6.FIRE

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Charlie materializzò entrambi nel suo appartamento nel centro di Los Angeles.

Draco si guardò attorno mentre Charlie andava in cucina.

"Posso offrirti da bere? Che fine ha fatto poi la birra che hai preso al bar?"

Draco si chiuse nelle spalle.

"Credo sia rimasta lì..."

Charlie afferrò le burrobirra che si materializzarono davanti a lui e sorrise.

"Vieni, ti voglio mostrare una cosa..." Disse indicando la grande vetrata che c'era in salotto.

Draco lo seguì finendo così nel grande balcone dell'uomo all'ultimo piano.

Draco si guardò attorno sorridendo.

"Wow... È stupendo..." Disse Draco ammirando le piante presenti.

Charlie andò a sedersi sul divanetto e gli fece cenno con la testa di raggiungerlo.

Draco si sedette accanto a lui portandosi la birra alle labbra.

Charlie fece scorrere lo sguardo su di esse e si leccò le proprie come se fosse in un qualche modo connessione.

Senza parlare il suo allenatore allungò una mano verso la sua nuca per poterlo baciare con passione sempre più crescente.

Draco gemette, sentendo la sua erezione premere dolorosamente contro l'apertura dei suoi jeans.

Non appena allungò una mano per darsi un po' di sollievo, Charlie gli strinse la vita con un braccio, finendo con una mano su una natica che prese a massaggiare.

Draco si inarcò contro il suo corpo e Charlie lo fece sedere sul suo bacino prima di insinuare entrambe le mani sotto la sua maglia per sfilargliela dalla testa.

Non appena Charlie fece scorrere entrambe le mani sul suo petto, Draco prese a strisciare il sedere contro il suo bacino, gemendo non appena sentì i palmi sfiorare i suoi capezzoli che si tesero verso l'alto.

"Oh per favore!" Disse Draco con il volto arrossato e mordendosi il labbro.

Era una perversione che teneva sempre per sé, perché si vergognava..

"Cosa, piccolo?" Chiese Charlie sollevando lo sguardo su di lui.

Draco si morse il labbro, troppo imbarazzato.

"Piccolo, parlami, non chiuderti..."

Draco sospiró gemendo.

"È imbarazzante, intesi?" Disse Draco guardandolo brevemente.

Charlie lo guardò sbattendo le palpebre, confuso.

"Non ti prenderò in giro..."

"È una perversione..." Cominciò a spiegare Draco con un sospiro e Charlie sorrise malizioso.

"E tu ti fai i problemi a raccontarmi le tue perversioni? Non mi sconvolge, anzi... Se posso aiutare..." Disse Charlie con un sorriso disarmante.

Draco avvampó, sperandoci un pochino in quella affermazione.

Decise così di mostrargliela direttamente.

Strinse le mani del rosso tra le sue e prese a muoverle sul suo petto, gemendo piano.

Charlie osservò le sue mani muoversi fin quando non capì e ridacchiò.

"Oh, Draco, se fossero queste le cose di cui devi vergognarti..." Disse accarezzandogli le punte turgide con i pollici, facendo sospirare Draco.

"Non me ne vergogno... Solo... Non è una cosa che dico..."

Charlie non rispose, gli circondò il busto con le braccia fermando le mani sulle sue natiche sode che prese a massaggiare tra le dita mentre allungava il volto sul petto di Draco per leccargli i capezzoli.

Draco lanciò un urletto poco virile e prese a muoversi con sempre più foga sul suo bacino, mentre l'eccitazione cresceva a dismisura.

Charlie si staccò quando la situazione diventò ingestibile e lanciò un incantesimo sui loro abiti che sparirono.

Non appena il maggiore strinse le loro erezioni in un pugno, Draco gettò la testa all'indietro, le labbra rosse spalancate.

Charlie mosse su e giù il pugno guardandolo per tutto il tempo: Draco lasciò scorrere la mano destra sul suo petto, a destra e sinistra, gemendo sempre di più.

