po di pace, un momento per sé stesso che non fosse dentro una gabbia legato o disteso incosciente su un tavolo operatorio improvvisato perché era stato aggredito di nuovo.

-iam, hey piccolo, mi stai ascoltando?

Il lupo scosse la testa, sentiva che stava per piangere, ma non aveva le forze per riuscirci, quindi si limitò a fissare gli occhi della Chimera, senza però vederli davvero, Theo se ne accorse e senza esitare tirò il più piccolo in un abbraccio.

Pochi secondi dopo Liam si allontanò con le ultime forze, mentre laltro lo guardava accigliato, non capiva cosa fosse preso al lupo e la sua preoccupazione salì alle stelle.

Decise però di non affrontare questo adesso, quindi lo aiutò a vestirsi e camminare fino al pick-up, salutarono Deaton prima di andarsene sperando di non rivedere quella clinica molto presto.

In macchina Liam continuava a fissare un punto inesistente davanti a lui, mentre Theo trasudava frustrazione, poiché non riusciva a capire cosa non andasse, probabilmente pensava che ormai essere quasi ucciso per Liam ormai fosse abitudine, ma non lo era affatto.

Il viaggio proseguì nel silenzio più totale e quando arrivarono a casa di Liam, cerano già tutti ad aspettarli, erano tutti lì per il lupo.

Theo lo aiutò a scendere e appena il più piccolo si accorse di tutte quelle persone strabuzzò gli occhi, nessuno però si aspettava la reazione che ebbe subito dopo.

CONTINUA

SPAZIO AUTRICE

Allora, mi scuso per limmenso ritardo ma dopo diverse problematiche sono riuscita ad aggiornare.

So che è un capitolo davvero molto corto, praticamente inutile, ma il prossimo lo voglio concentrare su ciò che prova Liam e un po dei suoi ricordi, quindi con anche questa parte sarebbe stato troppo lungo.

Mi scuso ancora e niente, spero che questo inutile capitolo vi piaccia

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