Taehyung era ancora lì a letto, con ancora il membro eretto fra le gambe dopo aver appena chiuso la conversazione al telefono con Jungkook (che si trovava nella sua stessa situazione).
Non sapeva che fare, se cedere al sonno che gli aveva anche provocato quel poco di alcool in circolo che aveva usato come scusa per flirtare con Jungkook o se resistere e volare con la fantasia e scuotere la mano lungo l'erezione.
Scelse la seconda opzione, ma era troppo sudato per poterlo fare a letto e così decise di dirigersi al bagno.
Spalancò la porta scorrevole della villa giapponese, entrando in bagno diretto alla doccia.
Tolse ogni forma di tessuto che lo ricopriva rimanendo nudo, in compagnia delle cicatrici e tatuaggi che percorrevano il suo corpo, corpo che ne aveva passato tante.
Un corpo massiccio, muscoloso e forte, le spalle larghe, le braccia percorse da vene che sembravano tracciare un percorso ben definito, degli addominali frutti del duro allenamento e dalle mani dure da cui si poteva avvertire quante ne aveva passate, ma contemporaneamente morbide e calde.
Fece il solito rito prima di entrare in doccia, infatti in Giappone prima di entrare all'interno di quest'ultima bisognava purificare il corpo lavandosi seduti su uno sgabello e lavare il corpo attraverso l'uso di una bacinella colma d'acqua che andava a pulire e purificare il corpo.
I capelli bagnati neri come il carbone scendevano lungo il suo viso e le goccioline cadeva a terra vicino ai suoi piedi, ma quella presenza sotto il ventre era ancora lì e ben sveglia.
Con la mano portò indietro i capelli umidi che si attaccarono in modo perfetto tra loro nemmeno a farlo apposta così da avere la fronte e vista libera, tranne per l'unico capello ribelle che saltava fuori, sfiorando la fronte dell'uomo.
Finalmente era in doccia e fece colare una tempesta d'acqua calda lungo la sua ampia schiena leggermente ricurva su se stessa.
Poggió i due palmi delle mani contro il muro freddo e bianco, chiuse gli occhi per qualche secondo e sospirò di piacere, fare la doccia lo rilassava fin troppo.
In quell'attimo prese il membro eretto nella mano sinistra che inizialmente mosse lentamente, dalla punta fino alla base per poi ritornare al punto iniziale ma più veloce, sempre più veloce.
Lasciò andare qualche suono mentre si autoconpiaceva e inevitabilmente ricordò la conversazione avvenuta appena 10 minuti fa.
Qualla chiamata era stata magari breve, ma intensa e gli era particolarmente piaciuto, gli era davvero piaciuto stuzzicare, punzecchiare Jungkook, eccitato e frustato contemporaneamente.
Dalla chiamata sentiva come gli stesse piacendo e come avesse apprezzato anche lui, perciò la mente viaggió nuovamente ed immaginó il minore frustato e desideroso delle sue attenzioni.
Nella sua fantasia gli accarezzó il labbro inferiore rosato con il pollice per poi scendere lungo il suo collo fino a giungere sul petto, premendo sulle due estremità ancora coperte dal tessuto della maglietta.
Presto alzó quest'ultima rivelando davanti ai suoi occhi i due graziosi e rosati capezzoli che prese tra le dita e tiró verso di sé, osservando la smorfia di dolore mista a piacere del bruno.
Jungkook aveva le sopracciglia rivolte verso il basso e gli occhi colmi di emozioni, di mille stelle diverse fra loro.
Disse a Taehyung di fermarsi, di non continuare a toccare i suoi capezzoli, ma il corvino lo guardò con il suo taglio d'occhi affilato, segno che non avrebbe ascoltato le sue parole.
Di fatti l'uomo giapponese prese tra le sue di labbra una delle due estremità che iniziò a leccare, esercitando più pressione con la bocca fino a succhiare con voracità quella piccola estremità rosa, rosa che tramutó in un colore più rossiccio, mentre la seconda mano accarezzava, palpava il pettorale sinistro insieme al secondo capezzolo intrappolato tra le sue lunghe dita affusolate.
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THE SUNFLOWER
FanfictionDavvero un demone e un umano possono stare insieme? Davvero queste due creature possono essere felici stando insieme? Un ragazzo fragile che vuole trovare la felicità e un demone che vorrebbe provare qualcosa di vero e che non sia dolore. // VKOOK...