FEEL THE FLAME CAUSE WE CAN'T LET IT GO

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Fu proprio il primo sguardo a stendermi: durò forse un millesimo di secondo ma sembrò un'eternità. Quando i suoi occhi incontrarono i miei fu come se tutte le mie vecchie fantasie si fossero avverate, perché sentii una scossa in tutto il corpo, e sono sicura che anche lui aveva sentito qualcosa.
Io e Yang avevamo spiegato a Francesca che in Corea era buona educazione inchinarsi per il saluto, e così facemmo, senza baci né abbracci, come è invece abituale in Italia. Salimmo tutti insieme in un bus privato che ci avrebbe portati dritto al Royal Hotel di Sanremo. Furono 6 ore ricche di risate e chiacchierate, e loro erano esattamente come li avevo sempre immaginati : carini, sorridenti e gentili. Ero a mio agio con tutti loro, parlavo e traducevo tranquilamente e senza problemi, ma ogni volta che Jungkook parlava mi agitavo e diventavo insolitamente vulnerabile. Anche se non mantenevo il contatto visivo per troppo tempo con lui, mi scioglievo ogni volta che i miei occhi cadevano su di lui : era bello, con i capelli lunghi mossi, occhi a mandorla, denti piccoli, busto robusto e gambe snelle, alto, divertente e simpatico.
L'arrivo in hotel fu molto carino perché i proprietari organizzarono un'accoglienza ricca di cibo italiano che tutti aprezzammo, e poi ci accompagnarono nelle nostre rispettive location. I sudcoreani avevano una suite tutta per loro, mentre io, Yang e Francesca avevamo degli appartamenti singoli, tutti nello stesso piano.
I 3 giorni prima dell'inizio del Festival di Sanremo furono molto intensi, perché i ragazzi affrontarono diverse conferenze stampa, servizi fotografici, interviste, prove e quant'altro e io ero sempre con loro, qualsiasi cosa facessero. Mi piaceva molto stare con loro, ridevo sempre e non mi annoiavo mai, e anche loro stavano molto bene con me, tranne Jungkook, lui era un caso a parte. Dal primo momento in cui ci eravamo incontrati sia Yang che il mio capo mi avevano detto che c'era qualcosa di strano nel modo in cui lui si poneva nei miei confronti : non staccava mai gli occhi da me, era affascinato dalla mia padronanza di 3 lingue diverse che potevo parlare anche contemporaneamente, ed era molto agitato quando ero nei paraggi . La cosa più strana fu che Yang mi raccontò di aver sentito Jungkook chiedere sottovoce di me quando una di quelle sere non andai a cena con loro perché non mi sentivo molto bene, e che quando ero in giro da sola con Namjoon (il leader) per programmare alcune cose per lo spettacolo, sembrava che lui fosse molto impaziente, e quando tornavo da loro e mi vedeva, "gli si illuminano gli occhi". Ma nonostante ciò , nessuno dei due si avvicinava più di tanto all'altro.
La prima serata del Festival fu magnifica: io stavo dietro le quinte traducendo i dialoghi tra i BTS ed i presentatori, ma anche da lì tutto era fantastico; si esibirono cantando e ballando sul loro nuovo singolo, e la serata ebbe un boom di ascolti, più una standing ovation con applausi calorosi.
Fu un vero successo.

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