I COULD HOLD YOU TIGHTER

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I giorni seguenti furono un po' più tranquilli perché i ragazzi avevano 3 giorni per prepararsi all'ultima serata e potevano farlo con calma e tranquillità. Un pomeriggio, dopo le prove quotidiane in sala, mi recai al ristorante perché avevo fame e il mio stomaco brontolava. Sentii due voce familiari : c'erano Jimin e Jungkook seduti a qualche metro da me, ma erano di spalle e non mi vedevano. Non volevo disturbarli, così stavo per prendere una fetta di pizza e andare via quando sentii stranamente il mio nome. Stavano parlando tra di loro ma forse non si erano accorti di aver alzato il volume un po'  troppo.
"Non è stupida, l'abbiamo capito tutti che ti piace e ovviamente lo avrà notato anche lei. " disse Jimin. "È bella, simpatica, divertente, cosa stai aspettando? È palese che anche lei prova qualcosa per te, quindi di cosa hai paura?"
"Ho paura che non funzioni. Non è come tutte le altre, lo sento, e questa cosa mi fa paura. Non voglio la vacanza in Italia per 2 settimane con lei, io vorrei molto di più e con le vite diverse che conduciamo è difficile, se non impossibile. Per questo le sto distante, per quanto posso... non voglio innamorarmi per poi allontanarmi da lei."
Vidi la tristezza nei suoi occhi e il mio cuore si sciolse immediatamente. Ma Jimin lo convinse a provarci lo stesso, "Se non andrà bene, almeno ci avrai provato" lo rassicurò.
A quel punto mi alzai e camminai verso di loro, per fare in modo che mi vedessero,e,  quando Jimin mi vide, si alzò e venne verso di me.
"Ei, che fai? Io stavo andando in camera a fare una doccia ma Jungkook resta ancora un po' qui. "
Mi fece l'occhiolino e mi spinse verso il suo amico. Era la prima volta che stavamo completamente da soli e non sapevamo assolutamente come allontanare l'imbarazzo.
"Ho tantissima fame ma non ho idea di cosa possa mangiare di buono qui, mi aiuteresti?" ,mi propose.
"Hai scelto la persona giusta! " dissi cercando di essere simpatica. "Let's go."
Passai un'ora a scegliere le cose più buone che c'erano in cucina,e lui provò tutto quello che gli avevo consigliato. Quasi tutto fu più o meno di suo gradimento e ci divertimmo tantissimo. Poi andammo in giardino a fare una passeggiata e parlammo del più e del meno, senza nessuno che ci disturbasse, né paparazzi, né giornalisti, solo io e lui. Finalmente le cose iniziavano ad andare per il verso giusto.
Nei giorni successivi finalmente il gelo era ormai scomparso tra di noi, anzi, ci stuzzicavamo sempre, scherzavamo e chiacchieravamo tranquillamente. Una sera andai in camera a prepararmi per andare a cena, e trovai un biglietto davanti alla porta.
"Stasera, ore 23, aspettami alla porta sul retro. JK. "
Ero così in ansia che non riuscivo a decidere come vestirmi, come sistemare i capelli o che rossetto mettere. Agitatissima, con le mani sudate e super imbarazzata arrivai  a cena, in ritardo, grazie a Francesca e Yang che avevano dovuto trascinarmi con la forza nella sala da pranzo.  Lui mi sorrise appena mi vide e io sentii di essere diventata bordeaux e che gli altri ragazzi mi guardavano come a dire :" Si, sappiamo tutto!".
La cena sembrò durare un'eternità ma alla fine finii e prima di dividerci mi aveva sussurrato all'orecchio "see you later baby", facendomi venire la pelle d'oca su ogni superficie del mio corpo. Lavai i denti e mi sistemai un'ultima volta prima di sedermi sul letto per riflettere su quello che stava per accadere : stavo per uscire con l'uomo che avevo sempre desiderato, anche lui desiderava me, e volevo solo che tutto andasse per il meglio.
Mi portò in giro per Sanremo, in tutte le stradine più caratteristiche, bevendo birra in un pub, ballando e cantando in giro, facendo foto insieme, ridendo come dei matti. Mi abbracciò stretta stretta a sè, e mi sentii, per la prima volta nella mia vita, a casa,  come non mai. Poi mi guardò,  dritto negli occhi, e disse sottovoce:
" sei così bella...".
Poi mi baciò, intensamente e appassionatamente, e in quell' istante capii di aver perso definitivamente la testa per quel ragazzo,e forse, mi stavo pure innamorando, e stavolta , non stavo sognando nulla, era tutto reale...

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