"Voglio scoparti..." Disse Charlie quando sentì l'erezione di Draco inumidirsi sulla punta.

"Oh si, per favore, si. Ti prego!" Lo supplicò Draco con voce lamentosa prima di sollevarsi sulle ginocchia per permettere alle dita già lucide di lubrificante del suo allenatore di prepararlo.

Charlie ci impiegò un po', assaporando la carne soda che gli circondava le dita, sforbiciando con lentezza.

Draco sentiva le sue gambe di gelatina e prese a leccare e baciare il suo collo per cercare un po' di sollievo da quelle dita torturatrici.

Osservò affascinato i grandi pettorali di Charlie, massaggiandoli con entrambe le mani mentre il rosso si sporse per mordicchiargli un capezzolo mentre usciva con le dita dal suo corpo, lasciandolo vuoto.

Fortunatamente quella brutta sensazione durò pochissimo perché Charlie prese a strusciare la sua cappella contro la sua apertura.

Draco a quel punto si spinse contro, aprendosi e gemendo non appena la punta entrò nel suo corpo, allargandolo all"'estremo.

Draco boccheggiò sconvolto ed eccitato e tremò quando cercò di accogliere ancora un po' di Charlie dentro di sé.

"Merlino è.... enorme!" Disse sconvolto Draco sbarrando gli occhi, sentendo una goccia di sudore scivolargli lungo la spina dorsale per morire sul suo osso sacro.

"Schhhh" disse Charlie guardandolo mentre usciva dal suo corpo per poi rientrare.

Draco si irrigidì di colpo, spremendolo e facendolo delirare.

"Cavolo piccolo... Sei... Stretto..."

"Sei tu che sei enorme... Ho fantasticato molto su come potessi essrre, ma questo é... Oh!" Gemette Draco chiudendo automaticamente gli occhi per riprendere il controllo.

"Splendido..." Disse Charlie mentre si sistemava meglio sul divanetto e impugnava il membro di Draco che era scemato leggermente durante la penetrazione.

"Era un po' che non scopavo..." Ammise Draco annuendo. "Avevo un po' di paura..."

Charlie lo ascoltò sorridendo, poi lo aiutò a muoversi e da lì in poi fu perfezione pura.

Poteva anche essere passato del tempo, ma Draco sapeva come muoversi e in breve tempo sul balcone cominciarono a sentirsi i loro sospiri eccitati, i loro incitamenti, la pelle che sbatteva l'una contro l'altra e gli urletti poco virili di Draco.

Quando per Draco divenne faticoso muoversi, Charlie uscì dal suo corpo facendolo protestare, prima di spingerlo contro il balcone e sollevargli la gamba destra facendogli posare il polpaccio sul parapetto.

Draco gemette eccitato per la posizione sconcia e avvampò quando notò le case che si trovavano attorno a loro.

Non ebbe tempo per dire alcunché perché Charlie lo penetrò con un'unica spinta mozzandogli il fiato.

L'amplesso fu intenso e rapido, Charlie circondò la vita di Draco con un braccio e quando strinse nel pugno la sua erezione, Draco ululò aggrappandosi con forza al parapetto, le nocche bianche per lo sforzo.

Dopo parecchi affondi di Charlie in simultanea con la sua mano, Draco venne con un grido liberatorio, il suo piacere che oltre a sporcare il dorso lentigginoso della mano del suo allenatore, finì anche oltre il balcone, finendo nel vuoto... O sui balconi che si trovavano sotto di loro.

Ma a Draco non importava perché adesso le sue gambe si erano fatte di gelatina e si aggrappò a Charlie che raggiunse il piacere nel suo corpo, prima di collassare insieme sul pavimento.

I due si guardarono e si sorrisero, scambiandosi un bacio riconoscente.

⁓Drarry⁓ Il cuore nel boccinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora