14.

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MARTINA.
Guardo quella ragazza che con molta invadenza entra in casa. Jorge non mi aveva mai detto di avere una sorella... a pensarci non mi ha mai detto molto di lui. Lui mi conosce perfettamente, e io?!
Io so solo le cose 'superficiali'... della sua vita, delle sue preoccupazioni so ben poco.

<< si può sapere dov'è mio fratello?>> mi chiede quell'Anita.
<< sinceramente non so... mi sono appena svegliata, ma se vuoi posso provare a chiamarlo.>>
<<non mi muovo di qui fino a quando non arriva... ma tu dimmi, chi saresti? La sua nuova ragazza?>>
<<beh, è complicato...>> dico questo perché alla fine è la verità.
<<vabbeh, ho capito...scopate e vi divertite , niente di più.>> dice ridendo. Vorrei controbattere, ma lascio perdere. Decido di chiamarlo per capire dove è finito.

Sento la sua suoneria, ha lasciato il telefono in casa. E ora che faccio? Mi tocca restare con questa acida della sorella?

<< ha lasciato il cellulare a casa, credo che a breve rientrerà.>> dico e intanto vado in cucina a farmi un thé.
Vedo Anita girare nel salone come in cerca di qualcosa, ma davvero non capisco cosa voglia...è addirittura più misteriosa del fratello.

Sento le chiavi girare nella serratura e vado verso l'ingresso. Per fortuna è tornato. È elegantissimo e ha in mano un vassoio di una pasticceria. Mi vede e sorride, poi si accorge della presenza della sorella e cambia espressione mentre poggia il vassoio sul tavolino.

<< Anita, tu che ci fai qui? Mi pare che ero stato abbastanza chiaro.>>
<< Fratellino, pensi che io mi arrenda facilmente?>> dice quella come per fargli un dispetto.

Io li lascio parlare e salgo di sopra a fare una doccia. Mentre asciugo i capelli sento che i toni si stanno scaldando e che Jorge sta urlando. Scendo di corsa a vedere.

<< tu te ne sei sempre fregata di me e di nostra madre e ora vieni qui solo perché vuoi i suoi soldi? Ma sei seria? Anita, vai via te ne prego.>> urla Jorge. Non l'ho mai visto così. È furioso e continua a camminare per la stanza. La vena sul suo collo si è ingrossata e sembra pulsare. È rosso in viso e ha gli occhi spalancati.
<< senti Jorge, datti una calmata. Io voglio solo quello che mi spetta. Ti do due giorni di tempo, poi interverranno i miei avvocati.>>
<< può intervenire chi ti pare e piace, a me non interessa nulla di te e di quello che vuoi. Vattene via,adesso!>> le apre la porta e la fa andare via.

Si butta sul divano e mette i gomiti sulle ginocchia tenendosi la testa tra le mani. Lo raggiungo e mi siedo accanto a lui.
<< non ho potuto fare a meno di sentire...>> dico.
<< non dovevi assistere a questa scenata.>> tira un pugno sulla sua gamba.
<< non preoccuparti, ora calmati però. Preparo il pranzo e ci rilassiamo...>>
<< no Martina, per favore prendi le tue cose e ritorna a casa. Ho bisogno di stare solo.>> dice freddo senza nemmeno guardarmi.
Provo ad aspettare altri due minuti, ma non mi degna di un secondo di confidenza, così prendo le mie cose e vado a casa.

Non lo capisco, perché deve fare così? Perché deve chiudersi in se stesso e non farmi entrare nella sua vita?
Mi sento male,delusa. Pensavo si fidasse di me e invece si è limitato a cacciarmi di casa senza darmi spiegazioni.
Sembrava così felice quando era entrato in casa...

Passo la giornata sul divano a mangiare schifezze. I miei sono fuori per lavoro. Mio fratello non lo vedo da una vita...credo stia con Beatrice.

Bussano alla porta, corro a vedere nella speranza che sia Jorge, ma è Marco.
<< ehi amore, posso entrare?>> mi dice con un mazzo di fiori in mano.
Io prendo i fiori e lo bacio e lo invito ad entrare.
Inizia a raccontarmi del perché è sparito, ma io nemmeno riesco a sentirlo. I miei pensieri fanno troppo rumore,i miei pensieri hanno un nome: Jorge Blanco.

Ossigeno puro. [Jortini]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora