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La mattina seguente Jungkook si svegliò di soprassalto e con un tremendo senso d'ansia stringergli il petto.

Si girò a guardare la sveglia poggiata sul comodino, essa mostrava l'orario e in quel momento il moro capì che fosse in ritardo, perciò doveva darsi una mossa.

"ho dimenticato la sveglia! È tardissimo cavolo!" esclamò il minore.

Stava per alzarsi quando sentì qualcosa di appiccicoso e viscido scivolare tra le sue cosce, ricordandosi sfortunatamente di cosa avesse fatto la notte prima con il vibratore, ancora poggiato in un angolo del letto.

Immediatamente prese l'oggetto dalla forma fallica, prima di tutto lo pulì, ma doveva trovare un buon nascondiglio per esso, infatti si mise a guardare ogni angolo della stanza il più in fretta possible e alla fine decise di nasconderlo in mezzo ai vestiti, quindi in uno dei cassetti del suo armadio.

Si fiondó in doccia pulendo ogni centimetro del suo corpo il più veloce possibile, ancora doveva vestirsi, incontrare Jamie e fare la strada per arrivare a scuola, tutto ciò in pochissimo tempo.

"veloce Jungkook!" disse a sé stesso il giovane ragazzo intento a mettersi i calzini, evitando il più possibile di cadere a terra.

Mise la giacca bianca sopra le spalle fino a ricoprire le braccia, però abbottonare i bottoni in preda al nevorsismo non era affatto facile, infatti Jungkook sbuffava più volte.

"forza!" riprese il moro furioso

Dopo aver vinto la lotta contro i bottoni mise la giacca e sistemò la camicia all'interno del pantalone.

Fece in fretta la cartella lì sopra la sedia accostata alla scrivania, prendendo subito il portacolori che stava dimenticando lì sopra il legno scuro del banco.

Diede una veloce spazzolata ai capelli su cui non si soffermó troppo, lavó i denti e subito uscì di casa correndo con lo zaino sulle spalle.

Corse fino alla casa di Jamie, ma egli non c'era. Infatti il biondo era già partito per il suo viaggio verso la scuola, perciò Jungkook riprese a correre ancora più veloce.

Intravide la figura dell'amico entrare dentro la scuola e prima che potesse suonare la campanella Jungkook riuscì ad entrare nell'edificio.

Cambiò immediatamente paio di scarpe e più veloce di una freccia appena scoccata entrò in classe con il fiatone e in modo goffo.

Per il trambusto da lui provocato tutti si girarono a guardardarlo ed  affermando quanto fosse strana quella sua entrata.

"ce l'ho fatta" disse il moro tirando in sospiro di sollievo e fu in quel momento che la campanella, per segnare l'inizio delle lezioni, suonó.

Si sedette sulla sedia, al proprio posto quindi, e Jamie ancora lo fissava incredulo.

"Jungkook in ritardo? Cosa è mai successo per far avvenire un tale evento" disse quasi ironicamente il suo amico.

"niente...la sveglia, la sveglia non è suonata" rispose semplicemente Jungkook ancora intento a riprendere qualche altra boccata d'aria.

Il moro si poggió sulle sue braccia incrociate per riposare un pó, in quell'istante ricordò di non aver mandato il buongiorno a Taehyung, ma era troppo timido per farlo.

Infatti quello che aveva fatto ieri gli provocava grande imbarazzo, tanto da non riuscire nemmeno a prendere il cellulare ed aprire la chat con il maggiore.

Per nascondere l'imbarazzo e il rossore delle guance fece sprofondare il viso tra le braccia, non volendo essere visto per nulla al mondo in quello stato.

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