5. NON TI PERMETTERE!

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Draco uscì dal suo appartamento e si materializzò direttamente davanti al centro sportivo dove si sarebbe allenato per la prima volta con la squadra.

Quando raggiunse gli spogliatoi, vide tre giocatori tra cui Harry Potter che era a petto nudo e rideva e scherzava con un giocatore.

Non appena si voltò verso di lui e i loro occhi si incrociarono, il sorriso di Harry sparì dal suo volto e si trasformò in una maschera di ghiaccio.

Un ragazzo alto e biondo si voltò verso di lui e gli sorrise.

"Draco Malfoy! Nello spogliatoio non si faceva altro che parlare di te!" Disse mentre si avvicinava e gli tendeva la mano per presentarsi. "Io sono Jimmy Peakes..."

Draco sorrise e strinse a sua volta la mano del giocatore sorridendo.

Pian piano tutti i giocatori si presentarono e si mostrarono subito cordiali, tutti, tranne il Capitano Potter.

Il moro aveva continuato a vestirsi e non si era azzardato a presentarsi, tanto meno ad accoglierlo nello spogliatoio.

L'odio che provava per il nuovo arrivato era così palese che anche il resto dei giocatori si era accorto della tensione che c'era tra i due.

Fu un altro giocatore, Grant Page, a scortare fuori dagli spogliatoi il nuovo arrivato.

Non appena Draco raggiunse il campo, la scopa stretta in una mano, venne salutato da un caldo sorriso da Charlie mentre Harry, che era a qualche passo di distanza, fissava i due con odio profondo e una forte gelosia.

Non era mai stato un tipo geloso, soprattutto di Charlie, ma il modo in cui coccolava e guardava quel bambolotto biondo lo faceva infuriare.

Lui era il Capitano, la Bandiera della squadra! Aveva preso la spilla di Capitano direttamente dalle mani di Charlie!

Perché adesso proprio lui doveva umiliarlo in quel modo?

Solo perché aveva ancora voglia di divertirsi?

Perché non voleva uscire allo scoperto?

Charlie non poteva obbligarlo a fare coming out contro la sua volontà!

Lui era felice così, con i suoi figli e con l'amore e l'affetto dei suoi tifosi.

Stava più che bene così, grazie tante!

Però adesso non poteva buttare all'aria quasi sette anni di relazione solo perché aveva fatto acquistare dai proprietari della squadra un nuovo cercatore!

Credeva fosse troppo vecchio per rincorrere un boccino?!

Oh, gliel'avrebbe fatto vedere chi era il vecchio!

Harry sentì Charlie chiedere ai giocatori di disporsi sul campo e Harry era già in sella alla sua scopa, prendendo già quota.

Quando abbassò lo sguardo, sia Charlie che Draco, ancora in piedi sul prato, lo stavano guardando con il naso all'insù.

Vide Charlie sussurrare qualcosa all'orecchio del biondo e Harry strinse con forza le mani attorno al bastone, quasi volesse strangolarlo.

Draco salì con grazia sulla scopa e poco dopo lo raggiunse, guardandolo con una punta di eccitazione e devozione nello sguardo.

Harry distolse subito l'attenzione e osservò Charlie aprire il baule da cui schizzarono la pluffa, i bolidi e in seguito il boccino.

Draco stava osservando attentamente l'apertura del baule quando vide Harry volare velocemente verso l'altra parte del campo e il biondo aggrottò le sopracciglia.

Quando all'improvviso si accorse che in realtà il boccino luccicava davanti ad Harry, volò in picchiata verso di lui, lo sguardo serio e concentrato.

Draco amava sentire il vento tra i capelli, l'adrenalina che scorreva nelle vene, lo stomaco che schizzava nel petto quando cadeva giù in picchiata verso il campo e sembrava sul punto di schiantarsi.

Adorava le piroette che faceva con la scopa per evitare bolidi impazziti.

I loro compagni presero ad esultare e Draco sentì quasi la voglia di distogliere lo sguardo per osservare chi aveva segnato, ma il boccino era così vicino....

Staccò una mano dal manico di legno lucido della scopa e l'allungò verso la pallina dotata quando all'improvviso un forte schianto su un fianco gli mozzò il respiro in gola e per poco non si ribaltò a testa in giù dalla scopa.

Draco sentì un fischio da parte di Charlie ma era troppo arrabbiato con Harry per dargli retta.

Si rimise velocemente in posizione e raggiunse a velocità elevata Harry, strattonandogli il fondo della scopa.

Harry si voltò rabbioso verso di lui.

"Non ti permettere!" Disse tra i denti.

"Io non mi devo permettere? Mi stavi facendo cadere giù dalla scopa!" Disse Draco con rabbia.

Ok la competizione, Draco l'adorava, ma quello di Harry nei suoi confronti era odio puro.

"Se non sai stare in equilibrio non é colpa mia!" Disse con un tono arrogante.

Draco strinse la mascella. "Io sono nato a pane e Quidditch!"

"Ma se hai ancora il latte della mamma che ti cade dal mento..." Disse Harry.

Draco socchiuse gli occhi e poi decise di giocare sporco.

"Geloso, Potter?"

Harry si voltò verso di lui, gli occhi che mandavano lampi.

"Come hai detto?"

"Ti ho chiesto se sei geloso che io abbia avuto una mamma che mi ha allattato..."

Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.

Draco aveva appena chiuso la bocca quando sentì la mano di Harry serrarsi attorno alla sua gola e poi la scopa cadergli da sotto le gambe.

All'improvviso si trovò sorretto solo dalla mani di Potter che stringeva con forza la sua gola.

Draco aveva sentito i giocatori sotto di loro urlare e Charlie fischiare come un ossesso.

Il vuoto sotto di lui, la mano di Potter e il suo sguardo arrabbiato, fecero spaventare all'inverosimile Draco che sentì gli occhi inumidirsi di lacrime.

"Ti prego non farlo, non farlo! Mi dispiace, mi dispiace!" Stava urlando quando tutto attorno a lui divenne nero. 

⁓Drarry⁓ Il cuore nel boccinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora