- TWENTY TWO -

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Jungkook non faceva altro che pensare a quando sarebbe giunto il fatidico 5 giugno e lo stesso faceva Taehyung.

Il corvino si inclinava lungo lo schienale della sedia dondolandosi più e più volte mentre teneva una matita tra le labbra.

Aveva fissa in mente l'immagine del bruno, aveva visto più e più foto suo suo profilo Instagram dove i due si sentivano ormai da molto.

Ogni giorno si scambiavano dei messaggi ed era sempre più chiaro che a jungkook non importasse di mark.

Il giapponese pensó a come potesse presentarsi nei migliori dei modi al più piccolo, voleva essere abbastanza bello da far dire a tutti "wow, che figo".

Entrambi dovevano aspettare ancora un paio di giorni prima che i due si incotrassero, ma già avevano in mentre l'outfit da indossare, che profumo utilizzare e quali argomenti tirare in ballo.

Jungkook invece era totalmente perso nel suo mondo, tanto che ignorava i messaggi di Mark, cosa che faceva innervosire quest'ultimo.

Le vacanze estive erano finalmente giunte ed il bruno aveva raccontato tutto al suo migliore amico Jamie che, come sempre, gli aveva mostrato un sorrisetto malvagio.

Nuovo messaggio
Da: Mark

M: vediamoci sta sera sotto casa mia alle 19:00

Jk: va bene

Jungkook si sbuffó e si buttò contro il letto, non aveva voglia di vederlo, preferiva stare a letto a creare le fantasie più profonde con il suo hyung preferito, ma non aveva tanto tempo a disposizione.

Erano le 18:00, per arrivare a casa di Mark si impiegano 15 minuti e se non voleva ritardare doveva sbrigarsi.

Il più piccolo non poteva nemmeno indossare quello che realmente gli piaceva, come gonne corte, calze elastiche e maglioncini abbinati con tanto di stivali.

In quel modo si sentiva a suo agio, so sentiva se stesso, ma Mark lo prendeva in giro dicendogli che fosse roba da ragazze, che non aveva bisogno di farlo.

Era obligato quindi a vederlo indossando dei semplici jeans denim e una grande felpa rossa oversize.

Con sé portò solo le chiavi di casa e il portafoglio, mise al loro posto i capelli e ovviamente non poté nemm ritoccarsi il viso con un poco di trucco dato che al suo ragazzo non andava bene.

Uscì di casa, più che una casa era un inferno. I genitori sapevano dei gusti di Jungkook, probabilmente sapevano anche che era gay e per questo lo disprezzavano.

Il più fastidioso era il padre che non esitava a mettergli le mani addosso in diversi modi e diversi posti, la madre si limitava a fare finta di nulla, complice anche lei di quegli abusi.

Jungkook non poteva fare a meno di pensare alla sua situazione familiare e ogni volta che succedeva gli venivano dei brividi lungo il corpo a causa del disgusto.

Si mise il cappuccio per coprirsi, non voleva essere notato dalla gente per strada, ma non poté fare a meno di notare che gli girasse la testa e che avesse uno strano sonno, come se si stesse per addormentare dal nulla.

Aveva provato una sensazione di disgusto troppo forte, ma non poteva addormentarsi per strada a causa della sua narcolessia, doveva resistere in più fretta possibile.

Finalmente giunse alla casa del suo "ragazzo", titolo di cui nemmeno teneva in considerazione Jungkook.

"ehi kook, Jungkook stai bene?" chiese immediatamente Mark appena vide il bruno.

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